Capitolo 30: cosí sbagliata.

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Song: Linkin Park - Somewhere I belong.

Quando Sebastian mi ha chiesto di andare al cinema insieme, l'ho convinto a vedere il nuovo cartone animato della Disney: Coco. Ovviamente, non ne voleva proprio sapere all'inizio, ma a me non convinceva nessun altro film e così, insistendo, sono riuscita a fargli cambiare idea.
A dire la verità, vorrei anche andare a vedere Cinquanta sfumature di rosso, ma vederlo con Rodger non mi sembrava proprio il caso.
Magari, andrò una di queste sere con Claire e Vanessa.

Ho trovato il coraggio di parlare con loro della mia frequentazione con Rodger e Claire è rimasta molto sorpresa, shoccata oserei dire. Mentre Vanessa aveva già capito che stavo nascondendo qualcosa.
Tutto sommato, l'hanno presa abbastanza bene o, almeno, così mi è sembrato. Anche se non me lo hanno detto, sono sicura che il pensiero che Sebastian possa prediligermi sul lavoro abbia attraversato la loro mente.
Lo capisco. Ma se tra noi due la cosa dovesse continuare, sarò la prima a voler dimostrare il contrario: essere la preferita del direttore è l'ultima cosa che voglio.

«Devo ammettere che avevo sottovalutato questo cartone animato, è davvero una bella storia».

«Visto? Devi fidarti di me, Rodger!»

«Quante volte ti devo ripetere di non chiamarmi per cognome?» dice col sorriso, circondando le mie spalle con un braccio per tirarmi più vicina a sé, mentre camminiamo verso la sua macchina.
L'immagine di Harry di qualche sera fa attraversa la mia mente come un flash; siamo rimasti abbracciati sul divano a scattarci foto con la mia reflex continuando a parlare, conoscendoci un po' di più.
Non riesco a capire quel ragazzo. Non capisco perché si ostini a voler passare del tempo con me: vuole diventare mio amico? Che cosa, altrimenti?
Lui ha Kendall, io ho Sebastian.
È assurdo, ma io non voglio passare altro tempo con lui in questo modo, perché ci sto dannatamente bene e non dovrebbe essere così. Il mio cuore corre veloce e arrossisco troppo facilmente quando sono con lui, più passiamo del tempo insieme e più ho paura di innamorarmene. Ma so che non potrò mai avere un futuro con Harry ed io non voglio più stare male per un uomo.
I nostri lavori ci impediranno di stare insieme e anche se penso che Harry provi un'attrazione fisica per me, non credo che potrà mai innamorarsi. Io non sono il tipo di donna che lui è abituato a frequentare, sarebbe un amore non corrisposto e finirei per farmi del male.
Allo stesso tempo, però, non riesco a dirgli "torna a casa tua, Harry. Io non voglio più vederti", perché mi fa provare delle sensazioni che non provavo ormai da anni e anche se finirò per scottarmi, non riesco ad allontanarmi dalla fiamma.

«Elizabeth? Elizabeth!»

Mi volto di scatto verso Rodger che ha la fronte corrugata e un'espressione preoccupata. Chissà da quant'è che mi stava chiamando.

«Oh, scusami Sebastian. Ero sovrappensiero...» ammetto mortificata.
Ho appena avuto un appuntamento con un uomo fantastico e tutto ciò che riesco a fare è pensare ad Harry.
Sono proprio una stronza.

«Sicura di stare bene?»

«Sí, scusami. Davvero».

Sebastian abbozza un sorriso, ma dalla sua espressione capisco che sta provando a capire che diamine mi passa per la testa, così distolgo lo sguardo.

«Senti, è ancora presto. Ti va se andiamo a casa mia per stare ancora un po' insieme?»

Do' un occhiata al mio orologio, sono ancora le 11:30 pm. È sabato sera, domani non lavoro quindi posso tranquillamente trattenermi con lui un altro po'.

«Certo».

Sebastian mette in moto la sua macchina, ricambiando il mio sorriso.

Quando apre il portone del suo appartamento che si trova in uno dei magnifici grattacieli di Manhattan, fa entrare prima me ed io mi ritrovo in un enorme salone illuminato solo della luci degli altri grattacieli che si vedono dalla vetrata alla mia destra, fin quando Sebastian non accende la luce.
I divani sono bianchi, come il camino sulla mia destra e la libreria al seguito. Mentre il parquet è di un legno in grigio scuro. Solo quei libri messi in fila uno accanto all'altro sembrano dare un po' di colore. L'arredamento minimalista mi piace, è tutto così bianco, nero, essenziale. Ma allo stesso tempo è freddo, non fa trasparire alcun tipo di emozione ed è per questo che credo non faccia per me.

Due mondi troppo distanti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora