Capitolo 35: risveglio turbolento.

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Song: Linkin Park - Talking to myself.

Harry's pov

Dopo essermi girato e rigirato più volte nel letto, aver spalancato braccia e gambe per capire se ci fosse ancora Elizabeth o no, mi arrendo ed apro gli occhi.

Lei, ovviamente, non c'è.

Mi alzo a sedere e non appena i miei piedi nudi toccano il parquet freddo, una scia di brividi corre lungo la mia schiena fino ad arrivare alle spalle.

Oggi non sembra una gran bella giornata a Manhattan: i nuvoloni grigi coprono il cielo e la temperatura si è abbassata di nuovo.
In effetti, siamo ancora a febbraio e le ultime giornate di sole che ci sono state non avrebbero dovuto illuderci che sarebbero durate poi così a lungo.

Mi alzo e solo adesso noto i miei panni di ieri sera ripiegati alla perfezione e poggiati sul lato del letto in cui ha dormito Elizabeth.
Ieri sera, quando ce li siamo tolti li abbiamo lasciati cadere a terra e, quando ho portato la bella addormentata in braccio fino alla camera, non mi sono certo preoccupato di sistemarli.
Anche se stavo per inciamparci, ma per fortuna lei dormiva e non si è accorta di nulla.

L'intero appartamento è immerso nel silenzio, neanche un minimo rumore provenire da un'altra stanza, quindi deduco che Elizabeth non sia a fare la doccia e nemmeno a preparare la colazione. Raggiungo la cucina e, come pensavo, lei non è neanche qui.
Probabilmente, sarà uscita a comprare la colazione.
Non può essere sicuramente scappata, questa è casa sua.

Quando torno nella sua camera, controllo il cellulare e trovo nuove mail e messaggi da parte dei miei manager: sicuramente hanno letto quel maledetto articolo che Louis mi ha inoltrato ieri sera e cosí hanno fissato una riunione per questo pomeriggio.

Forse, Liz se n'è andata perché è rimasta delusa dal fatto che io non abbia avuto fiducia in lei. Altrimenti, dove diamine è andata a comprare la colazione per impiegarci tutto questo tempo!?

Sbuffo. Tutta colpa di Louis.
Si facesse i cazzi suoi per una buona volta! Capisco che il lavoro di Elizabeth non ispiri fiducia soprattutto quando si è un personaggio famoso come me o Louis, però io avevo capito che lei non mi avrebbe mai tradito. La reazione di ieri sera nel leggere l'articolo è stata istintiva, ma dentro di me sapevo e so che posso fidarmi di lei.
Dobbiamo solo capire chi possa esser stato.
Degli amici di Elizabeth, io ho conosciuto solo Christopher e Trisha e sono sicuro che il fotografo non sia stato: Louis mi ha raccontato quello che gli è successo mentre io ero a Londra, quindi suppongo che io e Liz siamo l'ultimo dei suoi problemi.
Trisha, invece, pare che non c'entri nulla con il mondo del giornalismo.
Però, è incinta. Potrebbe aver bisogno di soldi per il suo bambino e quindi ha deciso di vendere la notizia ad una rivista diversa da quella per cui lavora Liz, così che lei non l'avrebbe mai scoperta.
Ma chi potrebbe crederle senza nessuna foto a dimostrare la frequentazione tra me e la sua amica?
No, scartiamo anche lei.
Deve essere una persona che abbia la completa fiducia del direttore di quella stramaledetta rivista, senza neanche mostrare chissà quali prove.
Probabilmente, Elizabeth ha parlato di me con qualche persona di troppo. Una persona di cui si fidava, che — in qualche modo — considerava importante nella sua vita.

Quella faccia di merda di Rodger appare davanti ai miei occhi. Porca puttana, lui ce l'ha a morte con me da quando mi sono scopato sua moglie, quindi scriverebbe qualsiasi stronzata pur di mettermi in difficoltà.
Però, dimentico che la notizia è uscita su una rivista diversa dalla sua. Non può esser stato nemmeno lui, non avrebbe senso, accidenti!

Per fortuna, nell'articolo c'era scritto solo che "secondo voci a noi vicine", io ed Elizabeth ci stiamo vedendo, "ma nessuno sa se sia solo amicizia o qualcosa di più". Quindi, oggi tranquillizzerò i manager dicendo che è solo un'amica, il mio contratto con Kendall sarà salvo e tutti vissero felici e contenti. Ma non mi lascerò convincere a parlarne in un'intervista o a scrivere un tweet demente, non ho intenzione di lasciarla tra le grinfie dei suoi colleghi avvoltoi o agli insulti dei fans, che — per quanto io possa amare — a volte, alcuni di loro sanno essere davvero gelosi e offensivi.

Due mondi troppo distanti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora