Capitolo 40: hai intenzione di cacciarmi di nuovo?

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Song: Aerosmith - I Don't Want To Miss A Thing.

Harry's pov

Mi ritrovo di nuovo a scavalcare la finestra della sua camera per la paura di incontrare la ragazzina dell'ultimo piano; dato che quando sono venuto con le margherite, ho fatto appena in tempo a nascondermi dietro un angolo perché lei stava scendendo le scale canticchiando con le cuffie nelle orecchie. Non so se, oltre che essere fan di Ed Sheeran, sia anche una mia seguace; in ogni caso, meglio non rischiare.

Chiudo la finestra dietro di me, pronto per fare una sana romanzina a Elizabeth per averla lasciata di nuovo aperta. Attraverso il corridoio e mi avvio verso la cucina dove la luce è accesa, ma continuo a non sentire nessun rumore né a vederla.
Solo dopo aver attraversato il salone, la trovo con la testa abbandonata sul tavolo da pranzo con il suo laptop ancora acceso e alcuni fogli sparsi sul ripiano.
Mi avvicino cercando di non far rumore e le sposto i capelli un po' arruffati dietro l'orecchio. Sembra essere crollata in un sonno profondo, come suggeriscono il suo respiro regolarizzato e il volto rilassato.
In effetti, mi sono trattenuto più del dovuto alla casa discografica per comporre canzoni, ma sono solo le dieci di sera e non mi sarei certo aspettato di trovarla addormentata.
Poi, mi chiedo come faccia a dormire in una posizione così scomoda, con la testa poggiata sul braccio e la schiena tutta curvata in avanti.

Dopo qualche altra carezza, alza lentamente la testa per poi spalancare gli occhi non appena mi vede, facendomi sorridere.

«Porca puttana!» impreca coprendo con i palmi le guance rosse dall'imbarazzo. «Stavo finendo di scrivere un articolo e sono crollata, scu-»  si interrompe nel vedermi accucciare alla sua altezza e metterle un braccio sotto le gambe e l'altro dietro la schiena. «Cosa stai facendo?»

«Ti porto a dormire» dico alzandola.

«No, basta che vado a lavarmi il viso e poi mi sveglio per bene» dice con la voce bassa e trascinata, appoggiando la testa sulla mia spalla e circondando il mio collo con le sue braccia; ma io riesco a vedere benissimo i suoi occhi verdi più piccoli del solito, stanchi.

«Non avrei dovuto chiederti di uscire fra settimana, sei stanca per il lavoro e lo capisco» dico posandola sul letto. È già scalza e indossa una tuta, quindi mi preoccupo solo di coprirla con il piumone.

«Non sono sempre così stanca, solo che oggi è stata una giornata pesante» dice prendendo la mia mano e iniziando a giocare con gli anelli.

«Tranquilla, riposati adesso. Ci vediamo un altro giorno» dico lasciandole una bacio sulla fronte. Mi alzo con l'intento di andarmene, ma lei mi blocca.

«Non te ne andare».

«Vuoi che resto ancora po'?» chiedo corrugando le sopracciglia.

«Vorrei che tu dormissi con me» sussurra chiudendo poi gli occhi e lasciandomi immobile e con un sorriso ebete sulle labbra.

Nonostante la sorpresa delle sue parole, non ci penso due volte a togliermi le scarpe e i vestiti, restando con i boxer. Mi infilo sotto le coperte prima che possa risvegliarsi e cambiare idea; ma capisco che non è ancora caduta in un sonno profondo quando si volta dandomi le spalle e mi tira più vicino a sé, incrociando le dita della sua mano con le mie sul suo addome.

Rimango ad occhi aperti lasciandomi inebriare dal suo profumo, mentre il suo respiro si fa via, via più lento. Sulle sue labbra cresce inconsapevolmente un sorriso, quando si volta a pancia in su, come a volersi fare ammirare meglio, sempre accoccolata tra le mie braccia.
Vorrei poterle confidare tutte le paure che ho: di quello che diranno i miei manager quando verranno a sapere di noi, se accadrà; di farla soffrire allontanandola da me senza neanche volerlo o, più semplicemente, il fatto che lei non possa sopportare il mio stile di vita. Ma so che rovinerei tutto, che finirei solo per farla innervosire; quando, invece, voglio solo godermi questi momenti di pace con lei, prima della tempesta.
Così, la stringo più forte a me con la voglia di baciarle il sorriso, ma con il timore di svegliarla.

Due mondi troppo distanti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora