Elizabeth's pov
Firenze, 24 dicembre 2017.«Chiara, se non ti confidi con me, non so come aiutarti. Parlami, ti prego».
Mia sorella è corsa nel suo letto piangendo appena è tornata a casa.
Inutile dire che le sono venuta dietro. Ho notato il volto deluso e preoccupato di mia madre quando siamo rientrate correndo una dietro l'altra ed entrambe con le lacrime agli occhi.«Dio, Liz! Come hai potuto pensare che me la facessi con Andrea?» urla tra le lacrime.
«Scusa se la mia mente ha corso troppo, ma non so piú nulla di te...»
«Beh, non per colpa mia! Sei tu che te ne sei andata di punto in bianco, lasciandomi sola!» urla alzandosi a sedere sul letto.
Rimango spiazzata dalle parole uscite dalla sua bocca con tanto disprezzo e nervoso.«Cosa stai dicendo? Tu sei stata la prima ad incoraggiarmi di partire» le ricordo.
«Cosa avrei dovuto fare? Vietarti di realizzare il tuo sogno?!»
«Beh, ma adesso sono qui, vicino a te! Però tu continui a comportarti come se io non esista!» inizio ad urlare anche io tra le lacrime. «Se davvero hai bisogno di me, dimmelo! Perché sembra soltanto che tu non veda l'ora che io parta di nuovo!»
«In realtà, avrei preferito che tu non fossi tornata!» urla distruggendomi in mille pezzi con le sue parole.
«Non hai la minima idea di come io sia stata. Eri il mio punto di riferimento per qualsiasi cosa, il mio esempio da seguire e quando te ne sei andata mi è crollato tutto. Non ho più nessuna meta da raggiungere, ho fatto l'esame di maturità, ho finito il liceo cinque mesi fa e ancora non ho deciso cosa farne della mia vita! E tu non c'eri per consigliarmi, come hai sempre fatto...» racconta asciugandosi le lacrime con le maniche del maglione di lana. «Andrea è stata l'unica persona che ho lasciato avvicinare, perché stava male quanto me e perché non volevo far preoccupare mamma e babbo. La verità è che non siamo mai state lontane per tutto questo tempo e non ho nessuna voglia di passare del tempo con te adesso, sapendo che tra qualche settimana tornerai nella tua bella città dall'alta parte dell'oceano e ti dimenticherai di nuovo di me!»«Non mi sono mai dimenticata di te» dico con un filo di voce sedendomi accanto a lei.
«Ah certo, un messaggio ogni tanto me l'hai mandato! Ma non mi hai mai chiesto come stessero andando realmente le cose o se magari volessi venire a trovarti! Sembra che io sia stata un peso per te nei 18 anni passati insieme...» conclude la frase abbassando la testa.
«Non é vero, cazzo. Eri tu quella che diceva di non aver tempo di parlare con me ed io mi sono ritrovata a chiedere di te a mamma e babbo! Se non ti ho mai chiesto di venire a New York è perché non volevo distrarti dallo studio. Ma adesso che hai terminato la scuola, puoi venire quando vuoi. Anzi, per quanto mi riguarda, puoi trasferirti direttamente da me dato che sono sola come un cane! Non sono mai state semplici le cose a New York, non è stata una passeggiata come pensi tu. E sei sempre stata la persona che mi è mancata di più. Come puoi dire che sei stata un peso per me, quando io ti ho sempre detto che sei la persona più importante della mia vita? Non è cambiato nulla, Chiara. Non per me. Mi hai spezzata in due quando sono tornata e tu sei uscita di casa senza neanche abbracciarmi! Pensi che io non mi sia mai ritrovata a piangere di notte nel mio letto a causa delle mancanze che sentivo?»
Mia sorella si copre il viso con le mani ricominciando a singhiozzare, così mi avvicino a lei e prendo le sue mani nelle mie.
«Mi abbracci, adesso, se ti prometto che ci vedremo più spesso e non passeremo più così tanto tempo lontane?»
Si lancia letteralmente tra le braccia, senza rispondere. Finalmente.
Adesso posso ricominciare a vivere, il mio cuore si sta lentamente ricomponendo, pezzo dopo pezzo.
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Due mondi troppo distanti. || H.S.
FanfictionCOMPLETA. Elizabeth Keller è una giornalista praticante catapultata nella confusionaria città di Manhattan, in attesa della grande occasione per sfondare nel campo del suo lavoro. Riuscirà ad avere uno scoop sul cantante e attore Harry Styles, ma q...