Capitolo 49: meravigliosa creatura.

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Song: Gianna Nannini - Meravigliosa creatura.

Tenere in braccio questa esile creatura appena venuta al mondo è un'emozione indescrivibile. La paura anche solo di sfiorarla; stringerla saldamente per il timore di farla cadere, ma allo stesso tempo con delicatezza per non farle male. L'immagine dell'innocenza e della purezza capace di farti dimenticare ogni singola cosa tu stia vivendo, qualsiasi difficoltà tu stia affrontando e ogni futile preoccupazione scivola via. Mentre lei è ignara di ogni mio pensiero, di ogni mio sguardo sui suoi capelli scuri come quelli della mia migliore amica e del mio desiderio che si svegli, per poter vedere finalmente anche il colore dei suoi occhi.
Beata nel mondo dei sogni, ignara del mondo difficile in cui è capitata e dalla quale i suoi genitori sono pronti a difenderla con i denti e le unghie.
Senza accorgersi degli occhi della donna che l'ha messa al mondo colmi di amore che la ammirano con fierezza ed emozione, mentre è ancora stretta tra le mie braccia.

«Hai fatto un capolavoro, Trisha».

«Puoi dirlo forte!» sorride emozionata con le lacrime che le rigano il volto.

Stringo la sua mano nella mia, senza distogliere lo sguardo da Grace. Mi soffermo a osservare i suoi lineamenti dolci che andranno a definirsi solo con il passare degli anni, il suo naso così piccolo, il colore della sua pelle, le sue labbra sottili che ogni tanto sembrano accennare un sorriso.

Alzo gli solo quando sento bussare alla porta e, un istante dopo, quelle gambe lunghe che riconoscerei tra mille entrano nella stanza a grandi falcate.
Ha un mazzo di rose rosa in mano e, dopo aver accennato un sorriso verso di me, si avvicina al letto di Trisha.

«Tanti auguri per la bambina, questi sono per te».

«Oddio, non me lo aspettavo! Grazie, davvero. Sei stato gentilissimo».

E tutto questo avviene mentre io guardo la scena incredula, a bocca aperta.
Supera il letto dove è sdraiata Trisha e si avvicina a me, incastra una mano tra i miei capelli per poi lasciarmi due, forse tre, morbidi baci sulle labbra ed io rimango inerte.

«Ciao» dice, ma io non riesco a rispondergli. Ogni singolo giorno durante questi due mesi, ho sperato di sentirlo bussare al vetro della finestra di camera mia.
Ogni singolo giorno, tranne oggi.

Trisha mi ha mandato un messaggio questa mattina dicendomi di aver partorito durante la notte ed io sono corsa subito qui. Impaziente di conoscere Grace, non ho minimamente pensato ad Harry e al fatto che lui potesse tornare a New York da me, proprio oggi.

«Ma che meravigliosa creatura abbiamo qui!» sposta l'attenzione su Grace. «Ti somiglia molto, Trisha».

«Grazie, Harry» risponde lei soddisfatta.

«Tu? Non mi dici nulla?» chiede accarezzandomi uno zigomo. I suoi occhi verdi, così limpidi e chiari grazie alla luce del sole che proviene dalla finestra alle mie spalle, sono bloccati nei miei ed io non riesco a parlare.

Lui è sul serio qui? Mi sta guardando, mi sta sfiorando...
è lui, è qui.
Stavolta, non è un sogno.

«I-io...» cazzo. Non gli permetterò di nuovo di piombare qui senza prima avvisarmi. Io devo prepararmi psicologicamente, cazzo.

Mi allontano da lui e mi avvicino a Trisha per lasciare Grace tra le sue braccia.
«Torno subito» le dico mentre esco dalla stanza con Harry alle calcagna.

«Liz, non c'è bisogno...» mi risponde, ma io non le presto molta attenzione.

Non appena sono nel corridoio ed Harry chiude la porta dietro di sé, non resisto dal saltargli addosso. Circondo le sue guance con le mie mani e finalmente lo bacio.
Un bacio vero. Un bacio come si deve. La sua lingua s'introduce con forza nella mia bocca, rispondendo al bacio.
Mi stringe così forte che mi manca il respiro e Dio solo sa quanto mi era mancato essere stretta così da lui. Ho il cuore che esplode nel petto, esplode dalla felicità, per lui.
Sento gli occhi inumidirsi per l'emozione, ma continuo a baciarlo in modo che lui non se ne accorga. Non voglio che legga nei miei occhi quanto mi sia realmente mancato. Sono passati poco più di tre mesi da quel 21 marzo e, senza neanche vederlo come due persone che stanno insieme dovrebbero fare, mi sento legata a lui in maniera impensabile.

Due mondi troppo distanti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora