Song: Alessandra Amoroso - Il mio stato di felicità.
Harry's pov
Dopo il loro pomeriggio di shopping sfrenato, le mie due donne sono tornate a casa ed hanno accolto Liz con un grande sorriso, soprattutto mia madre che non ha perso tempo a stritolarla tra le sue braccia, come se la conoscesse da sempre.
Ho fatto preparare la cena alla mia cameriera, visto che ho dovuto trascorrere la giornata a preparare la valigia e tutto l'occorrente per la partenza di domani.
Non vedo l'ora di iniziare questa seconda parte del tour, esibirmi sul palco è la parte che mi diverte di più del mio lavoro. Ma, se devo essere onesto, sono anche un po' preoccupato per quello che potrebbe accadere con Liz. La nostra relazione è iniziata da nemmeno un mese e non è certo un toccasana stare lontani per tutto il periodo del tour.Mi volto verso di lei, mentre parla animatamente sul divano con mia sorella. Chissà cosa avranno da dirsi, prima le sentivo parlare di lavoro, adesso hanno un libro tra le mani...
Non mi aspettavo che Gemma si aprisse così tanto. Quando ha conosciuto Kendall e Cara le ha squadrate dall'alto verso il basso e poi si è chiusa a guscio. Non ho mai capito se fosse gelosa o, più semplicemente, non nutriva particolare simpatia nei loro confronti. Adesso che la vedo così a suo agio con Liz, penso più alla seconda opzione.La mia ragazza — che all'inizio della serata era tesa come una corda di violino — adesso, si è decisamente tranquillizzata, ride sguaiata insieme alla sua nuova alleata, mostrando quelle rughette sul naso che mi fanno impazzire.
Probabilmente, aveva ragione quando mi ha detto che fosse ancora troppo presto presentarla alla mia famiglia, ma io non sono abituato a vivere seguendo gli schemi. Se sento di fare una cosa, la faccio e basta. Sono sempre stato troppo istintivo e molte volte può dimostrarsi essere un mio difetto, ma preferisco dire quello che penso almeno alle persone a cui tengo, dato che non mi è permesso farlo con il resto del mondo.La serata è andata proprio come mi aspettavo, non potevo chiedere di meglio. A parte mia madre che non ha perso tempo a mettermi in imbarazzo, ovviamente. Ancora prima di iniziare a cenare, ha mostrato le foto di quando ero piccolo che tiene nella galleria del cellulare. Pensavo di scamparla, visto che nell'appartamento qui a New York non tengo nessun album fotografico, ne ho solo uno nella casa a Los Angeles e gli altri li ho lasciati a casa di mia madre a Londra. Invece, lei tiene sempre una scorta di foto anche sul cellulare. Come ho potuto non prevederlo?
Poi, durante la cena, non ha resistito dal tirare fuori la questione dell'intervista dove ho detto quella cosa oggettivamente triste su Elizabeth. Si è scusata anche al posto mio e non ha certo evitato di tirarmi qualche scappellotto.
«Perdona mio figlio, ogni tanto si dimentica dell'educazione che gli ho insegnato» primo scappellotto dietro il collo e Liz e Gemma se la sghignazzavano.
«Mamma, abbiamo già chiarito. È tutto apposto per Liz» ho insisto io, ma lei si è inviperita di nuovo ripensando a quelle mie famose parole finite poi su ogni sito internet e su ogni rivista cartacea che tratta di gossip.
«Beh, per me no! Non si può parlare così di una ragazza! Il successo ti ha per caso dato alla testa?» secondo scappellotto dietro il collo.
E che palle! So perfettamente di aver sbagliato a dire quelle cose su Liz in diretta tv, ma ero sotto stress a causa dei miei manager che temevano potessero uscire le foto — davvero scandalose — che ritraevano me e Candice in un momento fin troppo intimo ed ero così incazzato con tutti loro e con Elisabeth che, alla fine, non ci ho visto più e mi sono comportato da totale stronzo.
Non è sempre facile subire in silenzio, ci sono riuscito per tutti questi anni e nemmeno io so come ho fatto, soprattutto nell'ultimo periodo nei One Direction, dove eravamo costantemente sotto pressione.
Forse, il fatto di essere un gruppo molto affiatato, ci dava la possibilità di sostenerci a vicenda e, inoltre, sapevano che se uno di noi avesse sgarrato, poi avrebbe, inevitabilmente, messo nella merda anche gli altri.
Saper di poter contare su qualcuno anche durante quelle terribili riunioni con i manager è una delle tante cose che mi manca di quel periodo, però non posso lamentarmi della mia carriera da solista che sta andando a gonfie vele.
Ogni lavoro ha i suoi pro e i suoi contro e non dovrei lamentarmi visto quello che guadagno, ma sono pur sempre un ragazzo di ventiquattro anni e vorrei vivere la mia vita un po' più liberamente, tutto qui.
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Due mondi troppo distanti. || H.S.
FanfictionCOMPLETA. Elizabeth Keller è una giornalista praticante catapultata nella confusionaria città di Manhattan, in attesa della grande occasione per sfondare nel campo del suo lavoro. Riuscirà ad avere uno scoop sul cantante e attore Harry Styles, ma q...