Capitolo 24: troppi pensieri.

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Ho appena lasciato mia sorella all'aeroporto e tra poco se ne salirà su un aereo per l'Italia.
Quasi non ci credo che, appena ha saputo della rapina, ha deciso di fare un volo di così tante ore per la prima volta solo per raggiungermi.

È stato bello averla in giro per casa per due settimane, anche se non ho fatto altro che sgridarla per quanto è disordinata.
Lasciava panni sporchi ovunque, la sua valigia era diventata un disastro; per non parlare, poi, del fatto che mangiava biscotti o patatine mentre se ne stava comoda sul mio letto a guardare serie TV sul mio laptop.
Io odio le briciole nel letto.

Ammetto, però, che mi sono anche divertita molto. Ogni mattina la costringevo a venire a correre con me a Central Park, promettendole una buona colazione ricca di calorie appena terminato l'allenamento.

Non è stato facile per me.
Ho cercato di evitare in tutti i modi il diner dove ho assistito alla rapina, ma anche entrando in un altro bar — e con la consapevolezza che il dipartimento di polizia di NY ha arrestato i responsabili — non mi sono sentita tranquilla.
Osservavo attentamente le persone che mi circondavano, fissavo insistentemente la porta d'entrata senza mai posizionarmi di spalle e mangiavo velocemente per uscire da lì il prima possibile.
La seconda mattina mia sorella se n'è accorta e l'ha capito, così da allora è entrata solo lei a comprare una colazione da mangiare poi a casa in serenità.
Adesso che sono di nuovo sola, credo proprio che continuerò a prepararmi la colazione a casa come ho sempre fatto anche prima di quel giorno.

La sera, quando tornavo dopo il lavoro, mi facevo una doccia veloce e mi preparavo per portarla a visitare alcuni dei monumenti più importanti della città, come l'Empire State Building e la statua della libertà. Gli occhi di Chiara brillavano increduli nel visitare una città così piena di sé, veloce e sempre sveglia; l'opposto della nostra Firenze.
Ogni sera, cenavamo in un ristorante diverso e più tardi finivamo in qualche pub non troppo distante dal mio appartamento.

Mi mancherà la sua presenza vivace, come del resto mi è mancata da quando mi sono trasferita a New York.
Ma mi rasserena pensare che tra non molto la rivedrò per andare insieme al concerto di Niall Horan.

Oggi è domenica, quindi posso finalmente prendermi una giornata di relax per me stessa.
Ovviamente, la prima cosa che farò appena metterò piede nel mio appartamento sarà cambiare le lenzuola del letto, poi potrò passare il pomeriggio tra libri e serie TV.

In redazione non è stata una settimana pesante: nessuna intervista, nessuna conferenza, solo una marea di articoli da scrivere.

Ed è stato semplice anche comportarmi normalmente con Rodger, proprio come se quel bacio non ci fosse mai stato.
L'ho visto davvero poche volte e lui non ha fatto altro che abbozzarmi un sorriso gentile non appena aveva l'occasione di parlarmi, come si comporta da sempre con tutti i giornalisti che lavorano per la sua rivista.
Non ne sono rimasta ferita: ormai penso che il direttore sia davvero un uomo stupendo, quello che ogni donna dovrebbe desiderare, ma il bacio che c'è stato non mi ha trasmesso nulla e continuo a pensare che sia giusto mantenere un rapporto solo ed esclusivamente professionale, proprio come ha detto lui stesso.

Rodger, però, non è stato l'unico ad evitarmi.
Non sento Harry dalla sera del mio compleanno e vorrei davvero smetterla di pensare a lui — soprattutto considerando il fatto che l'ultima volta che ci siamo visti, gli ho esplicitamente detto di non farsi più vedere — ma la verità è che non ci riesco.
Vorrei sapere come va il suo tour, vorrei sapere come sta andando la sua non relazione con la modella Kendall Jenner — anche se penso piuttosto bene, visto che lei è stata fotografata ad un suo concerto — vorrei conoscere la sua euforia o la sua ansia prima di salire sul palco, vorrei ascoltare la sua voce roca dopo la fine di un concerto.

Vorrei sentirlo e basta.

Harry é l'unico ragazzo che, dopo Andrea, è riuscito a farmi battere di nuovo il cuore.
Ogni volta che ci parlo e guardo quegli occhi verdi così limpidi, mi sembra di tornare un'adolescente che si imbarazza davanti ad un bel ragazzo.

Non posso certo dire di essermi innamorata, perché abbiamo passato davvero poco tempo insieme e, ahimè, non credo nell'amore a prima vista.
La prima volta che vedi una persona può nascere un'attrazione fisica, un'infatuazione, ma ho sempre pensato che non si può amare una persona senza neanche conoscerla.

Anche se mi spaventa la notorietà ed il successo travolgente che ha Harry e per questo cerco di allontanarlo, mi piace stare con lui o almeno così è stato quella sera in cui siamo usciti insieme.
Mi piaceva come mi guardava, come se fossi adeguata a lui, anche se nella realtà non è così.
Mi piaceva come mi faceva sentire: spensierata, ragazzina.

E poi, quel bacio per me ha significato. Non posso dimenticare i brividi lungo la schiena, la scarica elettrica che ho sentito solo avvicinando le mie labbra alle sue e il cuore che batteva all'impazzata.

Non nego di non voler passare di nuovo del tempo in sua compagnia, però credo sia sbagliato da parte mia.
Dovrei semplicemente rimanere dietro la mia scrivania a scrivere di lui, dei suoi successi, delle sue fidanzate e ammirarlo solo dalle foto scattate dai paparazzi; anziché vederlo di nascosto o scambiarci messaggi.

Ammiro Rodger perché, anche se adesso il suo matrimonio è finito, ha avuto il coraggio di sposare una supermodella già famosa di cui lui avrebbe dovuto solo scrivere articoli e, invece, ha finito per amarla ed essere lui stesso soggetto di infinite foto scattate da paparazzi.

Entro nel mio appartamento e indosso una tuta comoda che uso per stare in casa. Mi metto subito a fare le faccende, iniziando a togliere le lenzuola e fare la lavatrice, mentre continuo a pensare.

Mi vengono in mente le facce di Trisha e Chris che mi ripetono di smetterla di pensare e godermi ogni singolo momento della mia vita.
Potrei anche seguire il loro ripetuto consiglio, se solo non si trattasse di un uomo così popolare.
Credo sia più che legittimo avere tutti questi dubbi. Ho deciso di allontanarmi dalle persone a me più care per inseguire il mio sogno e trovare un lavoro che mi facesse sentire realizzata, non posso certo buttare tutto a puttane solo per un ragazzo.
Forse è meglio se Styles continua a pensare alla sua carriera e a Kendall, senza farsi più sentire come ha fatto in queste ultime due settimane.
Odio dirlo, ma credo sia produttivo per la carriera di entrambi.

Finite le faccende, mi butto sul divano avvolta da una coperta di pile e mi metto a rileggere uno dei miei libri preferiti.

Se continuerò a pensare ad Harry e tutto il resto, dovrò chiudere "Venuto al mondo" non potendo passare l'intera giornata a rileggere la stessa frase nella stessa pagina dello stesso libro per non averla capita a causa della mia distrazione.

Ho già un terribile mal di testa.
Appoggio il romanzo sul tavolino da caffè e mi sdraio sul divano abbandonandomi tra le braccia di Morfeo.

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Spazio autrice

Vi auguro un buon 2018, che sia per voi un anno pieno di felicità, amore e soddisfazioni!

Perdonatemi per il ritardo e per lasciarvi con un semplice capitolo di passaggio. È molto più breve degli altri e ammetto di essermi trovata in difficoltà a scriverlo.
Questa parte della storia è complicata non tanto per la trama ma perché devo stare attenta a quando scrivere certi avvenimenti: all'inizio volevo scrivere ogni capitolo con calma senza saltare nulla ma così facendo rischio che i quelli a seguire siano di passaggio come questo, dove in pratica non accade nulla.
Quindi, molto probabilmente, il prossimo capitolo sarà ambientato qualche settimana dopo a questo.
Comunque, ci penserò e ripenserò ancora.

Un bacio e di nuovo buon anno a tutti!

L.

Revisionato.

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Due mondi troppo distanti. || H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora