Pov Mari
Le ore del pomeriggio passano lente, così lente che alla lezione di tossicologia quasi mi addormento... che lezione felice, che argomenti emozionanti, tossicologia.
Quando finalmente le lezioni finiscono, mi fiondo in camera per fare una doccia super-iper-ultra rilassante.
Non vedo Kanan da nessuna parte, quindi suppongo che sia ancora fuori e mi dirigo verso il bagno.
Dopo la doccia, vado in camera a preparare lo zaino per il giorno dopo, mettendo tutti i libri che mi servono.
Dopo aver finito, prendo le cuffie e ascolto un pò di musica da Youtube.
Tra quelle che mi appaiono c'è anche una di quelle che oggi Kanan mi ha fatto sentire, molto bella.
Sento il cuore battere forte, a ritmo di musica... nessuna canzone mi ha mai fatto sentire così.
Appena finisce, schiaccio il tasto replay, aggiungendola alla mia playlist preferita.
Ripenso ad oggi, all'espressione di Kanan quando parlava della sua famiglia.
Forse le è successo qualcosa in casa, ma non mi sembra il caso di domandarglielo, non è certo cortese.
Con un sospiro vado in cucina, notando che la borsa della mia compagna di appartamento è poggiata accanto al divano, segno che è tornata.
Decido di chiederle cosa preferisce per cena, dirigendomi verso la porta della sua stanza.
Quando la frittata è pronta, la taglio a fette e ne prendo una porzione, che accompagno con un pò di pomodori.
Finito di mangiare lavo tutto ciò che ho usato e metto il resto della frittata al caldo nel forno.
Prima, però, ne metto due fette in un piatto e lo chiudo con un pò di carta stagnola, lasciandovi sopra un biglietto: "Buon appetito Kanan, spero che la ricetta della mia mamma ti piaccia. ~Mari"
Dopo aver lasciato il tutto sul tavolo, torno il camera per prepararmi a dormire.
Metto il pigiama e imposto la sveglia, buttandomi sotto le coperte.
Un'altra giornata è andata, il mio primo giorno di lezioni non è stato niente male, davvero niente male.Kanan Pov
Apro gli occhi e guardo il cellulare per vedere che ore sono, mi sono svegliata da sola senza l'aiuto della sveglia.
Sono le 7.15.
Vado a farmi una doccia e noto che Mari ancora non si è svegliata, forse oggi comincia tardi.
Mi metto la tuta e vado a correre, quando torno sono le 8 e ancora Mari non si è svegliata.
Vedo un piatto con la stagnola sopra con un biglietto.
È da parte della mia coinquilina.
Ricordo che ieri non le ho dato molta importanza, è stata molto carina a lasciarmi qualcosa da mangiare.
Mi gusto ciò che mi ha lasciato e penso che sia un'ottima cuoca.
Le lascio anche io un biglietto visto che è ora di prepararmi per andare a lezione.
"Grazie Mille, sei stata molto gentile.
Mi dispiace di non essere stata di compagnia ieri sera, ma ero davvero sfinita.
Buona giornata.
-Kanan".
Lavo il piatto e lo metto a posto e lascio il biglietto sul tavolo andando a prepararmi.
Poco dopo esco dalla mia stanza e decido di vedere se la bionda è sveglia o meno.
Apro piano la porta e vedo che sta ancora dormendo.
È ancora più carina quando dorme.
Ma aspetta... perchè sto pensando a una cosa del genere?
Scuoto la testa e vado via socchiudendo la porta e uscendo.***
Le due ore di oceonografia passano molto velocemente.
Il mio nuovo capo ieri mi aveva detto che se volevo potevo cominciare il giorno dopo visto che gli avevo detto che probabilmente il martedí avevo solo due ore di lezione.
Quindi lo chiamo e gli confermo che il martedí potrò lavorare fino alle 15, visto che dopo comincerà il turno di qualcun'altro.
Mi reco sul mio nuovo posto di lavoro e imparo quasi subito quello che devo fare.
Quando finisco pranzo e mi dirigo verso la mia stanza.
Chissà come sarà andata la giornata di Mari.Pov Mari
Mi sveglio tardi questa mattina, visto che ho solo due ore di lezione dalle 9, in una classe abbastanza vicina ai dormitori.
Mi preparo in pochi minuti e vado verso la cucina, trovando sul tavolo un biglietto di Kanan.
Sorrido, piegando il biglietto e mettendolo all'interno della mia cover blu con le stelle e la luna.
Stamattina sono davvero felice, perché il mio incubo relativo al ricordo di quell'incidente in acqua è cambiato... in meglio.
Come al solito, tutto è iniziato come quella volta.
- _Mari, stai attenta ad andare verso l'acqua alta!_ - _disse papà_.
_Annuii, andando verso gli scogli armata di maschera e boccaglio_.
_Nuotai un pò nel blu, ammirando i pesci meravigliosi che decoravano la barriera corallina, allora avevo 10 anni_.
_Ad un certo punto, qualcosa andò storto, forse entrò dell'acqua nel boccaglio, fatto sta che smisi di respirare; annaspando come una disperata per cercare la superficie_.
_Tutto sembrava così buio lì sotto, l'azzurro della superficie lì era blu, mi sentii mancare, avevo paura._
Di solito a questo punto del sogno/ricordo perdevo conoscenza e qualcuno mi riportava sulla barca di mio padre, ma quella notte nel mio sogno qualcosa era cambiato.
Kanan mi aveva preso per mano e portato in superficie, ripetendomi che non sarei mai stata più sola.
Finalmente avevo conosciuto qualcuno capace di migliorare il mio incubo e rendere la mia paura meno insuperabile.
Prendo al volo un paio di biscotti e li mangio mentre vado verso l'aula delle lezioni di questa mattina.
Oggi tratteremo di malattie riguardanti gli animali... ah, le materie che ti rendono felice, insomma.
Quando la prof fa l'appello, sono tranquilla: ho fatto modificare il mio cognome all'atto dell'iscrizione, così che nessuno facesse caso al fatto che io provenissi da una famiglia ricca.
La mia paura è che qualcuno possa pensare che io non abbia fatto i test come si deve, ma che invece mio padre abbia pagato per farmi entrare.
Odio questo fatto, quindi mi sono fatta cambiare cognome in "Osaka" banale, ma funzionale.
Nessuno fa caso a me, prendo tranquillamente i miei appunti e ascolto la lezione, davvero interessante.
Partiamo con una malattia di base, la rabbia, che non sarà difficile da studiare.
Le due ore passano veloci come il vento e decido di telefonare a Kanan per chiederle di pranzare assieme, ma poi ricordo di non avere il suo numero di cellulare.
Giro per il campus per un pò, alla ricerca della mia amica.
Passo il giardino e non la trovo, così provo ad andare sotto al porticato che circonda il college.
Cammino per un pò, finché non arrivo sotto l'ala destra.
Proprio quando passo di fronte ad un negozio vedo la mia amica uscire.
Le faccio un cenno di saluto, lei sembra sorpresa di vedermi.
-Che ci fai qui?- domando incuriosita.
-Nulla, ho appena finito di mangiare e... ecco, pensavo di fare un giro per il giardino prima di tornare in camera.-
Sembra nervosa quando risponde, ma io non ci bado.
-Oh, quindi hai già mangiato.- rispondo, cercando di non far trapelare la mia tristezza.
Questa ragazza... come mai mi fa sentire così triste il fatto di non poter pranzare con lei?
-Ci vediamo dopo.- dico, voltandomi e andando a cercare qualcosa da mettere tra i denti, senza nemmeno aspettare che ricambi il saluto.Kanan Pov
Vedo Mari andare via e per un momento penso di seguirla, ma poi rifletto sul fatto che se è andata via in quel modo un motivo c'è e che quando vorrà parlarne io ci sarò.
Sembrava che si fosse rattristata quando le avevo detto che avevo già mangiato...
Solo per questo è andata via? Perchè non ho mangiato con lei?
Non significa che se pranzo una volta con lei lo dovrò fare sempre.
Ma non devo giudicarla...
Non sarà cosí banale il suo motivo ci sarà qualcos'altro.
Mi sposto dalla caffetteria in cui lavoro e decido di andare in camera.
Mari è nella sua camera, sento la musica.
Sospiro e vado a farmi una doccia per rilassarmi.
Decido di lasciare un biglietto sotto la porta alla bionda.
"Non so cosa sia successo ma se vuoi parlarne io ci sono.
-Kanan".
Glielo lascio e vado in camera mia.
Accendo il pc e incomincio a scaricare le canzoni che ho sentito ieri dall'iphone di Mari.
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Deep Blue
FanfictionMi chiamo Kanan Matsuura e ho 18 anni. Voglio diventare una biologa marina. Quando ho scoperto di essere stata accettata in uno dei migliori college di Tokyo sono rimasta sorpresa e sono stata felicissima, non credevo che mi avrebbero ammesso! Vivo...