XXVI

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Kanan Pov

La serata presto finisce ed è tempo di tornare al dormitorio.
Vedo alcune ragazze e ragazzi che spettegolano fra di loro mentre passiamo, avranno visto e sentito?
Non mi importa, nessuno può togliermi questa felicità che sento dentro il mio cuore.
Arriviamo nella nostra stanza chiacchierando.
Stranamente nessuna delle due è imbarazzata.
Sono passate le tre e fuori cominciava davvero a fare freddo, chissà se nevicherà.
Ci strucchiamo e ci mettiamo in pigiama parlando di alcune cose divertenti che abbiamo visto.
Imitiamo persino delle snob che si credevano dio sceso in terra e non possiamo fare a meno di ridere.
Sono quasi le quattro ed entrambe siamo a pezzi.
Non sappiamo come salutarci.
Con un bacio?
Con un semplice a domani?
Con un'abbraccio?
Non vorrei ferirla...
"H-hagu?" Sussurro aprendo le braccia pronta ad accoglierla.
Sorrido, che parola bella.
"Hagu" dice piano, praticamente saltandomi addosso.
Voglio tenerla stretta così per sempre!
Ci abbracciamo per un paio di minuti e poi ci diviamo augurandoci la buona notte.
Entro in camera e impreco.
Si gela, la finestra è aperta, devo averla accostata e il vento deve averla aperta completamente.
Chiudo la porta e vado a chiudere la finestra.
Spero che il riscaldamento faccia il suo lavoro.
Impreco di nuovo ricordandomi che dovevo andare a comprare un piumone nuovo visto che il mio lo avevo buttato visto che era troppo vecchio e malconcio.
La temperatura si è abbassata di colpo, non lo avevo previsto.
Prendo il plaid che avevo dentro l'armadio e vado nel salotto.
La porta della stanza di Mari è leggermente aperta e vedo che sta già dormendo.
Meglio che vada a dormire sul divano, non voglio importunarla o farglielo credere.
Cosí mi sdraio sul divano e mi metto il plaid.
Meglio quí che nella cella frigorifera!
Sono cosí stanca che mi addormento subito.

Mari Pov

Quando mi sveglio, devono essere tipo le 9 del mattino, cavolo... com'è tardi!
Per fortuna oggi niente lezioni, si fa festa.
Mi sembra anche ragionevole, visto che siamo andate a letto tardi... molto, molto tardi.
Le emozioni di ieri mi assaltano come un leone inferocito contro la preda, non posso fare a meno di sorridere al pensiero di quel bacio, di quell'abbraccio e di quel suo modo bellissimo di dire "Hagu".
Immagino che la mia coinquilina sia andata a correre stamattina e che quindi sia già sveglia, ma invece la trovo sul divano che dorme.
Sorrido, scuotendo la testa.
Ma è ovvio che non è andata a correre, siamo andate a letto ad un orario assurdo.
Mi chiedo perchè stia dormendo in sala, così decido di andare a vedere se in camera sua è tutto a posto.
Quando apro la porta, sembra di entrare nel set di Frozen, quindi la chiudo subito.
Probabilmente ha il riscaldamento rotto, quindi mi appunto mentalmente di chiamare il tecnico verso mezzogiorno.
Torno in camera e mi cambio, lasciando i capelli sciolti, tanto non devo andare da nessuna parte oggi.
Comincio a pensare a cosa potrei fare per colazione questa mattina e il mio pensiero corre subito alle crêpes. Le adoro.
Prima che io possa aprire il frigo, ricevo una chiamata.
È mio padre.
"Pronto, papà?"
Odio sentire la sua voce... si stava così bene senza di lui qui.
"Tesoro, come stai, tutto bene?" mi chiede, stressando come ogni padre della terra.
Dopo avergli confermato che sono ancora viva su questa terra, lui inizia a spiegarmi quello che faremo per le vacanze di Natale... come al solito ha deciso lui.
Dice che ci sarà quello str... nah, non vale neanche la pena di dire il suo nome, odio quel ragazzo.
Papà mi informa che dovrò pure ballarci, ma io non voglio!
"Papà, ti prego, lasciami libera almeno per queste vacanze" lo supplico, con un nodo alla gola.
Le vacanze per me sono una cosa orribile, non potrò vedere Kanan per un po' di giorni e dovrò pure sorbirmi le persone che detesto di più su questa terra.
"Senti papà, sono stufa di farti da burattino!" sbotto, mettendo fine alla chiamata.
Ripongo il cellulare sulla mensola della cucina, con un nodo alla gola.
Io non voglio tornare a casa questo natale, non voglio vedere nessuna di quelle persone e desidero vivere queste vacanze come una ragazza normale...
Apro il frigo e prendo gli ingredienti per la colazione, sperando di distrarmi un po' da queste MERAVIGLIOSE notizie da parte del mio caro paparino.
Mentre cucino, mi accorgo che Kanan sta ancora dormendo.
Beh, la sveglierò appena sarà pronta la colazione, così mangerò in compagnia.
Quando prendo il cellulare per controllare l'ora, mi accorgo di un messaggio di Ruby.
Mi ha appena informato che il tecnico sarà impegnato tutto oggi, perchè non siamo le uniche ad avere problemi con il riscaldamento.
Di bene in meglio, insomma.
Penso che questa sera inviterò Kanan a dormire nella mia stanza, dormire sul divano è un suicidio!
Accendo il fuoco e comincio a mettere il composto per le crêpe poco alla volta nel tegamino apposito... oh mamma, che profumo.
Mentre metto la seconda a cuocere, penso a cosa mettere come guarnizione.
Sono indecisa tra fragole, cioccolato e caramello... sono tutte buone.
Ricordo che da piccola la mia bambinaia, Alice, me le faceva la domenica e visto che non sapevo scegliere una guarnizione ne metteva una diversa per ogni piccola crêpe.
Quando finisce il composto, ammiro soddisfatta la montagnetta di crêpes... cavoli, devo svegliare Kanan, ho troppa fame!
Quando vado verso il divano, mi fermo un attimo ad osservarla.
È davvero bella, dorme come una bambina.
Ha tutti i capelli sparsi sul cuscino, e non posso fare a meno di sorridere.
Doveva fare freddo in camera, perchè è tutta avvolta nel plaid che un involtino primavera può solo accompagnare.
Ma visto che io sono una persona carina, coccolosa ma anche crudele, tiro via la coperta e aspetto che si svegli, ridacchiando: ho sempre sognato di fare scherzi stronzetti del genere.
Un buongiorno così non è da tutti, no?

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