XLV

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Kanan Pov

I giorni successivi sono una vera tortura.
Kenji sembra essere d'appertutto e io e Mari dobbiamo comportarci per forza da buone amiche.
Lo odio, mi pento di non avere una macchina, mi piacerebbe investirlo più volte e poi investirlo ancora.
Perfortuna non frequenta i nostri corsi ma economia.
Tra l'altro una volta al giorno ce lo ritroviamo nel nostro piccolo appartamento a farsi i cazzi nostri.
Odio quell'aria di superiorità che usa con me, ho già detto che vorrei investirlo più volte?
Mari ne risente anche più di me e di questo mi dispiace tantissimo.
Ruby e Dia sanno tutto.
Cercano di darci il sostegno necessario per questa situazione e possiamo sfogarci con loro.
Perfortuna o sfortuna stasera ho il turno serale in caffetteria.
Sono di cattivo umore ma cerco di lasciare fuori la mia vita privata dal mio lavoro.
Se perdessi anche quello probabilmente potrei appendermi.
È una serata abbastanza tranquilla e fra un oretta chiuderemo.
Quando vedo entrare Kayn sento che potrei ostionarmi con la macchina del caffè per scappare.
Ho istinti omicidi e suicidi in questi giorni, si vede tanto?
Egli si siede al bancone e mi sorride salutandomi e ordinando.
Lo saluto educatamente anche se non ho proprio voglia di farlo e gli porto la sua ordinazione.
So che non sarà cosí facile scappare e quando mi chiama di nuovo so che vuole istaurare un discorso con me.
"Ti vedo abbastanza tesa e nervosa tutto bene?" Mi chiede con un filo di tono sarcastico.
Mi costringo a sorridere.
"Si tutto bene" rispondo.
Egli alza gli occhi al cielo.
"Quel Kenji è un tipetto interessante, molto snob, ma non penso sia stupido".
Istintivamente a sentire quel nome stringo i pugni e serro la mascella.
"Cosa vuoi dire?" Gli chiedo con tono duro.
Ora ho la tua attenzione.
Il ragazzo dai capelli neri sorride.
"Non sarò io a dirli che la biondina sta con te, ma dovresti guardarti le spalle.
Qualcun'altro potrebbe farlo.
Al riccone piace fare il detective e sente puzza di bruciato" mi dice sorseggiando il suo cappuccino.
Ringhio.
"Cosa.Dovrei.Fare".
Kayn sorride.
"Indifferenza Kanan.
Prima fate finta di litigare e poi fate finta di essere indifferenti l'una dell'altra.
Questo tranquillizerà il figlio di papà.
Allenterà il guinzaglio cosí facendo ed entrambe smetterete di essere cosí nervose" mi spiega.
Non è una brutta idea.
Sa usare la testa questo ragazzo.
"Ne parlerò con Mari.
Devo sapere da che parte stai Kayn.
Dalla nostra parte o dalla sua".
Egli finisce di bere e sorride.
"Io sto sempre dalla tua parte Kanan.
Sono ancora interessato a te e se non dovesse funzionare con Mari, cosa molto probabile visto che sposerà Kenji mi troverai.
Aproposito hai scoperto il segreto di Mari?" Dice serio.
Scuoto la testa.
Non ci ho più pensato.
"Non mi interessa.
Tra me e Mari funzionerà.
In qualsiasi modo anche il più disperato, io e lei resteremo insieme".
Cerco di essere convinta ma in realtà mi tremano le mani e il cuore batte forte.
Egli alza gli occhi al cielo.
"Sono dalla tua parte.
Ti consiglio di dire in fretta alla tua Mari che lavori quí.
Prima che questo e il suo segreto sgretoli la vostra storia di amore".
Lascia i soldi sul tavolo ed esce.
Mi appoggio al bancone, trattengo appena il corpo che trema.
Vorrei scoppiare a piangere, sono spaventata.
Davvero non c'è via di uscita?

Mari Pov

Questi giorni sono orribili.
Kenji sta sempre a rompere le scatole, sempre tra i piedi.
Io e Kanan siamo obbligate a fingerci solo amiche, non posso neanche tenerla per mano.
Quando lei non mi vede o è fuori a studiare, mi rinchiudo in camera e lascio andare ogni singola lacrima che trattengo durante il giorno: non posso baciarla in pubblico, non posso neanche farle una carezza. Sono stanca morta di questa situazione, ho bisogno di amarla come vorrei senza dovermi nascondere... l'amore non si può nascondere, non è per niente giusto.
Oggi Kanan è fuori a studiare, in biblioteca, ed io decido di prendermi una pausa dal mondo.
Accendo la tv e prendo del cioccolato dal frigo, fregandomene se per caso dovessi ingrassare qualche chilo.
Proprio mentre il programma sta cominciando, qualcuno suona il campanello: che Kanan abbia dimenticato le chiavi? No, non può essere lei, anche perchè ha detto che ci avrebbe messo del tempo a studiare.
Quando apro la porta, trovo Kenji.
Oh mio dio.
No.
"Ti disturbo, Mari?" mi domanda, entrando.
"Vieni, entra. La mia compagna di stanza ora è fuori e io pensavo di rilassarmi, ma vieni comunque." dico, con un tono leggermente freddo.
Ci sediamo sul divano, e lui comincia a parlarmi.
"La tua compagna di stanza conosce il tuo segreto?" mi chiede, prendendo un pezzo di cioccolata.
"No, non lo conosce". Non mi sento ancora pronta per dirlo a Kanan...
Kenji annuisce con fare comprensivo.
"E dimmi, tu conosci il suo?" le sue mani prendono le mie.
Io lo allontano.
"Non toccarmi, hai capito?! E non dire falsità, non penso mi nasconda qualcosa..." lo invito ad andarsene, e appena se ne va mollo tutto e vado in camera chiudendomi dentro a chiave.
Kanan? Cosa potrebbe non avermi detto? Forse si tratta di suo nonno, magari sta male e io dovrei fare qualcosa, non lo so... e se si fosse innamorata di qualcun'altro?
Quel ragazzo non mi piace per niente, l'unica conseguenza del suo arrivo sono io... in lacrime, come al solito quando qualcuno mette in mezzo i miei sentimenti.
Manca poco al fidanzamento, Kenji mi ha avvisato prima di uscire.
Ho paura di ciò che mi ha detto, dal segreto che secondo lui nasconde Kanan fino al fidanzamento.
Ho bisogno di amare la mia ragazza, punto e basta.

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