XXI

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Kanan Pov

Mi sveglio all'improvviso e vedo Mari che mi accarezza i capelli.
"Ma che fai?" Chiedo con voce impastata.
"Scusa..." si mordo il labbro, imbarazzata.
Mi alzo e noto che ho i capelli sciolti.
"Ah dovrei proprio tagliarli" dico prendendo una ciocca fra le mani.
"Secondo me stai bene così..." mi sorride porgendomi l'elastico.
"A si come mai?" Le chiedo curiosa legandomi i capelli con l'elastico che aveva in mano.
"Perchè i capelli lunghi sono belli" risponde semplicemente ridendo.
Praticamente le rido in faccia per la risposta banale che mi ha dato.
"Cos'è questo profumino?" Le chiedo leccandomi le labbra.
"Se ridi di nuovo in quel modo sticazzi che mangi" dice facendomi la linguaccia, correndo a sistemare il cibo in tavola.
Mi trattengo a stento.
"Comunque che hai cucinato?"
"Carbonara... spero ti piaccia" porta la pasta in tavola.
"Vediamo" dico facendole la linguaccia.
Ci sediamo e cominciamo a pranzare.
La pasta è buonissima, non avevo mai mangiato una roba del genere.
Le faccio un po di domande e mi dice che è una pasta che si fa in Italia.
Vorrei visitarla un giorno.
Dopo mangiato ci mettiamo sul divano e guardiamo qualche puntata di un anime che commentiamo spesso.
Sento il mio cellulare suonare, qualcuno deve avermi mandato un messaggio.
Mi alzo e vedo Mari un po confusa.
Prendo il cellulare e mi siedo vicino alla mia coinquilina.
"Chi è?" domando.
"Una mia compagna di corso" le dico rispondendo al messaggio.
Perfortuna c'è lei che ha preso appunti.
"Uh, la conosco?" chiede interessata.
"Non credo" dico ridacchiando.
"Capisco... scusami, non avrei dovuto impicciarmi" dice ridendo.
Le do un buffetto sulla guancia.
"Certo che sei proprio scema a volte" dico sorridendo.
"Ma... ehi!" Si massaggio la guancia.
Guardo il cellulare.
È arrivato un nuovo messaggio.
"La mia compagna dice che ha anche gli appunti per te se li vuoi.
Sua sorella fa i corsi per diventare veterinaria" dico sorridendo.
"Sarebbe davvero utile, ringraziala per me. Questa di sicuro la conosco... chi è?".
"Ruby" le dico.
"Oh si, è simpaticissima... sicuramente mi ha scritto e non ho visto il messaggio".
Sorrido.
Allora anche lei ha fatto amicizia.
"Domani torniamo ai corsi?".
"Va bene, allora domani pomeriggio tieniti libera appena finisci i corsi" ridacchia.
"Devo portarti in un posto bellissimo" aggiunge.
"Dove?" Le chiedo incuriosita.
"Lo vedrai" risponde con un sorriso.
"Che palle ora mi hai incuriosito" dico facendo il broncio.
"Dai, non fare i capricci".
"Ti faccio il solletico?" Dico sogghignando.
"Ti prego, lascia che sia una sorpresa" mi guardo negli occhi e mi rivolge un sorriso. "Sono sicura che ti piacerà, ma se te lo dico non sarà più la stessa cosa"
Annuisco.
"Va bene ma il solletico te lo faccio lo stesso".
"E io ti palpo così impari" sogghigna. "Almeno impari a farmi il solletico"
"Sei troppo timida per fare una roba del genere" dico sogghignando.
"Sicura?" le palpo le tette senza problemi.
"Cosa mi dici ora? È la tua punzione, donna"
Arrossisco ma continuo a sogghignare.
La palpo anche io.
"Devi ancora migliorare" la stuzzico.
La spingo a sdraiarsi sul divano e mi metto a cavalcioni su di lei continuando a toccarli le tette.
"Sicura che vuoi giocare questo gioco con me?" Dico sogghignando.
"Ti sembra il caso?" domanda, con una punta di irritazione.
"Non sviare il discorso" dico alzando gli occhi al cielo.
"Basta" il suo tono è duro.
"Non posso giocare in questo modo".
Mi allontano da sè e si siede  in un angolo del divano.
"Scusa, stavo solo scherzando.
Credo che andrò un po in camera mia" sussurro alzandomi e andando via chiudendo la porta.
Per tutta la sera sto al pc a guardare degli anime che avevo in sospeso e scarico un po di canzoni dei BTS.
Sono davvero bravi, mi piacciono molto.
Non ceno, non ho fame.
Mi sento in colpa per come sono andate le cose...
Perchè devo rovinare sempre tutto?
Lascio un biglietto sotto la porta di Mari e vado a dormire.

Mari Pov

È sera tardi quando riesco a rimettere in ordine i miei pensieri, sdraiata sul mio letto.
Ripenso a ciò che è successo oggi, con gli occhi pieni di lacrime.
Perchè, perchè il mio cuore batteva così velocemente? Ho smesso di pensare razionalmente, ho smesso di essere la solita Mari con la testa sulle spalle...
Kanan, che cosa ti succede? Cosa succede a me?
Domani doveva essere la giornata perfetta, invece come al solito ho fatto... no, abbiamo fatto un casino.
Decido di mangiare qualcosa, ma non ci riesco: ho lo stomaco chiuso.
Quando torno in camera, noto un biglietto sotto la porta che prima non avevo visto.

"Scusami tanto per quello che ho fatto.
Penso solo che tutto questo non ti faccia effetto.
Hai detto tu stessa che il bacio non ti è piaciuto...
Mi dispiace non lo farò più.

Kanan"

Non posso fare a meno di piangere, stringendo il biglietto al petto.
Mi sento tremendamente in colpa per tutto quello che è successo, ora lei starà male e si sentirà ferita, così come mi sento anche io.
Devo smetterla di piangere per tutto, devo essere più forte ma... come?
Sembra quasi di dover scalare una montagna per arrivare a capire i sentimenti che provo ora, ma non riesco a salire da sola.
Decido di mettere per iscritto ogni singola parola.
"Kanan, non devi scusarti affatto.
Non devi scusarti perchè sono io quella che ha così tanto casino nel cuore da non riuscire a ragionare in modo lucido nelle situazioni come quella di oggi.
Il bacio... quello è un'altra storia, ti dirò che mi è piaciuto, ma che non ho ancora capito bene cosa mi passa per la mente quando penso a te... spero di vederti domani, ti aspetto di fronte alla spiaggia al tramonto. Forse, riuscirai a chiarire i miei dubbi.

Mari"

Lascio la mia lettera sotto la porta di Kanan, sperando che prima o poi la legga.
Sto male, ma non fisicamente, sto male dentro.
Con il cuore a pezzi, alla fine di tutto, riesco a prendere sonno.

-

Questa mattina non ho voluto incontrare Kanan volutamente, entrambe abbiamo bisogno di tempo e calma.
Non ho mangiato nulla a colazione, sono troppo triste per mettere qualcosa nello stomaco.
Quando arrivo in classe, incontro Ruby, che mi tiene il posto come al solito.
Le ho scritto stamattina, lei ha capito la situazione.
"Che farai?" mi chiede.
"Le ho dato appuntamento alla spiaggia, per quell'idea che avevo organizzato tempo prima" le spiego.
"Ah, volevi andare a cavallo con lei, giusto?" annuisco.
Spero che le ore passino in fretta, ho bisogno di chiarire con lei.
Quando ho terminato tutte le lezioni, saluto Ruby e vado alla spiaggia.
Sono in anticipo, ne approfitto per sistemare Stella e l'altro cavallo, preparando loro i finimenti.
Non metto la sella, le insegnerò a cavalcare senza, è molto più divertente.
Il mare è tranquillo, i cavalli adorano nuotare ed è quasi il tramonto: è tutto perfetto.
Ringrazio Ryan e saluto Stella, che non vedevo da molto.
"Piccola mia, oggi sarà una giornata importante. Ho paura..." metto a nudo i miei pensieri davanti all'animale, ma lei mi capisce, ormai mi conosce.
Tra poco ci sarà il tramonto... Kanan, dove sei? Verrai?

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