Kanan Pov
Mi scosto immediatamente quando Mari va via.
Ma che cos'ha?
Non riesco a capire...
"Non è ancora finita torna da me.
Lasciala perdere è solo gelosa" dice sorridendo.
Non riesco a contrabattere che mi prende il mento e torna a baciarmi.
Gli do quello che vuole e poi vado a cercare la mia amica mi ripeto.
Lei non è gelosa, penso sia solo sconvolta.
Non è bello come il bacio di Mari, è violento e non c'è passione da parte mia.
Quando ci stacchiamo lui mi sorride.
"Bene ora devo andare" dico con tono distaccato.
"Baci davvero bene, sono fantastiche le lesbiche" esclama.
Alzo gli occhi al cielo.
Sono proprio fissati questi.
"Non perderó altro fiato con te e sopratutto con voi".
Mi alzo ma Kayn mi prende il braccio e mi blocca.
"A presto Kanan" dice facendomi l'occhiolino.
Mi lascia andare e io corro via sentendo i commenti maliziosi e cattivi di quel gruppo di merda.
Questa serata è stata un disastro, doveva essere un nuovo inizio e invece probabilmente ora Mari non vuole più parlarmi.
Faccio una passeggiata per rinfrescarmi le idee e per pensare cosa dire a quella che forse non vorrà più essere mia amica.
Questa sera ho fatto tutto quello che potevo per proteggerla, l'avevo avvertita che questo gioco era pericoloso.
Ne sarà rimasta sconvolta...
Lei non è come le altre.
È buona, affettuosa, simpatica, si preoccupa sempre per me...
Penso che sia cresciuta sempre in una campana di vetro per questo non è maliziosa ed è timida con le persone.
Voglio starle vicino, voglio... voglio...
No Kanan non ci pensare nemmeno, solo amicizia.
Quando rientro in camera è tutto spento.
Accendo la luce dell'ingresso e provo ad aprire la porta della camera di Mari.
È chiusa a chiave.
E ora che faccio? Avevo pensato a cosa dirle ma è chiaro che non vuole parlarmi.
Spengo la luce e vado in camera mia.
Mi metto il pigiama, imposto la sveglia per domani e mi metto sotto le coperte.
È cominciato malissimo, penso mentre mi addormento.***
Il giorno dopo quando sono pronta per uscire vedo che Mari non è da nessuna parte.
Sarà uscita prima per evitarmi...
Non ha lasciato niente, nemmeno un biglietto, ma dovevo aspettarmelo...
Dopo poco esco e vado a prendermi un caffè nella mia caffetteria preferita del campus prima di andare a lezione.
La gente mi guarda in un modo strano, ero abituata ad essere invisibile per tutti e ora ho gli sguardi puntati su di me.
Ma dimenticheranno è sicuro.
Le lezioni sono un po noiose ma riesco anche con fatica a concentrarmi.
Il pomeriggio vado nella caffetteria dove prima lavoravo e chiedo se posso tornare a lavorarci.
Il capo è entusiasto e accetta dandomi gli orari del part time.
Mi dice anche che se voglio posso cominciare subito perchè gli serve personale.
Devo svuotare la mente così accetto e passo tutto il pomeriggio e la sera in caffetteria a lavorare.
C'è una grande affluenza, mi impegno al massimo e riesco a fare un bel gruzzolo grazie alle mancie che mi danno i clienti.
La caffetteria durante le vacanze è stata rinnovata ed è molto più bella ora.
Ha nuovi menù più difficili da memorizzare ma molto più aggiornati.
Oggi c'è stata la riapertura per questo c'era così tanta gente.
Il Versus, il nome del locale è cambiato e ho paura che con tutta questa gente Mari scopra che sto lavorando quì.
Non dovrei avere così paura, non è la mia ragazza, non devi dirle tutto, lei è comprensiva non farebbe una scenata ma per qualche motivo non voglio dirglielo.
Non voglio risultare una poveraccia.
Perfortuna sembra che la gente stia iniziando a dimenticare la faccenda di ieri e si stia interessando a qualcosa di nuovo.
Quando torno in camera la porta della camera di Mari è chiusa a chiave.
Forse ci stiamo evitando entrambe ma ognuno ha bisogno di dimenticare quello che è successo.
Non è sano, dovremmo parlarne e risolvere insieme, eppure non è ancora tempo.
Voglio darle spazio e il lavoro è il metodo migliore per lasciarle la stanza tutta per lei mentre io svuoto la mente.
Possiamo farcela a risolvere questa situazione, ne sono certa.Mari Pov
È da ieri che non parlo con Kanan... anche oggi, non so cosa dire.
Tutta questa situazione mi ha messo il cuore in subbuglio, oltre che la mente.
Non è che io non voglia parlarle, solo che non so proprio come giustificare il mio comportamento.
Non sono mai stata con tutta quella gente, non ho mai fatto cose del genere... il graffio di ieri sera mi rammenta che sono stata proprio una stupida a fuggire davanti alla scena ma... che potevo fare?! Le mie gambe si sono mosse da sole, era una cosa nuova per me.
Kanan invece è sempre così coraggiosa... quando ho bisogno c'è sempre, mi aiuta come può e mi fa sempre sorridere.
Io non so come fare per chiederle scusa, ho paura di aver perso l'unica amica che avevo... apro la porta della mia camera: Kanan non c'è, ottimo, anche perchè non saprei come fare con lei.
Decido di fare un giretto per il campus, magari mi tirerà su il morale.
Nella mia mente ci sono solo flashback...
"Stasera scopriamo quando vuoi bene alla tua amica"
mi ritornano in mente quelle parole.
Appena realizzo il loro reale significato, non posso fare a meno di sentirmi una perfetta idiota.
Kanan... lei mi ha solo protetto, sarebbe potuto andare tutto a rotoli, avrebbero potuto farmi cose che non oso nemmeno immaginare.
Spero non le sia successo nulla dopo che me ne sono andata.
Mi ritrovo a piangere come una bambina, inginocchiata sull'erba.
Qualcuno mi guarda: ma che cazzo volete, ho appena abbandonato la mia unica amica senza darle spiegazioni!
Io... come al solito non avevo capito quanto lei stesse facendo, è una ragazza d'oro.
Non so perchè alcune persone si ostinino a parlar male di lei... che cavolo, solo perchè non è una troia come voi dovete offenderla?
Kanan è una ragazza splendida, carina, sempre gentile e disponibile, è stata capace di salvarmi anche la vita ed io... la abbandono nei momenti di difficoltà solo perchè il mio cuore e la mia testa litigano tra loro.
Ho bisogno di parlarle.
Mi rialzo, asciugandomi le lacrime, pronta per tornare in camera.
Una volta nella stanza 101, le scrivo un biglietto.
"Kanan, ieri sera ho fatto un casino, se vuoi parlare ti basta aprire camera mia.
~Mari"
Lo appoggio sul tavolino e vado in bagno a sistemarmi.
Ho ancora quell'orrido graffio e gli occhi rossi, ma per il resto direi che sono abbastanza a posto.
Faccio una doccia veloce, poi aspetto Kanan in camera: spero di riuscire a spiegarle tutto quello che ho nel cuore, perchè vaffanculo, mente di merda, quella non la ascolto più.
Almeno, finchè si tratta di amicizia.
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Deep Blue
FanfictionMi chiamo Kanan Matsuura e ho 18 anni. Voglio diventare una biologa marina. Quando ho scoperto di essere stata accettata in uno dei migliori college di Tokyo sono rimasta sorpresa e sono stata felicissima, non credevo che mi avrebbero ammesso! Vivo...