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Mari Pov

Quando torno in dormitorio, decido di fiondarmi direttamente sul letto, sono stanca morta.
Con la mia solita delicatezza, inciampo in un biglietto vicino alla porta... per fortuna che era aperta, altrimenti ci finivo contro.
Leggo il biglietto, dove Kanan mi chiede cosa sia successo oggi, se ho voglia di parlarne.
Mi tolgo i vestiti di oggi e faccio una doccia veloce, poi mi cambio: indosso un vestito azzurro e busso timidamente alla sua porta.
Lei dice che posso entrare e così faccio.
È seduta al computer, non so cosa stia facendo ma so solo che le gambe mi stanno tremando come se fossero fatte di budino.
Mi mordo il labbro per l'agitazione, ma riesco a spiccicare un paio di parole.
"S...scusa per oggi" dico piano, mentre lei si alza e mi sorride venendo nella mia direzione.
"Non fa niente, ma che cosa ti è successo?" chiede, sembra preoccupata.
Non riesco a guardarla in faccia, mi vergogno di me stessa, così tengo gli occhi fissi sul pavimento.
"Nulla... è che... diciamo che mi affeziono troppo alle persone, tutto qui." spiego, arrossendo per la frase appena detta.
Kanan sembra pensierosa, confidandomi che lei ha bisogno di tempo per affezionarsi alle persone, dopotutto ci siamo conosciute solo ieri, vuole capire che tipo sono. Si scusa con me e noto che diventa leggermente rossa in viso.
Mi sento davvero, davvero un'idiota, le do tutta la ragione del mondo, ma c'è un perché al mio comportamento.
"Non ho mai avuto amiche prima d'ora." le dico. "Non ho idea di come trattare le persone..." mi sposto verso la finestra, mettendomi ad osservare le stelle.
Lei si avvicina e mi poggia una mano sulla spalla, sorridendomi dolcemente e facendomi scaldare le guance ancora di più.
"Capisco quello che provi, anche io mi sentivo sola." dice. "Non so nemmeno io come trattare le persone, per questo voglio conoscerti. Sento che potresti diventare una mia grande amica."
La guardo negli occhi, confessandole che anche secondo me potremmo diventare grandi amiche.
Dopo aver chiarito la faccenda, il peso che avevo sul cuore si alleggerisce e le chiedo che cosa stia facendo con il computer.
Kanan mi spiega che sta scaricando le canzoni che le ho fatto ascoltare ieri e io scoppio a ridere, poichè anche le canzoni che mi ha fatto sentire lei sono molto belle, penso abbia degli ottimi gusti musicali.
Lei sembra leggermente imbarazzata, come anche io, quindi decido di cambiare argomento.
"Gelato?" le chiedo.
Lei annuisce
"Che gusto preferisci?"
"Stracciatella." risponde, mentre io controllo il frigo della cucina: fragola, stracciatella e cioccolato.
Prendiamo due coppette, due cucchiaini e la vaschetta con noi.
"Guardiamo una serie tv?" le chiedo.
Il suo sguardo si illumina, mi chiede quale sia la mia preferita.
Dopo esserci scambiate un paio di opinioni, mi confida che le piace molto the 100, che io non ho ancora visto.
Alla fine propone The Big Bang Theory, al quale io rispondo con un "Bazinga!" e lei fa lo stesso, scambiando un cinque.
Schiaccio il tasto play, lasciando che una serata a base di gelato e bazinga parta.

Kanan Pov

Quando si è fatto tardi decidiamo che è ora di andare a dormire.
Ci auguriamo la buonanotte con un sorriso e andiamo a dormire.
È stata una bella serata, ci siamo divertite molto insieme e sono felice, penso che lo sia anche lei perchè continuava sorridere.
Vado a dormire con il pensiero che non solo sono stata fortunata a ricevere una borsa di studio per un college del genere ma anche per aver trovato una persona come Mari.

***

Passano due settimane e mi fa sempre più piacere stare con Mari, inizio a conoscerla meglio e mi sento davvero felice.
Non li ho ancora detto che ho un lavoro, non voglio fare figuracce con lei, sembra di buona famiglia.
Quasi sempre fa lei la spesa al supermercato del campus e voglio dare il mio cointributo...
Quando sono al lavoro gli dico semplicemente che avevo delle cose da fare o che vado a studiare nella biblioteca del campus.
Negli ultimi due settimane di sabato e domenica stavamo insieme la sera uscendo un po o restando semplicemente in camera a guardare la tv o a fare altro.
Sono proprio felice.
È mercoledí e mi sveglio alle 9 e come sempre vado a correre per una mezz'ora.
Quando torno nella nostra camera istintivamente apro la porta senza bussare e trovo Mari tutta bagnata con solo un'asciugamano addosso.
Non so perchè arrossisco, negli ultimi tempi con lei succede e non capisco il perchè.
Anche Mari arrossisce.
"Ka...kanan, ehm, ciao".
Non riesco a smettere di guardarla... ma perchè...
"Ehm... scusa io... sono appena tornata dalla corsa e volevo farmi in doccia... scusami tanto" dico imbarazzatissima.
I suoi occhi incrociano i miei e continua a guardarmi.
"Tra...tranquilla, ehm".
Faccio un passo indietro e poi un'altro.
"Mi sa che vado a fare colazione intanto, fai con calma" dico facendo un'altro passo indietro.
Mi sorride gentilmente.
Il tempo di asciugarmi e arrivo pure io" esclama.
Annuisco e mi giro chiudendo la porta sospirando.
Vado a fare colazione, quando la bionda esce vestita e pronta vado a farmi una doccia veloce con i vestiti che lascio per terra ed esco già vestita e pronta per uscire.
Prendo lo zaino e saluto Mari timidamente come lei del resto.

***

La giornata continua bene, sono un po triste perchè ancora non abbiamo lavorato sul campo e ancora non sono andata a fare surf, ma penso che questo fine settimana ci andrò.
Mi sono informata su gli autobus che portano in spiaggia ed è un viaggioo di venti minuti.
Ne sono contenta.
Le lezioni sono piacevoli e non faccio molta fatica a studiare.
Ogni tanto penso a quello che è successo stamattina con la mia coinquilina, penso che non ci sia niente di male nel vedere un'amica mezza nuda, siamo amiche e entrambe siamo etero quindi perchè mi sono agitata?
Non ha senso e basta me lo devo mettere in testa.

Mari Pov

Durante le lezioni di stamattina sono parecchio agitata, la mia mente ritorna a ciò che è successo in bagno, quello scambio di sguardi che mi ha messo così tanta agitazione.
Dopotutto, è come andare al mare, no?
Il mio cervello continua a riportare alla mente quel momento, le mie guance si scaldano e io sento le gambe molli come budino.
Oh insomma, sono etero, che cavolo!
Farmacologia grazie al cielo finisce, ora dovrei avere la pausa e poi embriologia.
Sistemo i libri nella borsa e saluto i compagni con i quali ho lavorato quest'oggi.
Mentre sto uscendo in giardino, il professore di biologia mi ferma.
Lei è nella mia classe di biologia, giusto?- annuisco.
-Bene, lunedì prossimo andremo a fare una piccola ricerca nell'ambito marino circostante, se desidera avvisare i suoi compagni di corso e tutti i ragazzi che frequentano le ore di biologia del lunedi con me.-
Saluto il professore e quando ripenso alle sue parole le mani mi tremano e per poco non mi cade il cellulare dalle mani.
Andremo... al mare?
Faccio un sospiro enorme, potrei tranquillamente spacciarmi per malata, ma forse non sarebbe giusto nei confronti degli altri e di Kanan.
A proposito di lei, dove sarà?
Decido di farmi gli affari miei per oggi, pensando a dove poter mangiare.
Sotto i portici mi accorgo che lo stesso posto dove sto entrando è quello dove avevo incontrato Kanan tempo fa.
Chissà, magari si mangia bene.
Ordino un succo di frutta e un panino, guardando fuori dalla finestra i ragazzi del campus.
Un gruppetto gioca a calcio, mentre un altro a pallavolo e mi tornano in mente tutte le volte che, passando davanti ad una scuola comunale chiedevo a mio padre se potevo andarci pure io.
"Tu non puoi, Mari, tu sei una ragazza diversa." mi rispondeva sempre papà, lasciandomi con l'amaro in bocca.
Mangio velocemente il panino e bevo il succo alla pesca, beandomi dell'aria condizionata del locale.
È quasi ora di iniziare a preparare le cose per le prossime lezioni, a forza di guardare i ragazzi giocare il tempo è volato.
Controllo di avere tutto nella borsa, lascio i soldi sul tavolo ed esco.
La materia di studio dovrebbe essere interessante, quindi non mi faccio problemi a seguire la lezione senza addormentarmi.

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