Mari Pov
Mi sveglio presto questa mattina, Kanan dorme ancora ed io non posso fare a meno di pensare che mi piacerebbe baciarla.
Non lo faccio, preferisco lasciarla dormire in pace, quindi mi alzo per andare in camera mia.
Devo preparare le mie cose per tornare a casa, anche se il pensiero di stare lontano da lei per tutto quel tempo mi fa stringere il cuore.
Lascio fuori le cose che mi serviranno per oggi e domani, sistemandole in ordine sul tavolo.
Indosso una felpa sui toni del viola e un paio di jeans scuri, con le solite scarpe nere che uso d'inverno.
Mentre mi pettino i capelli, mi arriva un messaggio da parte di Ruby.
"Hey Mari, com'è andata ieri?😏"
Ho seriamente paura di questa ragazza... con quella faccina, poi.
"Ruby-chan, mai farti gli affari tuoi tu, eh?" sorrido, mentre le rispondo.
"No, ma tanto chiederò a mia sorella!" minaccia, aggiungendo un paio di faccine con il diavoletto e una che fa la linguaccia.
"Stalker, torna nel mondo dei sogni prima che ti picchi." replico io.
"Agli ordini." conclude la conversazione Ruby.
Dopo essermi pettinata per bene i capelli, vado in cucina.
Prendo dalla dispensa un bel po' di cose, ed inizio a preparare uno dei miei dolci preferiti: la crostata al cioccolato.
Almeno potrò ringraziare Kanan per il suo dolce di ieri e farle trovare una sorpresa quando si sveglierà.
Metto la torta in forno, cercando di evitare di sporcarmi di Nutella, ma giustamente non posso riuscire a non fare disastri.
Dopo essermi lavata le mani per bene, aspetto che la torta sia pronta.
Ha un aspetto delizioso... speriamo sia anche buona.
Ne prendo una fetta e lascio il resto nel forno, con un bigliettino, che metto sul tavolo:"Buongiorno dormigliona, spero che la torta ti piaccia. Se mi cerchi sono in spiaggia.
~Mari♡"Il bagnasciuga è completamente bianco di neve, ma non oso avvicinarmi all'acqua.
Non vorrei congelarmi e prendere un raffreddore.
Nascondo i capelli nel cappuccio, altrimenti il vento me li farebbe volare in faccia.
Il cielo è stupendo, i colori dell'alba mi entusiasmano ogni volta che li vedo, sono uno spettacolo che solo madre natura può offrire.
Chissà se Kanan si è svegliata, non può perdersi un'alba del genere... mi piacerebbe guardarla con lei, una volta tanto.
Mentre il sole si riflette nel mare penso a mio padre e a Kenji, che rivedrò quando tornerò a casa per le vacanze.
Dovrò inventarmi qualcosa per stare il più lontano possibile da loro, una scusa per correre da Kanan e nascondermi dai miei doveri e dalle responsabilità che ho avuto fin dalla nascita in quanto futura erede dell'azienda di papà.
È in uno di questi momenti che spero che la ragazza dalla coda che fa swish mi abbracci e mi tenga stretta senza lasciarmi andare, in questi momenti in cui l'unica cosa che posso fare senza di lei è mettere le cuffie e chiudere gli occhi, ascoltando la musica.
" _I still hear your voice_
_when you sleep next to me_
_I still feel your touch in my dreams_..."
Inutile dirlo, penso a lei ascoltando questa canzone... non posso farne a meno.
Mi piace, punto e basta.Kanan Pov
Quando mi sveglio Mari non è accanto a me.
Le lezioni sono finite e domani cominciano le vacanze di natale.
Mari mi mancherà molto.
Mi alzo, mi vesto e vado a vedere se la mia coinquilina è a fare colazione.
Non c'è da nessuna parte, però mi ha lasciato la colazione con un biglietto.
È una crostata al cioccolato.
Ne mangio una fetta e sono estasiata dal suo sapore.
È buonissima.
Me ne metto qualche fetta nel bento insieme al pranzo che mi preparo e vado in caffetteria.
Farò il borsone stasera.
Ho deciso di lavorare anche oggi.
Penso che ci sarà più gente oggi che le lezioni sono finite ed ho ragione.
La caffetteria è pienissima e le mie colleghe aspettavano solo me.
Mi rimbocco le maniche e do il meglio di me ricevendo un sacco di mance.
Presto si fa sera e mi cambio distrutta.
Oggi è stata davvero dura ma ne è valsa la pena.
Con i soldi che ho guadagnato potrò fare sistemare parecchie cose a casa.
Sono davvero contenta di fare qualcosa per il nonno.
Torno in camera dove Mari è alle prese con i fornelli e mi saluta con un sorriso enorme.
Le rifilo l'ennesima bugia.
Non so come faccia a credermi ancora.
Le sto dicendo un sacco di cose a proposito di dove vado, ma in fondo non sono fatti suoi.
Passiamo la serata insieme e ci scambiamo qualche bacio guardando uno shojo in tv.
Mentre lei si fa la doccia io preparo il borsone per la partenza e di tanto in tanto guardo il cellulare.
Mi arriva un messaggio da Dia.Da Dia:
Oggi ti ho visto lavorare in una caffetteria Maid che ci facevi?
Non sapevo ci lavorassi.Cazzo, sapevo che prima o poi qualcuno mi avrebbe scoperto...
A Dia:
Una mia amica che lavora la mi ha chiesto se potevo coprirla visto che non è stata bene.È la prima scusa che mi è venuta in mente, speriamo che regga, Dia è fin troppo intelligente.
La risposta non tarda ad arrivare.Da Dia:
Sembravi molto a tuo agio, come se sapevi come fare ogni cosa perfettamente.Impreco.
Devo farle capire che sta sbagliando.
Non voglio che lo scopra perchè lo direbbe a Ruby e sicuramente lei lo direbbe a Mari.
Voglio che Mari lo sappia da me.
Scrivo velocemente una risposta.A Dia:
Dimentichi da dove vengo?
È naturale che abbia dimestichezza in questo tipo di faccende.
Non dirlo a Mari o a Ruby perfavore...Dai abbocca ti prego...
Da Dia:
Va bene Kanan, ma se le nascondi qualcosa dovresti dirglielo.
Tu sei molto importante per lei e penso che sia la stessa cosa per te.Ha assolutamente ragione.
Faccio un respiro profondo e le scrivo l'ultimo messaggio.A Dia:
Lo so, ci tengo molto a lei, non voglio farla soffrire è tutto apposto credimi.Metto il telefono in carica, mi metto il pigiamo e aspetto Mari.
Parliamo un po e naturalmente ci diciamo di nuovo che sentiremo la mancanza l'una dell'altra durante le vacanze invernali.
Non molto tempo dopo ci addormentiamo.
Domani si parte.Mari Pov
Sul treno c'è silenzio, un silenzio di tomba.
Kanan dorme, con la testa poggiata sulla spalla: è davvero carina.
D'istinto le circondo la vita con il braccio, voglio tenerla stretta a me il più possibile.
Siamo solo noi su questa carrozza, ormai sono scesi quasi tutti: Ruby e Dia abitano nel paese prima, quindi siamo rimaste solo io e Kanan.
Tra poco ci sarà la fermata, ma non ho alcuna voglia di rivedere mio padre e Kenji.
Fuori fa freddo, ma qui dentro si sta abbastanza caldi.
Prima mio padre mi ha scritto, dicendomi che mamma sarebbe tornata per le vacanze di Natale, assieme ai nonni dall'Italia: alla fin fine mi mancavano, ne sono felice.
Mi accorgo che la mia fermata è vicina, così sveglio Kanan per dirglielo.
Non parliamo, altrimenti mi metterei a piangere: non posso sopportare di non vederla, non ci riesco.
La tengo stretta a me per un attimo che sembra infinito, poi mi stacco e la guardo negli occhi, lucidi esattamente come i miei.
Non posso fare a meno di baciarla, per poi guardarla mentre arrossisce, è ancora più bella: con i capelli scompigliati perchè si è appena svegliata e il suo sorriso dolcissimo.
"Ti chiamerò." le prometto, scendendo dal treno con la mia valigia.
Lei mi saluta mentre il mezzo parte.
Appena sono sola tiro fuori la foto che tengo nel portafoglio: è un selfie che abbiamo fatto io e Kanan la sera del ballo, prima di quel bacio.
"Ci vediamo presto." dico piano, mettendola di nuovo nella sua posizione: Mio padre non può vedere queste cose e nemmeno Kenji.
Da lontano vedo la macchina di mio padre, così indosso il mio sorriso migliore e lo raggiungo.
Kenji scende dal sedile passeggero e con tutta la sua galanteria, degna dei desideri dei nostri genitori, mi aiuta a mettere la valigia nel bagagliaio.
"Bentornata." mi fa salire sul sedile posteriore e si accomoda in quello accanto.
"Grazie." rispondo, sorridendogli: quanto lo detesto, è sempre così perfettamente galante.
"Tesoro, sono felice che tu sia tornata." dice mio padre.
"Anche io."
Odio dover mentire, ma la verità è ovvia, pura e semplice: voglio stare con Kanan queste vacanze; mi divertirei molto di più.
Mi piacerebbe portarla sull'elicottero di famiglia e farle vedere che nonostante lei sia la regina degli oceani io posso dominare i cieli: ho la patente di volo.
"A che pensi?" mi domanda Kenji.
"Nulla, agli esami finali." invento per giustificarmi.
"Sta tranquilla, basta studiare sodo." mi consola.
Eh beh, così dopo avrò sicuraaaamente una vita sociale.
Quando arriviamo all'hotel mi fiondo in camera con la scusa di un mal di testa improvviso: ho bisogno di sfogarmi, ho bisogno di un abbraccio dell'unica persona che riesce a farmi star bene tra le sue braccia.
La mia prima amica, la prima persona per cui ho provato dei veri sentimenti e l'unica persona che ora mi manca.
Kanan, stai guardando anche tu questo bellissimo tramonto?
STAI LEGGENDO
Deep Blue
FanfictionMi chiamo Kanan Matsuura e ho 18 anni. Voglio diventare una biologa marina. Quando ho scoperto di essere stata accettata in uno dei migliori college di Tokyo sono rimasta sorpresa e sono stata felicissima, non credevo che mi avrebbero ammesso! Vivo...