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Kanan Pov

La settimana che precede gli esami è a dir poco distruttiva.
Ripasso tutto da sola e durante il pomeriggio con Dia e Aiko.
Loro due mi aiutano moltissimo.
Sono davvero grata ad entrambe.
La mattina dell'inizio degli esami apro il regalo di Mari.
Un anello con scritto "To love is to destroy".
Mi aspettavo qualcosa del genere, so quanto sto rischiando ma sto cercando di fare qualcosa di buono, non potevo semplicemente perderla.
Questo mi sprona a dare il massimo e cosí i giorni passano e a fine esami non so come sentirmi.
Se non arrivassi prima ho promesso a me stessa di andarmene.
Voglio mostrare un po di rispetto a me stessa e anche a Mari.
Fra tre giorni avremo i risultati e fra quattro torneremo a casa.
In ogni caso sono giorni di assoluta ansia in cui spesso mi ritrovo a piangere all'improvviso mentre sono con Aiko, Kayn o Dia.
Non dormo per quei tre giorni o almeno non avrei dormito se Kayn non mi avesse dato qualcosa per dormire.
Aiko e Kayn non mi lasciano mai sola e dormo con uno di loro, semplicemente perchè da sola non ce la farei a sopportare tutto questo.
Mi sveglio nel cuore della notte tutta sudata tremando.
Ho una grande paura di non farcela.
Mangio pochissimo e a volte vomito dopo aver mangiato.
Sto veramente male, ma oggi tutto finirà.
In un modo o in un'altro.
Io e Aiko ci dirigiamo verso l'edificio dove seguiamo le lezioni.
Dovrebbero aver appeso i risultati.
Durante il tragitto vedo Kenji, incrocio il suo sguardo ed emette una piccola risata.
Il cuore inizia a battermi fortissimo, senza pensarci corro.
Corro più veloce che posso.
Fino ad arrivare a dove hanno esposto i risultati, c'è un sacco di gente ma io mi faccio spazio senza alcuna pietà mentre sento Aiko e Dia chiamarmi.
Cerco il mio nome sul primo posto.
Emetto un piccolo gemito di terrore quando vedo il nome di qualcun'altro e non il mio.
Il mio è il secondo posto.
98 punti su 100.
Mentre il primo ne ha fatti 99.
Come cazzo è possibile?!
Sento le lacrime scendere e un senso di vuoto assoluto assorbirmi completamente.
Sento Dia e Aiko chiamarmi.
Mi fanno sedere e mi fanno respirare profondamente.
Gli studenti mi prendono per pazza.
Questo non erano semplici esami per me.
Non lo capiscono!
Maledizione!
Piano piano l'attacco di panico finisce e mento alle mie due amiche dicendo che ho corso troppo velocemente e mi sono sentita male per questo.
Non sembro convincerle ma per una mezz'ora parlo normalmente con loro e cosí riesco a tornare in camera.
Era già tutto pronto.
Prendo tutto e restituisco le chiavi in segreteria dicendo che dovevo tornare a casa appena avrei saputo i risultati.
Non ce l'ho fatta, non ho fatto abbastanza...
Eppure ero motivata al massimo, com'è potuto accadere?
In treno piango praticamente tutto il tempo e cosí succede quando arrivo a casa.
Mio nonno cerca subito di capire che cos'ho e perchè sto piangendo ma dopo vari tentativi capisce che è inutile.
Lascio tutto in camera e vado in spiaggia.
Guardo l'anello che mi ha regalato Lei e mi sento tremendamente in colpa, a modo mio ci ho provato.
Ho provato a renderla libera.
Mi siedo sulla sabbia, il sole è tramontato e io ho fallito.
Perdonami Mari.

Mari Pov

Non è possibile.
"Ti posso assicurare che stava piangendo, credo abbia avuto un attacco di panico" conferma Dia; dopo che Aiko mi ha detto che Kanan se n'è andata praticamente subito.
Guardo la classifica.
"Ma è tra i primi..." sussurro.
Aiko scuote la testa. "In realtà non abbiamo proprio ben capito nemmeno noi, ma forse era solo stanca per la corsa, così ci ha detto."
Ne so qualcosa sugli attacchi di panico, il mare mi fa questo effetto.
Povera, anche se la loro spiegazione non mi convince... oh insomma, devo smettere di pensare a lei.
"A proposito, alla fine si è messa il tuo anello, Mari. È stupendo." mi dice Dia.
"Ne sono felice."
Mi arriva un messaggio da mio padre: devo tornare a casa con Kenji.
Lui non dice una parola, io tremo: non so perchè, ma ho quasi paura di tornare a casa.
Appena arrivo, prendo le mie cose e vado di sopra, salutando velocemente i genitori di Kenji e mia madre.
"Tesoro aspetta." mia mamma mi segue per le scale, fino in camera.
"Mari, devo parlarti."
Annuisco e lei si siede sul mio letto, accanto a me.
"Piccola, ti vedo stanchissima, e soprattutto Kenji mi ha detto che prendi degli antidepressivi." mi confessa. "Mari, cosa ti succede?"
Sospiro.
Kenji potrebbe chiudere quella cazzo di bocca ogni tanto.
"Mi manca una persona..." le prendo la mano. "una persona che amo. O meglio, continuo ad amare nonostante tutto."
Mamma mi sorride.
"Lo sapevo che avevi qualcosa che non andava." mi accarezza i capelli.
"Posso sapere chi è la persona che ha preso il cuore della mia bambina?" l'abbraccio. "Promettimi che non lo dirai a papà."
Lei lo giura.
Le parlo di Kanan, le racconto di come ci siamo conosciute e anche del litigio. Ho le lacrime agli occhi.
"Vieni qui." mi stringe più forte, mentre mi lascio andare al pianto, come farebbe un bambino.
Mi tiene per un po' tra le sue braccia, poi mi asciuga le lacrime e mi lascia un bacio sulla fronte.
"Dormi un po', Mari." sussurra.
Mi infilo sotto le coperte, mentre lei tira le tende.
"Una ragazza che ti ruba il cuore eh? Beh, direi che è stata brava, contando che non ti è mai piaciuto nessuno da quando eri all'asilo."
Scoppio a ridere, e riesco a rilassarmi davvero dopo tanto tempo.
Mia madre chiude la porta, ed io rimango sola nella penombra della stanza.
Mi addormento, felice che mia madre non abbia criticato la mia scelta.
Se solo questa sua osservazione potesse cambiare le cose...

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