XXIII

53 9 1
                                    

Kanan Pov

Passano le settimane e si torna alla solita routine del college.
Perfortuna in queste settimane siamo state tranquille e io e Mari non abbiamo più litigato.
Riusciamo a stare poco insieme perchè abbiamo molto da studiare e in più io ho il lavoro in caffetteria tre volte alla settimana.
Perfortuna riusciamo a prenderci dei momenti per stare insieme.
È già ottobre e ormai l'estate sembra passata.
Guardando il meteo questa domenica vedo che ci sarà bel tempo e penso che potrei andare a fare surf con la muta.
Anche se ci sarà il sole non è il caso di andare con il bikini.
Ora sono in caffetteria e finalmente sembra che ci sia un po di pace.
Strano, il sabato dovrebbe esserci più gente, ma a quanto pare oggi non è così.
Prendo il cellulare e scrivo un messaggio a Mari per domani.

A Mari 💫

Ciao, scusa se ti disturbo.
Ma domani pensavo di fare una pausa dallo studio e andare in spiaggia a fare surf.
Ti piacerebbe venire con me?
Non devi farti il bagno perforza.
A stasera.

Mando il messaggio e rimetto il telefono nella tasca.
Alcune clienti sono entrare e vado a prendere l'ordine.
Sto ricevendo molte occhiate languide da quando questo è diventato più un maid cafè che una caffetteria normale.
Mi piace questo abito ma non mi piace essere guardata in quel modo dalla gente...
Consegno gli ordini e vedo che altra gente è arrivata.
Vado a prendere i loro ordini e tra i ragazzi c'è anche Kayn.
Non l'ho più visto da quella sera...
"Buongiorno, cosa posso portarvi?" Chiedo sorridendo gentilmente.
Mi dicono cosa vogliono e così torno al bancone per preparare gli ordini.
So che Kayn mi ha seguito e ora è seduto al bancone.
"Non è scortese non salutare Matsuura?" Chiede stuzzicandomi.
Faccio un respiro profondo ed esibisco un sorriso smagliante.
"Scusami ma sto lavorando".
Torno a fare gli ordini.
"La tua amica sa che lavori in un maid cafè? Non è gelosa?" Mi chiede con lo stesso tono di prima.
Mi mordo il labbro e chiudo gli occhi per un secondo.
E ora che cosa faccio?
Mi giro e gli sorrido.
"Certo che lo sa, non mentirei mai alla mia amica".
Mi faccio schifo da sola per la bugia che ho appena detto...
"Bene, è stato un piacere rivederti.
Stai benissimo vestita così, un giorno mi piacerebbe uscire con te" dice sorridendo.
È un normale sorriso.
"No, grazie.
Sappiamo benissimo che non sono il tuo tipo" dico con tono più freddo.
"Se mi conoscessi meglio scopriresti che non sono spazzatura come quelli del grupetto di quella sera.
Scopriresti che sono una brava persona".
Scuoto la testa.
"Non ho interesse a conoscerti mi dispiace" dico porgendoli il suo ordine.
Lui mi ringrazia.
"Sai nonostante siate amiche vi nascondete molti segreti a vicenda.
La tua amica per esempio ti nasconde un segreto molto grosso e lo nasconde a tutto il campus.
Ti credevo più intelligente Kanan.
Se l'ho scoperto io, come fai a non saperlo, tu che sei la sua migliore amica?" Dice serio indicando il ciondolo che porto al collo.
Di che diavolo sta parlando?
"Di che parli? Dimmelo" dico ringhiando.
Lui sorride.
"Te lo diró solo se uscirai con me".
Scuoto la testa.
"Stai mentendo solo per farmi uscire con te".
Il ragazzo dai capelli neri scuote la testa.
"I corsi di informatica quì sono molto buoni te lo assicuro e io ho un talento naturale per l'informatica.
La mia offerta rimarrà valida.
Se vorrai accettarla mi troverai nell'edificio in cui si tengono i corsi di informatica.
Non sopporto le bugie, chiedi alla tua amica se non ti ha detto una cosa importante.
Anche tu dovresti dirli che lavori quì.
Sai io non mi vergognerei a lavorare per mantenermi gli studi con le mie forze.
Tieni il resto.
È stato un piacere rivederti" dice finendo il caffè e lasciando i soldi sul bancone.
Lo guardo andare via salutando gli amici al tavolo e finalmente torno a respirare.
Voglio ragionare su quello che mi ha detto, ma ora non è il momento.
Devo lavorare.

***

La sera torno in camera esausta.
A metà pomeriggio il locale si è iniziato a riempire e non ho avuto un minuto libero.
Saluto la mia coinquilina che sta ancora studiando e vado a farmi una doccia.
Sono messa bene con lo studio.
I pomeriggi che non lavoro studio in biblioteca o in camera con Mari così stiamo insieme e ci portiamo avanti con lo studio.
Mentre sto sotto il getto dell'acqua penso alle parole di Kayn.
Cos'è che Mari non mi ha detto di così importante?
Su una cosa ha ragione.
Dovrei dire la verità alla mia amica.
Ma qualcosa me lo impedisce.
Credo sia proprio quello che mi sta nascondendo che mi impedisce di dirgli la verità.
Domani proveró ad indagare.
Esco dalla doccia e mi vesto.
Mi lego i capelli in uno chignon ed esco dal bagno.
Mangio insieme a Mari e mi dice che domani verrà con piacere in spiaggia con me.
Ne sono molto felice, mi ci vuole proprio una pausa.
Decidiamo di andare la mattina e così impostiamo le sveglie.
Guardiamo la tv e poi andiamo a dormire.
Ripenso a cosa mi ha detto Kayn prima di addormentarmi.
Avrà detto la verità?

Mari Pov

Stamattina la spiaggia non è molto piena... beh, meglio, non mi piace quando c'è molta gente.
Stendiamo i teli abbastanza vicino alla riva, mi sa tanto che prenderò il sole mentre guardo Kanan fare surf.
Le onde sono davvero alte, ma non ho paura: questa volta non entrerò in acqua.
La mia amica è davvero brava, potrebbe partecipare a qualche gara di quelle che organizzano d'estate.
Mi spalmo la crema, ignorando le occhiate che i ragazzi mi lanciano quando mi tolgo il costume.
Oh, ma che cavolo avete da guardare?!
Mi stendo sul telo, chiudendo gli occhi.
Si sta davvero bene con la brezza marina che mi sfiora la pelle.
Dopo un po', sento dei ragazzi chiamare aiuto in mare e mi spavento: per fortuna, non si tratta della mia amica.
Con un sospiro di sollievo, torno a sdraiarmi sull'asciugamano.
Metto le cuffie, lasciando la musica in riproduzione casuale.
Quando Kanan esce dall'acqua, si cambia e poi andiamo a mangiare qualcosa al bar della spiaggia.
Sembra davvero felice di aver fatto surf, deve essere una cosa che la rilassa come l'equitazione per me.
Mentre bevo il mio succo di frutta, lei mi parla delle basi del suo sport.
Mi sembra parecchio difficile, contanto il fatto che il mio equilibrio è pari allo 0,00001%.
"Non hai paura di cadere con quelle onde?" le domando, riferendomi all'incidente che un ragazzo ha avuto poco fa facendo surf.
Scuote la testa.
"No, sono sicura di me stessa e dei miei movimenti".
"Il mare è pericoloso, mi piacerebbe essere sicura come te" dico sorridendo, poi finisco il succo.
"Lo faccio da quando sono piccola.
Il mare è parte di me.
Se ho paura cadrò". rispondo.
"Sei davvero coraggiosa" dico con ammirazione. "Non hai paura di niente" aggiungo.
"Ti sbagli.
Ho paura di molte cose"
"Tipo? Cioè, se non vuoi dirmelo fa nulla..." chiedo, notando il suo sguardo farsi più serio.
"Capire i sentimenti che provo per te" dice tutto ad un tratto.
Si morde il labbro inferiore e guarda il mare.
"Credo che tu non sia la sola a dover capire certi sentimenti..." sussurro, lasciando che il resto dei miei pensieri stia zitto nella mia testolina
Torna a guardarmi negli occhi.
"Senti... c'è qualcosa che non mi hai detto?
Qualcosa di importante?" Mi chiede con tono deciso.
Sento il cuore battere fortissimo.
"Io... potrei farti la stessa domanda!" ribatto, arrossendo
"Non rispondermi con una domanda..." dice.
"Non chiedermi certe cose, ti prego. Io... mi devi scusare" non riesco più a dire nulla, riesco solo ad osservare l'orizzonte.
Kanan, se sapessi la verità non mi parleresti più.
"Me lo dirai prima o poi?" chiede. "Sai che puoi dirmi tutto non è vero?"
Mi mordo il labbro.
"S-si..."
Lei fa segno di sì con la testa.
"Facciamo una cosa io ti dico il mio segreto se tu mi dici il tuo". propone.
"Perdonami... non adesso, okay?"
Mi sento in colpa, mi viene quasi da piangere
"Va bene".
Sospiro sollevata, anche se ora non ho più fame.
Ho paura, paura che possa venire a saperlo da qualcun'altro... le voci girano, come al solito, su tutto e tutti.
Lascio il panino sul tavolo, salutando Kanan.
"Vado a riposarmi, a più tardi e buon surf" le auguro, andando a sdraiarmi sul lettino.
Mi addormento quasi subito, ma come al solito gli incubi mi tormentano.
_Sogno il mio incidente da piccola, poi la scena cambia._
_Sogno Kanan, sta baciando un ragazzo._
_Mentre si scambiano questo fatidico bacio, lui la prende e comincia a maltrattarla, spingendola via._
_A lui si aggiungono anche altri tizi, che aggrediscono anche me._
_Mi arriva un calcio nello stomaco, sono a terra che sputo sangue, mi sento svenire._
_Vedo Kanan ormai senza vita accanto a me._
Poi mi sveglio, è tutto finito.
Kanan è accanto a me, forse non aveva voglia di fare surf.
Tremo, è stato orribile.
Faccio un bel respiro, calmandomi: l'ho solo sognato, non accadrà mai.
"Hey va tutto bene era solo un sogno" dice abbracciandomi.
"Lo so... per fortuna, ma nemmeno nella realtà sarei riuscita a proteggerti"
Lei mi guarda stranita.
"Di che parli?".
Le racconto in breve il sogno.
"Spero che non succeda mai..."
Scuote la testa.
"Ho fatto arti marziali.
So difendermi tranquilla" mi dice sicura.
Sono più serena.
"Meglio così"
ritorno a dormire, ma questa volta so che andrà tutto bene, ho Kanan accanto a me.

Deep BlueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora