Mi devo trasferire.62

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POV JUSTIN

Esco di casa sbattendo la porta, ancora deluso e amareggiato con me stesso. Stronzo, ecco cosa sono, solo un fottuto stronzo per aver fatto una cazzata così grande e per averla persa, ma soprattutto per non aver mai capito che la mia fidanzata sta male e rischia tanto. 

Sono indirizzato a casa dei genitori di Madison, li ho appena chiamati e li ho avvisati che sarei andato da solo per parlargli. Mentre guido i ricordi di ieri mi tornano in mente e delle gocce salate percorrono il mio viso, li scaccio velocemente e dopo aver tirato su con il naso parcheggio fuori casa Beer, e dopo un lungo sospiro suono il campanello. Ad aprirmi è il piccolo Ethan <<ciao campione>> lo saluto prendendolo i braccio <<Justin>> urla di gioia abbracciandomi <<Ehi Juss entra>> <<ciao Adrienne, permesso>> dico educatamente per poi entrare a casa <<vieni sei sempre il benvenuto>> mi sorride la mamma della ragazza che amo.. <<Ma Mad?>> mi chiede il fratellino con fare triste <<Madison era molto stanca e ho preferito lasciarla dormire>> dico per poi scompigliarli i capelli <<vai in camera tua Eth, io e Justin dobbiamo parlare>> si intromettete seria la mamma.

All'appello si aggiunge anche il padre che era appena rientrato dal lavoro <<Ciao Bernard>> <<ehilà ragazzino>> ricambiò il saluto per poi stringermi la mano. <<Emh vorrei parlare con voi di una questione delicata>> iniziai schiarendomi la voce, e loro mi fecero cenno di continuare <<partiamo dal presupposto che Madison non sa che sono venuto da voi, e penso che quando lo saprà si arrabbierà molto>> mi bloccai per sorridere, ma subito dopo tornai serio <<ieri sera ha avuto un attacco di panico, e la stessa cosa stava per succedere oggi.. inoltre per la prima volta ha rimesso la colazione. Cosa sta succedendo? Cioè lei ci ha accennato qualcosa ma io ho bisogno di sapere tutto, magari so anche come comportarmi >> Adrianne aveva le lacrime agli occhi e a quel punto il marito gli diede la mano per rafforzarla e incitarla a raccontare. **

Ero sconvolto, la situazione è più grave di quanto pensassi <<quindi mi stai dicendo che non segue più la cura da 7 mesi?>><<si, ormai il suo corpo non c'e la fa più, è inutile io e suo padre facciamo di tutto ma lei non ne vuole sapere nulla. Fa quella forte solo perchè non vuole vederci soffrire, ma io conosco mia figlia e so quanto male sta..>><<Oh mio Dio>> esclamo portandomi entrambe le mani sul viso quasi sull'orlo dal piangere, quando sua madre si avvicinò a me e mi abbracciò forte per confortarmi, quando in realtà ne ha più bisogno lei.. tale madre, tale figlia. Anche Mad è così, da sempre conforto e aiuti agli altri quando è la prima a cadere a pezzi. <<Che ne dici di chiamare il dottor Stive? Magari ci consiglia lui, spiegagli la situazione e vedi che ti dice>> si intromise il padre <<lo chiamo subito>> rispose Adrianne per poi prendere il telefono e comporre il numero.

<<Mad??>> chiedo ai ragazzi appena rientro a casa, sento gli occhi che bruciano.. a casa dei genitori di Madison non sono riuscito a trattenermi e sono scoppiato a piangere, è la prima volta che piango difronte a qualcuno. <<E' in camera tua, sta riposando>> risponde Jen <<ragazzi vi devo parlare venite qui per favore>> a quelle mie parole, capendo la situazione in un batter d'occhio tutti vennero nel salone per ascoltare quello che avevo da dire. <<Sono andato a parlare con i genitori di Madison e mi sono fatto spiegare tutta la situazione.. l-lei non segue più le cure da 7 mesi, sta rischiando di grosso>><<7 mesi?>> urla mio fratello disperato <<esatto 7 mesi. Abbiamo chiamato il medico curante e le ha prescritto una nuova cura più forte che purtroppo la indebolirà quindi noi tutti dobbiamo stargli accanto. Dobbiamo tutti farla mangiare, anche piccole cose. Lei rischia d-di m-morire se non fa questa cura, il medico l'ha detto esplicitamente>> merda, sentivo gli occhi pizzicarmi di nuovo, ma cercai di trattenere le lacrime il più possibile, mentre la maggior parte dei ragazzi era con le lacrime agli occhi <<i genitori volevano farla tornare a casa ma gli ho promesso anche a nome vostro che riusciremo a farla guarire, voi ci siete?>><<ovvio che ci siamo, dobbiamo assolutamente farcela>> rispose Allie piangendo, ricevendo un abbraccio di conforto da parte del suo fidanzato <<so che a me non mi vorrà vedere, ma devo assolutamente stargli vicino.. ha bisogno di me ora più che mai, e se sarò duro è solo per il suo bene>><<ha ragione Justin! L'unione fa la forza>> disse Rayan, e tutti convinti più che mai annuimmo finchè una voce dolce e angelica interruppe la nostra piccola riunione segreta <<Che è, state facendo una riunione di famiglia senza di me?>> disse la mia dolce principessa sorridendo, ma poi tornò seria <<perchè state piangendo? è successo qualcosa?>> chiese preoccupata <<emh no, emh Justin stava cadendo e stavamo ridendo>> disse d'un fiato Allie, ma grazie eh <<ah>> rispose non guardandomi nemmeno. Mi stava facendo male, e come.. la sua indifferenza mi distruggeva!

Si mise sul divano accanto a mio fratello e si abbracciarono, si volevano un bene dell'anima.. sembrano fratello e sorella. Feci un colpo di tosse per attirare la sua attenzione e poi iniziai a parlare <<Mad da stasera inizierai una cura, una pillola al giorno per 20 gg, e un'altra nel momento in cui sentirai di avere un attacco di panico>><<ahaha stai scherzando vero? io non farò nessuna cura>> Dio, questa ragazza mi sta facendo impazzire <<tu la farai eccome altrimenti i tuoi genitori prenderanno seri provvedimenti>><<CHE COSA?Tu sei andato a parlare con i miei genitori? SEI UNO STRONZO>> urlò, ma subito dopo si portò una mano al cuore cercando di calmarsi <<l'ho fatto per il tuo bene, smettila di fare la bambina>> dissi mentre tutti i ragazzi guardavano la scena dispiaciuti <<ahah per il mio bene>> rise sarcasticamente <<quando l'altra sera mi hai lasciato per poi andare con chissà quale prostituta, la era pure per il mio bene? Oh magari quando mi hai chiamato troia continuamente?>> iniziò a dire continuando a ridere <<porca puttana smettila, non sono andato con nessuna non ti tradirei mai>> urlai incazzato <<ed ero ubriaco non mi ricordo un cazzo, di certo non lo penso realmente>>urlo ancora di più ricevendo una pacca sulla spalla da parte di Clear come se volesse dirmi di stare calmo, ma con lei è impossibile mi fa salire il sangue al cervello. Finalmente si zittì per un poco, ma poi tornò a parlare, stavolta tranquillamente <<di cosa mi dovevi parlare ieri ?>> mi chiese, automaticamente guardai mio fratello e lui mi sorrise come segno di approvazione <<mi devo trasferire, solo per due mesi. Mio padre e la mia famiglia hanno bisogno di me in azienda e non mi va di deluderli... d-dovrei partire tra una settimana>> nemmeno il tempo di finire di parlare che Mad corse al piano di sopra piangendo *Merda merda merda* pensai. 

Be Alright   |Justin Bieber|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora