Amnesia.67

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Ed eccola lì, l'amore della mia vita.. Ha un macchinario accanto, la mascherina dell'ossigeno e la flebo di cui parlava il dottore. In viso è pallida ed io vedendola in queste condizioni non riesco nemmeno a fare un passo. Le lacrime iniziano a scendere nuovamente, ma in questo caso devo essere forte.. lei ha bisogno di me! Tiro su col naso e mi avvicino a lei per poi poggiare delicatamente la mia mano sulla sua, è freddissima. 

<<Amore mio, so che mi sta sentendo. Quando ero in video chiamata con i ragazzi ho sentito che c'era qualcosa che non andava e nel momento in cui ho capito che riguardava te, sono salito in macchina e sono subito arrivato. Sono uno stronzo, un coglione, un egoista, un bambino.. ma in tutto questo non ho smesso mai di amarti. Ti amo come il primo giorno, anzi di più. Ho bisogno di te, più di qualsiasi altra cosa al mondo, Madison io vivo di te. Vivo dei tuoi sorrisi che mi riempiono ogni giornata, vivo per i tuoi occhi che amo da morire, vivo per i nostri momenti, vivo delle nostre risate insieme.. tu sei la mia forza. So che non mi perdonerai mai, ma io sono qui per te, solo per te. Quella sera che abbiamo litigato per telefono non dicevo sul serio, non farei del sesso con nessuno perchè ho te. Amo fare l'amore con te perchè tu sei s-speciale, sei entrata nel mio cuore e ti assicuro che non ne uscirai più. Io ti sposerò ricordatelo. TI AMO MIA PRINCIPESSA>> dissi piangendo a dirotto accarezzandogli i capelli, proprio come lei adora. Poco dopo sentì una leggera pressione sulla mano, <<si è mossa>> sussurrai incredulo <<amoree, amore mi senti?>> ma nessuna risposta nonostante continuava a muore la piccola manina che era ormai intrecciata alla mia. Corsi subito fuori per chiamare i medici <<dottore, dottore si è mossa >> urlai in quel corridoio, immediatamente al suono della mia voce tutti i miei amici insieme alla famiglia di Madison si alzarono venendomi in contro mentre tre medici corsero subito nella stanza di Madison chiudendo la porta alle loro spalle.

<<Che cosa è successo?>> mi chiese piangendo Allie <<I-io le stavo parlando, ed avevo i-intrecciato l-la mia mano alla s-sua, alla fine del discorso h-ho s-sentito la mano sua s-stringere la mia un paio d-di volte. Ne sono sicuro>> risposi incapace di parlare, stavo balbettando <<oddio>> disse Clear abbracciandomi, io ero ancora incredulo alla situazione, ma subito dopo ricambiai l'abbraccio.

Sono passati 10 minuti da quando i medici entrarono nella stanza, ed ancora nessuna novità. Perchè cazzo non escono? pensavo tra me e me. L'ansia mi stava assalendo. Fortunatamente dopo poco uscirono i medici, spero abbiano buone notizie. <<Chi  è il ragazzino che è entrato senza permesso??>><<Io, ma poco mi importa. Come sta la mia ragazza?>> chiesi subito fottendomene dei rimproveri del cazzo <<calmo calmo, la tua presenza ha fatto benissimo alla ragazza.. si è svegliata>> .. Dio, iniziai a piangere di nuovo mentre mio fratello mi abbracciava contentissimo insieme al resto dei ragazzi <<non so cosa tu gli abbia detto, ma ha davvero funzionato, anche se aveva un po i battiti alti>> scherzò <<possiamo entrare?>> chiese il padre di Madison <<si, andate a vederla dopodichè raggiungetemi nel mio ufficio così vi informerò sulle condizioni di vostra figlia>> disse rivolgendosi alla famiglia Beer. 

POV MADISON

Mi sento come se mi fosse passato un camion di sopra.. ho un dolore di testa allucinante e mi ritrovo completamente senza forze. Ho sentito tutto il discorso di Justin e diciamo che è stato lui a darmi forza per riaprire gli occhi. Non pensavo sarebbe arrivato fin qui per me, mi era mancato davvero tanto anche se diciamo che la causa di tutto questo è lui. Per un attimo mi è venuto in mente quello che è successo, quello che ho passato e il suo sguardo dietro quello schermo che vorrei non essermi mai svegliata. 

Sono appena usciti dalla stanza i miei genitori e mi sento davvero così in colpa...vederli soffrire così tanto per me, non se lo meritano. Sono una figlia pessima! Sento bussare alla porta e rispondo con un leggero <<avanti>>, si presentano ai miei occhi tutti i miei amici con gli occhi rossi ma con un sorriso stampato sul viso, felice di vedermi. <<Oddio Madison>> urlarono in coro <<e voi chi siete?>> chiesi dubbiosa <<che cazzo stai dicendo?>> rispose preoccupato Justin <<io non vi ho mai visti prima>> , silenzio totale in quella stanza ma poi non riuscì a trattenermi e scoppiai a ridere <<ammettetelo che vi sono mancata eh>> <<sei una tale stronza>> dissero facendo un sospiro di sollievo. <<Dio mi hai fatto spaventare >> corse ad abbracciarmi Luke per poi darmi un tenero bacio sulla fronte, diedi una leggera occhiata a Justin.. era in disparte con la mascella serrata che ci guardava fissi. <<Eh invece eccomi qui>> risposi a scoppio ritardato rivolgendogli un finto sorriso.. Clear finse un colpo di tosse per attirare l'attenzione e poi disse <<magari è meglio se noi torniamo dopo>> rivolgendosi agli altri in modo da lasciare me e Justin soli <<non c'è bisogno>> mi affrettai a dire, non mi andava di rimanere sola con lui, non mi sembrava proprio il caso. In tutto questo lui non proferì parola, infatti diciamo che la mia risposta spiazzò tutti.. ma in fondo che si aspettavano? Per quanto mi riguarda può anche ripartire subito.

<<Emh, quindi come ti senti?>> disse imbarazzato Rayan dopo pochi minuti di silenzio data la mia risposta <<come se mi avesse investita un camion>> risposi sinceramente <<devi riprenderti presto, io e te abbiamo una questione in sospeso>><<ahah Ray non vedo l'ora>> <<Cosa?>> chiese Justin curioso <<non ti interessa>> dissi fermamente, a quella mia affermazione uscì completamente da quella maledetta stanza di ospedale.

<<Ragazzi adesso basta, la paziente deve riposare. Siete troppi!>> rimprovera il medico i miei amici <<si ci scusi, stavamo per andarcene. Ma lei sta bene?>> chiede gentilmente Jaxon <<la signorina sta bene, deve solo mangiare di più e continuare la cura>> disse però guardando me con fare di rimprovero. Dopo avermi salutato vanno via promettendomi di ritornare a farmi visita domani, ormai era quasi notte fonda e non gli era permesso rimanere con me. Dopo l'ennesima visita dei dottori cado in un sonno profondo. 

A svegliarmi è la luce del sole proveniente dalla finestra, il cinguettio degli uccelli, ed un leggero peso sul braccio <<Justin??>>. Mi ritrovai un Justin addormentato con una mano intrecciata alla mia e la testa sul mio braccio, seduto su una scomoda sedia. Lo mossi leggermente <<ehi, sveglia>><<ehi, buongiorno>> disse subito, tolsi la mia mano dalla sua e finalmente lo guardai negli occhi. <<Che ci fai qui?>><<ho litigato con i medici affinchè non mi diedero il permesso di rimanere>><<perchè?>><<volevo starti vicino>><<Starmi vicino? Come fai a starmi vicino se la causa per cui sono in questo fottuto ospedale sei tu?>> alzai un po la voce <<i-io, m-mi d-dispiace>> <<troppo tardi, per quanto mi riguarda puoi tornare dalla mia fidanzata>> <<fidanzata? spero tu stia scherzando porca puttana>> <<Justin non mi va di litigare, siamo in ospedale>> <<Io non sono fidanzato con nessuna, era uno scherzo per vedere se ci tenessi a me siccome non ti sei fatta più viva>><<ahah uno scherzo! scherzo di pessimo gusto. In ogni caso, troppo tardi. Ti sei ugualmente comportato da stronzo.>>risi sarcasticamente <<ti sei innamorata di lui, vero? Sai, ho visto ieri sera>><<non iniziare Justin! Anzi aiutami ad alzarmi devo andare in bagno dopo, dopo puoi pure scomparire DI NUOVO dalla mia vita>> a queste mie parole ingoiò pesantemente e non rispose, mi preso per una mano e mi aiutò ad alzarmi. Mi girava la testa e sentivo le gambe mollicce, stavo per cadere quando due forti braccia me lo impedirono. Mi prese in braccio per portarmi direttamente in bagno <<girati>> gli dissi, mi stava scoppiando la pipì e lui stava lì impalato a braccia conserte ad aspettarmi <<ahahah stai scherzando? Abbiamo fatto l'amore così tante volte che la riconoscere anche ad occhi chiusi>><<idiota. Girati ho detto, non voglia che tu mi veda>><<ok ok>> rispose portando le mani in alto in segno di arresa per poi sorridere. 

Dopo avermi riportato in quello scomodo letto, in quella stanza regnava il silenzio. <<Potevi evitare di venire, non vorrei averti creato problemi al lavoro>> <<tranquilla la mia famiglia sa tutto>><< va bene, ma ora non mi sembra il caso che tu rimanga, so quanto importante è quel posto per te>><<non importa Mad>> e li finì il discorso. 

Poco dopo si avvicinò a me per poi risedersi su quella sedia <<Ti amo>> disse per poi darmi un leggero bacio sulla mano che spostai subito <<strano modo di dimostrarlo. Basta Justin, non mi va più di soffrire>> <<Io non posso lasciarti andare, la mia vita senza di te non avrebbe senso..>><<l'hai già fatto Justin, mi hai già lasciato andare.. e stavo per sempre>> dissi le ultime parole con un groppo alla gola. Stava per ribattere ma bussarono alla porta <<Buongiorno amore, ciao Justin>> la mia mammina insieme ad Ethan e mio papà entrarono in camera <<<<ma che ci fai ancora qui? non dirmi che..>><<si ho convinto un medico per farmi rimare qui, giusto per non lasciarla sola in caso avesse bisogno>> interruppe mio padre <<Ti ringrazio ragazzino, abbiamo portato la colazione, favorisci?>><<No la ringrazio, stavo giusto per andarmene>> rispose lui con un filo di voce e lo sguardo perso nel vuoto <<Buona giornata>> salutò educatamente per poi guardandomi intensamente negli occhi. 

Era un addio?

Be Alright   |Justin Bieber|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora