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Mi risvegliai, non ero più nel bosco, dov'ero?
Non ci vedevo, avevo la vista appannata.
Mi alzai lentamente e mi stofinai gli occhi più volte, finalmente ci vedevo.
Ero in una grotta, e vicino a me c'erano dei cerbiatti, una famiglia di cerbiatti.
Come c'ero arrivata lì.
Mi si avvicinó un cerbiatto, e si mise vicino a me.
Era come se vi volesse dire qualcosa ma non capivo cosa.
che mi ci avessero portato loro in quella grotta?
Mi alzai, e cominciai a camminare verso l'uscita, pensavo che mi avessero bloccata, ma invece no.
Prima di andare mi girai verso di loro
-grazie- dissi facendo una specie di inchino, cercando di non cadere.
Fecero cenno con la testa, come per rispondermi, non capivo come facessero a comunicare con me, ma lo facevano, in qualche modo.
Accesi il telefono, erano le 7:40, stava per iniziare la scuola, dovevo muovermi, cominciai a correre finchè non arrivai a casa mia, entrai e... i miei amici, erano tutti lì.
Alis corse ad abbracciarmi.
-o mio dio, stai bene- disse in lacrime
si avvicinarono tutti a noi.
-ma sei impazzita! Dov'eri andata- disse Mattew, non era arrabbiato era semplicemente molto preoccupato.
-nel bosco- dissi
-non volevo stare quì, non dopo quello che è successo ieri sera-
Avevano tutti delle facce interrogative, solo in quel momento mi ricordai che loro non sapevano nulla. Cercai di rimediare perchè non volevo dirgli quello che era successo, non ce la facevo.
-niente di che, non riuscivo a curare le piante e... mi sono abbattuta-
-ora peró vieni che ti trucco- disse Alis portandomi in bagno
-DIMMI IMMEDIATAMENTE COSA È SUCCESSO-
-te l ho detto, niente di che- dissi sperando che ci credesse
-non è vero!- ribattè
le raccontai tutto, le raccontai di com'era la mia vita un paio di anni fa e di quanto sono stata male quando me l'ha fatto ricordare.
Avevo le lacrime agli occhi, mentre raccontavo, facevo finta di cercare dei vestiti nell' armadio così che non la dovessi guardare in faccia, così che lei non mi vedesse piangere.
Una volta finito, lei mi abbracció e scoppiai in lacrime. Siamo state 5 minuti sedute sul letto a guardare il vuoto. Poi ci siamo decise ad uscire di casa e ci siamo dirette verso scuola.
Non disse detto una parola per tutto il viaggio, non era da lei.
Arrivate a scuola andammo dai nostri amici, ma poi mi accorsi che lei non stava venendo con me stava andando da un altra parte. Non capivo dove ma poi vidi Luke.
Lei cominció a parlargli.
Ad un certo punto Mattew mi disse.
-Stanno parlando di te-
-vuoi sentire cosa stanno dicendo?-mi chiese
-mi piacerebbe, ma dovrei avvicinarmi e non mi va-
-non devi avvicinarti, siamo fate, ricordi?-
-devi solo concentrarti su di loro, sul suono che esce dalle loro bocche e il vento lo porterà da te, su prova- aggiunse
mi girai nuovamente verso Alis e li guardai intensamente come se volessi mangiarli, ad un certo punto sentii qualcosa ma era debole, così mi concentrai di più e li riuscii a sentire.
Alis gli diceva che non doveva permettersi mai più di urlarmi contro cose del genere perché non gli avevo fatto niente di male e lui le rispondeva cose sul fatto che non volesse che anche io scoprissi che era freddo come il ghiaccio, che non voleva che una "bambina viziata" sapesse quelle cose.
Volevo andarmene, scappare via, nel bosco, ma non lo feci per Alis, l'avevo gia fatta preoccupare abbastanza.

Kayla e il mondo fatatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora