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LUKE

-non è neanche sulle montagne!- sbuffa Alis sedendosi sul divano.
-come? E allora dov'è?- dico nervoso, non può essere sparita, deve pur essere da qualche parte.
-non ne ho idea- jess entra nel salotto del castello è si siede affianco a mia sorella. Ha una faccia stanchissima e delle grandi occhiaie, da quando Kayla non c'è non ha più dormito, e a dirla tutta neanche io.
Non ce la faccio neanche a pensarci, non ci riesco, non riesco ad accettare il fatto che sia tutta colpa mia, io avrei dovuto inseguirla, difenderla, fare qualcosa.
-ci resta solo l'ultima ipotesi da considerare- Matt abbassa lo sguardo a terra e capisco quello che ha in mente.
-no! Non può essere!- urlo.
-ma non puoi escluderlo-
-No, Matt, non è possibile!-
-Cazzo, lei é la figlia di Lucifero, se un demone la rapisce dove altro puo portarla?-
-NON DIRLO MAI PIÙ!- urlo così forte che mi fa quasi male la gola. Non riesco a pensarci, non ci riesco, è più forte di me, lei che è così dolce e gentile non può essere figlia del diavolo, non può.
-e anche se fosse, come facciamo ad andare all'inferno?- dico con tono più calmo, forse ho esagerato prima, ma lo sa che odio quando lo dicono.
-non ne ho idea, non abbiamo la pietra, non possiamo fare nulla- Alis mi guarda negli occhi trasmettendomi una tranquillità allucinante, anche se è nervosa riesce a calmarmi.
-a meno che non troviamo un portale che è rimasto aperto- Il re entra spalancando la porta del soggiorno e andandosi a sedere sulla poltrona di pelle rossa, che si trova al centro della stanza, di fronte al camino.
-e dove lo troviamo?- negli occhi di Alis si è accesa una luce di speranza, come in tutti noi, ma io non voglio crederci più di tanto, non voglio dover affrontare un'altra delusione, in questi giorni sono rimasto deluso più volte che in tutta la mia vita.
-Potrebbe essercene uno aperto sulla terra, quello da cui sono arrivati i demoni per andare a casa di Kayla- jess abbassa lo sguardo a terra, credo per il brutto ricordo di quel giorno.
-allora che aspettate? Andiamo- dico frettoloso.
-no, dobbiamo aspettare, dobbiamo preparare delle difese perché potrebbero attaccare il regno in nostra assenza-
-ma io non posso aspettare, lei é lì per colpa mia, mia!- inizio a camminare nervoso, avanti e indietro per la stanza.
-DEVI aspettare, non puoi andare da solo, ci andremo tra una settimana, dopo aver organizzato tutto, per prima cosa: chi partecipa alla spedizione?-
-Ma non puoi dirmi questo! Una settimana? È troppo!- Andreas non mi risponde, e per quanto io odi arrendermi stavolta devo farlo, devo accettare il fatto che la rivedrò solo tra una settimana, sempre se la rivedrò. No, basta non devo pensare negativo, solo pensarlo mi uccide, ma purtroppo é il mio pensiero fisso, LEI è il mio pensiero fisso. Lei, quella ragazza che all'inizio odiavo per la sua sfacciataggine, io che ero sempre abituato a piacere a tutte, ma a lei no, lei era diversa, mi dava dannatamente fastidio il fatto che lei mi rispondesse, che mi affrontasse. Quella ragazza con cui sto bene anche nei momenti peggiori, quando vorrei stare da solo e mandare tutto a puttane, quella che con un sorriso riesce a scaldarmi il cuore, che quando ride sembra un'angelo sceso dal cielo, La ragazza che a volte sembra così impaurita e debole ma è anche la persona più forte che conosco.
-Ovviamente io vengo!- urla jess interrompendo i miei pensieri.
-anche io!- si aggiunge Alis.
-e io!- Matt
-non dimenticatevi di me!- dice in fine Malia.
Tutti mi guardano, aspettandosi che io parli.
-Luke?- chiede jess.
-certo che vengo- dico scocciato prima di uscire.
Sono arrabbiato, ma che!? Infuriato, forse anche troppo, io non posso pensare che lei starà in quell' orrendo posto anche solo un altro giorno, figuratevi una settimana! Non ce la faccio a pensare che magari la potrebbero maltrattare o farle del male, non ci riesco.
Sarei dovuto esserci io al suo posto, sarei dovuto essere rapito io cazzo! Non lei! Non leii!

Kayla e il mondo fatatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora