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-ora mi spieghi che ti è passato per la testa oggi?- disse Luke mordendo un panino che avevamo appena preso in mensa e avevamo portato in casa sua, che era stata ricostruita in nostra assenza.
Mi avevano invitato all'inaugurazione della nuova casa ma era il giorno della morte di mia madre e non me la sentivo.
-io, non volevo vivere senza mia madre- abbassai lo sguardo come i bambini quando vengono sgridati dalla madre.
-potevi parlarmene, dirmi che sei completamente uscita fuori di testa e avrei indossato la mia veste da psicologo- cercò di ironizzare la cosa come faceva sempre lui.
-uau, sei pure uno psicologo- ridacchiai
- uno psicologo molto sexy- puntualizzò.
-sisi, certo- dissi scherzosa per prenderlo in giro.
-vuoi dire che non sono sexy?!- fece finta di essere offeso.
-si, voglio dire proprio questo-
-ti faccio vedere io- disse minaccioso alzandosi dal divano.
Prese i lembi della sua maglietta grigia che gli fasciava l'addome lasciando intravedere i segni del suo fisico scolpito.
-tu sei pazzo- dissi tappandomi gli occhi con le mani.
Lui non ci fece caso e alzò la maglietta, scostai leggermente le mani dal viso per guardare.
Non lo avevo mai visto a petto nudo, è solo in quel momento mi accorsi di quanto fosse incredibilmente bello.
Lo guardai iniziando dalla testa, con quei bellissimi capelli biondi, quasi bianchi sempre organizzati in un ciuffo di cui andava tanto fiero, poi i suoi occhi color ghiaccio dove potevi perderti dentro e sul petto la tartaruga e la V del bacino molto marcata, sembrava un angelo tanto era bello e io non me ne ero mai accorta standogli accanto tutto questo tempo.
-la smetti di fissarmi? Sul serio, sei inquietante-
Oddio non mi ero accorta che lo stavo fissando da un tempo illimitato.
-non ti sto fissando- dissi incrociando le braccia e girandomi.
Lo sentii rimettersi la maglietta e mi rigirai verso di lui.
-lo vedi che sono sexy?!- ridacchiò
Feci una smorfia.
-io di più- ribattei
-contaci-
-non sperare che mi spogli- dissi prevedendo le sue intenzioni.
-va bene, va bene-
-comunque lo ammetto, non sei brutto-
-non sei brutto?! Davvero Kayla?! Solo questo sai dire?!- si lamentò.
In realtà era bellissimo però non volevo ammetterlo, non lo avrei mai ammesso.
-hai già tutte quelle ragazzine che vanno matte per te- dissi riferendomi a tutte quelle che nella mensa lo fissavano con gli occhi a cuoricino.
-ma avranno 14 anni, a me servono i pareri delle persone importanti, mi serve il parere della prescelta che riesce a tenere in mano tutte e due le armi leggendarie-
In quegli ultimi giorni non avevo più pensato a quelle cose, le armi erano in camera mia sotto il letto e non le toccavo da quando le avevo portate lì.
-oddio è vero, me l'ero quasi dimenticato-
-come puoi dimenticarti una cosa del genere?!-
Stavo per rispondere quando qualcuno bussò alla porta.
Luke si alzò ad aprire e io lo seguii standogli un pò dietro.
- c-ciao L-Luke- disse una ragazza che doveva avere 14 anni, era nervosa e lo guardava come se non avesse mai visto un ragazzo in vita sua.
Volevo ucciderla, cosa voleva da noi? Perchè ci disturbava? E soprattutto, perché fissava Luke? Non sapevo perché mi desse così fastidio, fatto sta che non poteva permettersi di guardarlo in quel modo.
-cosa c'è?- risposi scocciata.
-ah, ci sei anche tu- disse schifata.
-si, hai problemi?- Avrei voluto rispondere, ma Luke mi precedette.
-perchè questa visita?- chiese cordialmente.
-oh, eh, uhm... volevo... invitarti al mio compleanno, stasera- balbettò
-verrò di sicuro- rispose Luke e mi venne voglia di strangolarlo e di fare lo stesso a quella brutta e odiosa ragazzina.

Kayla e il mondo fatatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora