-57

513 31 2
                                    

-posso sapere dove stiamo andando?- chiesi indispettita.
-lo vedrai-
-ti costa così tanto dirmelo?- sbuffai
-ma non sai proprio aspettare?- disse ridendo.
Io sbuffai e continuai a seguirlo, ormai avevamo sorpassato le montagne volavamo sopra una grande pianura.
Ad'un certo punto rimasi scioccata da ciò che vedevo sotto di me, incominciai a scendere di quota seguita da Luke, ero sbalordita, mi sembrava un sogno.
C'era una grandissima distesa di fiori, con al centro una collinetta da cui scendeva una piccola cascata che sfociava in un fiumiciattolo, l'acqua rifletteva le stelle nel cielo e sembrava avere qualche strano potere magico.
Mi inginocchiai e ne presi un po' tra le mani, era gelida, quindi aprii le mani di colpo per lasciarla cadere, nel punto in cui toccò il terreno crebbe un fiore, magari aveva davvero qualcosa di magico.
Iniziai a correre  e fare giravolte, sembravo una bambina il giorno di Natale, era tutto così bello, così perfetto, quel posto mi trasmetteva un senso di serenità.
Iniziai a salire la collina e in cima c'era una specie di cupola, fatta di rami fioriti. Rimasi lì impalata a guardarmi intorno, era tutto così...uau.
-è fantastico- dissi in un sussurro ammirando quello che avevo attorno.
-E non hai ancora visto il meglio-
-cosa può esserci di più bello?-
Si avviò verso il centro di quella cupola e solo in quel momento mi accorsi che l'erba lì sotto aveva dei riflessi dorati.
Mi posizionai vicino a lui e lo guardai incerta di ciò che volesse fare.
Lentamente si chinò e disegnò degli strani simboli sull'erba, che al suo tocco diventava dorata.
Dopo pochi secondi intorno a noi iniziò a formarsi una scala a chiocciola, era fatta in un legno scuro, con delle incisioni dorate.
Rimasi ferma immobile, ero sconcertata, come poteva crearsi una scala dal nulla?! Era fisicamente impossibile.
-vieni o no?- disse Luke distogliendomi dai miei pensieri. Iniziò a scendere a passo svelto, io lo seguii, ma molto più lentamente, mi soffermai a guardare tutti i simboli e le pareti, anch'esse in legno, ma molto più chiaro.
Sceso l'ultimo gradino rimasi estasiata.
C'era come una specie di giardino sotterraneo, le pareti erano rivestite da rampicanti ma si intravedeva il legno in alcuni punti.
C'erano due fontane ai lati di una piccola stradina di ghiaia accompagnata da delle siepi.
La attraversai giungendo ad un salice piangente, con una panchina sotto i suoi rami.
-come può esistere un posto del genere?- chiesi quasi sussurrando, estasiata dalle meraviglie intorno a me.
-non chiederlo a me, non l'ho fatto mica io-
-come lo conoscevi?- chiesi pensando al fatto che avesse scritto dei simboli per riuscire a scendere.
-Alis- mi rispose semplicemente. Come faceva quella ragazza a sapere tutto non mi era ancora chiaro.
-è davvero bello, ma che dico, spettacolare!-
-vengo qui per riflettere, o semplicemente per stare da solo-
-tu rifletti? Non sapevo avessi un cervello- ridacchiai.
Lui mi fece la linguaccia e si andò a sedere.
-perchè mi hai portato qui?-chiesi confusa.
-non lo so, stai qui da 3 mesi e non conoscevi tutto questo, mi sono sentito in dovere di fartelo vedere, hai finito l'interrogatorio?- disse cercando di portare l'attenzione su altro, ma io sapevo che mi nascondeva qualcosa.
-dai, dimmi la verità, non può essere solo per questo.-
Il suo sguardo si incupì e si voltò da un'altra parte.
-in caso avessi bisogno di riflettere-
-su cosa, che mi state nascondendo, so che c'è qualcosa sotto!-
-che? Niente- disse nervoso.
-perchè non vuoi dirmi che succede?Perché non mi dici la verità?-
-è complicato, io...non posso.- disse per poi correre verso le scale e sparire dalla mia vista.
Non volevo rincorrerlo, non ce la facevo, dopotutto erano comunque le 5 di mattina e io avevo dormito meno di 3 ore, quindi, senza pensarci nemmeno, mi stesi sulla panchina e in poco tempo chiusi gli occhi.

Kayla e il mondo fatatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora