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Atterrai sulla vetta della montagna e guardai in basso.
Ero almeno a 7.000 metri d'altezza e avevo le vertigini solo a guardare giù, stavo pensando di tornare a casa ma tanto non sarebbe cambiato nulla, sarei rimasta in casa a deprimermi perché mia madre non c'era più, non avrei più potuto vederla, se non... morendo.
Mi feci coraggio e mi avvicinai ancora di più al vuoto, ero a due centripeti dalla morte, dovevo solo fare la mia scelta, andare indietro o avanti.
Non potevo restare un minuto di più lì, dovevo decidere, allora... feci un passo... in avanti e cominciai a precipitare giù, mi chiedevo se facesse male morire o se ti ritrovavi semplicemente da un'altra parte senza sentire nulla.
Chiusi gli occhi per sentire di meno il dolore, ma dopo un pò non era successo niente, non avevo sentito nulla, magari ero morta, ero già morta.
Aprii gli occhi ma non ero in un'altra strana dimensione, stavo volando, guardai in basso, no, non stavo volando io, ero su un demone volante, un demone volante?!
Voleva uccidermi? Sarei morta per colpa di un demone?
Ma fece una cosa inaspettata, mi posò a terra, in una valle appena sotto le montagne e se ne andò. Mi aveva salvato?! Un demone mi aveva salvato!?
Iniziò a girarmi la testa e mi sentii confusa prima di chiudere gli occhi e perdere i sensi.

-non provarci mai più, tu devi vivere- disse un uomo alto con le corna, era lo stesso si un sogno che avevo fatto qualche mese prima.
-chi sei tu?-
-lo scoprirai-

-kaylaa! Svegliati ti pregoo!- sentii urlare da qualcuno.
Aprii gli occhi e mi trovai davanti Luke, era disperato.
Poi mi ricordai quello che era successo e capii, non avrei mai dovuto farlo, se quel demone non mi avesse salvata ora non sarei qui davanti a lui.
Mi alzò la schiena e mi strinse a se fortissimo.
-oddio stai bene- disse tirando un sospiro di sollievo.
-che cosa ti è saltato in mente?! che è successo?!-
Non potevo dirgli la verità, non potevo dirgli che mi volevo suicidare.
-ero semplicemente a fare una passeggiata quando mi sono addormentata sull'erba- mentii.
-non dirmi bugie, quando menti ti rigiri i capelli tra le mani-
Mi guardai le mani e aveva ragione, stavo avvolgendo una ciocca tra le dita.
-ehmm...-
-dimmi la verità cazzo- disse, non era arrabbiato, era semplicemente preoccupato.
-va bene, io... volevo...- presi un bel respirò e dissi velocemente quella parola.
-suicidarmi- non credevo di averlo detto ne di averlo davvero provato a fare.
-che cosà?!?- spalancò gli occhi stringendomi una mano.
-si, ma ora sto bene, non l'ho più fatto- non potevo mentirgli.
-no, okay, l'avevo fatto ma sono stata salvata da... un demone, credo- suonava ancora più strano dirlo.
-sei impazzita?!- mi abbracciò di nuovo.
-ora potresti essere... non saresti...- una lacrima gli uscì da un occhio ma lui subito la asciugò impacciatamente.
-ora sto bene- provai a tranquillizzarlo.
-ti rendi conto che saresti potuta morire?! Ti rendi conto che non saresti qui tra le mie braccia?!- stavolta era arrabbiato davvero.
- ma ora sono quì, sto bene-
-no cazzo, saresti potuta morire-
-e a te che sarebbe importato?- non so perchè lo dissi, non aveva senso, certo che gli sarebbe importato.
Non feci in tempo a scusarmi per quello che avevo detto che mi rispose.
-che mi importa? Davvero?! Sei la persona più importante per me, sei l'unica con cui riesco a parlare, sei tutto per me- urlò
Io lo abbracciai per fargli capire che c'ero e ci sarei stata sempre per lui.

Kayla e il mondo fatatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora