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arrivai da lui, era seduto sul ramo di un albero, mi avvicinai e mi sedetti vicino a lui.
-andiamo- gli dissi dolcemente.
Non si mosse, allora gli presi il braccio e mi allontanai lentamente dall albero volando.
Gli tenni il braccio per tutto il tempo, non lo so, avevo paura che da un momento all'altro scappasse.
-ora puoi anche lasciarmi- disse ridacchiando una volta che fummo a terra.
Io gli lasciai il polso lentamente.
-tua madre ci ha invitato a cena-disse
-allora andiamo, se ti va- dissi quell' ultima frase lentamente, come per assicurarmi che la sentisse.
Non mi rispose peró mi prese per il polso e si alzó in volo.
Presto fummo di fronte a casa mia.
Appena entrammo mia sorella inizió a fissare Luke mentre mia madre mi sorrise.
Aveva preparato le lasagne, il mio piatto preferito.
Le finii in pochissimo tempo, non mangiano le lasagne da troppo.
-volete dormire quì?- chiese mia madre, non sapevo che dire, non potevo obbligarlo a dormire a casa mia, ma mia madre sembrava così felice.
Guardai Luke che mi fece cenno di si, non me lo aspettavo, bisbigliai un grazie.
-sì- risposi a mia madre
-Fagli vedere la camera degli ospiti-disse mamma guardandomi.
-vieni- dissi mentre salivo le scale
Lo portai alla fine del corridoio e aprii la porta della camera.
-grazie- dissi sedendomi sul letto.
-non potevo dirle di no sembrava così felice- disse, come se mi avesse letto nel pensiero.
-la mia camera è la 2 porta a destra se ti servo-
gli dissi indicando una porta rosa.
-molto riconoscibile- disse ridendo, aveva ragione, le altre porte erano bianche e poi c'era la mia, rosa.
Lui accese la tv e cominciammo a parlare finche non mi venì sonno.
-Ho sonno, vado in camera mia.-dissi mentre uscivo dalla porta, mi diressi verso la porta rosa, ed entrai nella stanza, era uguale a come l'avevo lasciata.
Anche se nel mondo delle fate ne avevo una uguale, non mi faceva lo stesso effetto.
Mi misi il pigiama e in poco tempo cominciai a dormire.
L'inferno, camminavo nell'oscurità, finchè non arrivai ad un castello, fatto di pietra, anch'essa rossa, qualcuno mi prese per un braccio e mi avvicinó ad un lago di lava.
Non feci in tempo a scappare che mi ci buttó dentro...
Mi svegliai urlando, e Luke si precipitó in camera mia.
-che succede?-chiese, sembrava davvero preoccupato.
-niente, solo un incubo- risposi cercando di non farlo preoccupare di più.
-che genere di incubo-disse avvicinandosi e sedendosi sul letto.
-l'inferno, poi qualcuno mi afferró e...-vedendo la mia paura mentre raccontavó mi fermó subito.
-me lo dirai domani-disse per poi dirigersi verso la porta.
Avevo pauro, non sapevo di cosa ma avevo paura.
-non andare- chiesi quasi supplicandolo.
non mi rispose, si avvicinó e si mise sotto le coperte con me.
Non ci credevo, pensavo avrebbe riso o cose del genere invece era lì con me.
Io in pochi secondi feci sprofondare la mia faccia nel suo petto mentre lui con una mano mi accarezzava i capelli.
Non mi sembrava vero, ma stavo bene, mi sentivo al sicuro, protetta e persino felice.

Kayla e il mondo fatatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora