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Sentii bussare alla porta, ma non avevo le forze per fare niente, tantomeno alzarmi.
Stavo piangendo ininterrottamente da più di 10 minuti. Di solito non mi interessava molto quando Luke mi insultava, ci ero abituata, ma quella volta mi aveva davvero ferita. Gia ero confusa, poi ci si metteva pure lui.
Di colpo sentì la porta aprirsi, mi girai ed era Alis.
Come immaginavo.
-che succede?- disse vedendomi piangere.
Le raccontai tutto, sia quello che mi aveva detto il re, sia di quella litigata con Luke.
-Non devi rimanerci male, di sicuro non voleva ferirti. E poi lo sai che è un cretino- mi disse riferendosi a Luke.
-Mi sono stufata di subire le sue offese ogni volta che si arrabbia. Non posso sempre sopportarlo. Se non voleva ferirmi poteva anche stare zitto per una volta e comportarsi da amico. Che mi ha appena dimostrato di non essere.- dissi quasi urlando mentre le lacrime non volevano smetterla di inondarmi il viso.
Alis non disse niente, mi abbracció soltanto.

-su svegliati!- urló una voce familiare.
Lentamente mi alzai dal letto e vidi Alis che come al solito mi preparava la colazione.
-Forza, oggi è il primo giorno di lezione al castello, finalmente impariamo a combattere.-
-ma come fai ad essere così vivace di mattina?-le chiesi scocciata.
Mangiai i pancake che mi aveva preparato e andai in camera per vestirmi.
-tieni metti questi- disse lanciandomi dei vestiti prima che potessi aprire l'armadio.
Mi diede dei pantaloni neri aderenti, un top sempre nero anch'esso aderente che mi lasciava la pancia scoperta ed una felpa nera abbastanza larga.
Che dovevo farci con quei vestiti? Non potevo semplicemente usare i miei?
-è una divisa che dobbiamo indossare- disse come se mi avesse letto nel pensiero.
-sembra che dobbiamo andare ad un funerale- dissi, mi piaceva molto il nero ma così era esagerato.
-dai vai a cambiarti che poi mi devo cambiare anche io-

Dopo circa 10 minuti eravamo tutte e due pronta e molto, molto nere.
-andiamo- dissi mentre uscivo dalla porta e mi alzavo in volo, era comodissimo avere le ali,ci si muoveva molto più velocemente.
Infatti eravamo già arrivate.
Atterrai stranamente con molta grazia e mi diressi verso gli altri.
-ciao ragazzi!- dissi sorridendo
-hey!- rispose Matt.
Il mio sorriso scomparve quando vidi Luke arrivare.
Feci finta di non vederlo.
-hey ragazzi- disse mister bastardo.
Si allontanó di qualche metro quando mi vide.
-che c'è? Hai paura?- dissi scocciata.
-Ho un demone a qualche metro, dimmi un po' te?- basta aveva esagerato, chiamarmi così anche davanti ai miei amici.
-BASTA, IO NON SONO UN DEMONE! L' UNICA PERSONA DEMONIACA QUA SEI TU, SEI UN GRAN BASTARDO, DOPO TUTTO QUELLO CHE MI HAI FATTO TI PERMETTI ANCORA DI PARLARMI, SE SENTO UN ALTRA PAROLA USCIRE DALLA TUA BOCCA TI FACCIO VEDERE IO COME DIVENTO UN DEMONE!!- sbottai.
Nessuno parló più per svariati minuti, poi Alis mi prese la mano ed entrammo con gli altri nel castello mentre Luke rimase fuori da solo.
-Lascialo perdere, non preoccuparti- disse Amanda mettendomi una mano sulla spalla, la conoscevo da poco ma sembrava una persona molto gentile.
Entrammo nella palestra che era già aperta e dentro trovammo il nostro istruttore.
Aveva i capelli neri come il carbone e gli occhi verdi, era molto muscoloso e alto quasi due metri.
Mi sentivo uno gnomo in confronto a lui.

Kayla e il mondo fatatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora