-é troppo forte, dobbiamo ucciderla-dice l'altro demone.
-NON CI PENSARE NEANCHE!-Lucifero si alza dal tavolo puntandogli un dito contro.
Io mi giro e vedo che il mio "accompagnatore" se ne è andato, ecco benissimo, sono qui da sola mentre questi due litigano.
Faccio un colpo di tosse e loro si zittiscono girandosi verso di me, mi sento un nano in confronto a loro due.
-siediti- Lucifero mi indica la sedia accanto a lui ma io mi siedo ad un pò di distanza, non so se perchè non mi fido o semplicemente per disobbedirgli.
-chi sei- chiedo fissando l'altro demone, é alto e ha due corna, indossa una specie di tunica nera con dei ricami color rosso sangue.
-lui è belzebù- mi spiega Lucifero.
-tu devi spiegarmi qualcosa- indico Lucifero con fare minaccioso.
-proprio uguale al padre- belzebù inizia a ridere sonoramente.
-come conoscete mio padre?-
-beh, c'è l'hai di fianco- dice il demone come se fosse una cosa ovvia.
-che? No! Mio padre è umano!-
-sisi, certo!-
-ora basta, vai, le parlo io!- lo ammonisce Lucifero.
-é possibile che quando si tratta di lei diventi così sensibile, sembri quasi umano- belzebù esce dalla grande stanza chiudendo le porte.
-vuoi spiegarmi che succede? Perché dici di essere mio padre?- urlo spazientita alzandomi dalla sedia.
-perchè lo sono-
-ma non è po..-
-fammi parlare!- Urla, ma non é arrabbiato, ha semplicemente usato un tono un po' troppo alto, magari è abituato a parlare così. Perchè lo sto difendendo? Che mi prende?
-Ho conosciuto tua madre quando era molto giovane, io avevo solo 199 anni- spalanco gli occhi e lui vedendomi aggiunge.
-ah si, io sono immortale, comunque, l'ho conosciuta sulla terra e lei non sapeva chi fossi ma andavamo molto d'accordo, cominciammo a uscire insieme e poi, beh, piano piano ci siamo innamorati, e siamo andati a vivere insieme, un giorno mi sono deciso a dirle chi sono davvero ma lei non mi ha lasciato, siamo rimasti insieme fino a che non ha scoperto di essere incinta di una bambina, di te. Decidemmo di lasciarci per farti crescere ignara di tutto. Tu hai sangue di demone, ecco perché riesci a impugnare tutte e due le armi leggendarie. Nel corpo ti scorrono due tipi di sangue: demoniaco e fatato- Disse tutto d'un fiato, come se dovesse liberarsi di un peso.
-eh?! no! non è possibile- mi metto le mani nei capelli e iniziò a gironzolare per la grande stanza.
-no! Tu non puoi essere mio padre! Io non posso essere la figlia del diavolo! Non posso!- urlo disperata.
-No! Non é possibile! È uno scherzo, vero?! VERO?!-
-cazzo! Cazzo, no! Nooo!-
-I demoni uccidono milioni di persone! Io non posso essere la figlia del loro re! Non posso essere la figlia di un re di cui fino a una settimana fa uccidevo i sudditi!-
-NON POSSO ESSERE TUA FIGLIA! SONO STATI I DEMONI A UCCIDERE MIA MADRE! MIA MADRE CAZZO! MIA MADRE! LA DONNA CHE MI HA CRESCIUTO, CHE MI HA INSEGNATO A FARE TUTTO, NON POSSO AVERE LO STESSO SANGUE DI CHI L'HA UCCISA!-inizio a piangere e corro fuori disperata, non so dove andare, ma non mi interessa, corro per i corridoi incrociando alcuni demoni, ogni tanto, che mi guardano malissimo ma non mi importa di nulla, voglio solo andare in camera a piangere. Quando giro un corridoio riconosco la porta della mia stanza e ci entro senza esitare. Mi butto sul letto e piango, piango tanto da non riuscire a respirare.
Non può essere vero, questo è solo un incubo, deve esserlo, non può essere vero! No!
Mi odio solo per esistere! Non dovrei esistere cazzo! Sono un essere orrendo. Ho il sangue di demone! Demone! I demoni uccidono, meriterei di morire!
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Kayla e il mondo fatato
FantasyKayla era una ragazza come tutte le altre, un giorno incontrò uno strano ragazzo. Non avrebbe mai potuto immaginare che quell'incontro le avrebbe cambiato drasticamente la vita. Scoprì un nuovo mondo, fantastico sotto alcuni aspetti ma anche molto p...