Jules
- Quando sei tornata? – mi chiede Max incuriosito – Non potevi avvisarmi? Sarei venuto con tuo padre a prenderti all'aeroporto!
- Solo qualche ora fa... non ho detto niente a nessuno perché volevo farvi una sorpresa.
- Beh su quello ci sei riuscita alla grande! – mi dice Max, alludendo ovviamente al mio cambiamento estetico.
Dopotutto perdere tutti quei chili ne è valsa la pena se Max comincia finalmente a guardarmi come una donna, anzi, come guardava Gemma, che a tal proposito dovrei andare a salutare...
- E Gemma come sta? – gli chiedo – È un po' che non la sento...
- Io e Gemma... non ci siamo sentiti spesso l'ultimo periodo... - risponde Max, anche se sento che c'è qualcosa di strano nel suo tono, da cui deduco che c'è sicuramente qualcosa che non vuole dirmi.
Ti conosco bene Max, forse fin troppo...
Non insisto però, voglio parlare prima con Gemma e vedere lei cosa mi dice prima di arrivare a conclusioni affrettate. Infondo, potrebbe essere qualcosa che non vorrei sentirmi dire, anche se mi sono preparata anni fa a questo...
14 mesi prima.
- Cavolo Jules, se non fosse stato per te, non ho la minima idea di come ne sarei uscita. – Gemma è stremata, anche se non quanto me dato che ho dovuto completare sia la mia prova che aiutarla a finire la sua.
Non voglio che esca dal liceo con un punteggio basso, anche perché so che vuole provare a partecipare ad un corso di grafica al quale si accede tramite un test d'esame a cui si riesce ad essere ammessi solo se si è usciti dal liceo con un buon punteggio.
- Non dirlo neanche per scherzo Gem! – le dico io confortandola. – Le amiche dopotutto servono a questo, no?! – le sorrido debolmente mentre lei mi mostra un sorrisone smagliante e pieno di sicurezza.
Abbiamo appena finito l'ultima prova d'esame e, come al solito, ho dovuto svolgere anche quasi tutto il compito di Gemma, dato che anche se è molto intelligente non se la cava propriamente bene con le prove scritte. Le mettono ansia, da quel che dice, ma sono sicura che se sforzasse un po' di più quella magnifica testolina riuscirebbe a ottenere ottimi risultati anche da sola. Io ovviamente cerco di fare di tutto pur di aiutarla, non mi sognerei mai di lasciarla nei guai.
- Max ci sei? Sbrigati o faremo tardi per il film! – sono sotto casa di Max, alla guida dell'auto che condivido con mia madre, per la nostra serata settimanale al cinema.
Oggi andiamo a vedere uno di quei film horror splatter che adoro tanto, ma che Max odia dal profondo del cuore. Ancora non mi spiego perché venga con me ogni santa volta, anche se non gli piacciono minimamente i film che scelgo io. Gemma non verrebbe a vederli neanche a pagarla.
- Eccomi, eccomi. – Max sale in auto al posto del passeggero anteriore, tirando a sé la portiera un po' troppo forte, facendo partire la mia solita reazione...
- Non è l'auto di tuo padre che devi chiudere sbattendola forte, quante volte te lo devo ripetere? – gli urlo imbestialita.
Il mio amico mi guarda scocciato alzando poi gli occhi al cielo. A volte mi rendo conto di essere ripetitiva, ma finché non imparerà a chiuderla con la giusta dose di forza, dovrò per forza rimproverarlo ogni volta.
- Il film! – mi dice interrompendomi – Siamo in ritardo! - cambia argomento, cercando di distrarmi riuscendoci oltretutto alla grande perché, non appena sento quella frase, lascio perdere la portiera e parto a manetta, sentendo le urla di Max ogni volta che dimentico di mettere una freccia oppure quando prendo una curva ad una velocità troppo elevata.
STAI LEGGENDO
At Home, Again - The Comeback Series #1
RomanceQuesta è la storia di un'amicizia, o forse... Jules e Max si conoscono da anni, si sono incrociati tra i corridoi del liceo artistico della loro città quando lei era appena al primo anno, mentre invece lui al secondo. Max si è subito sentito attratt...