CAPITOLO 59

3.1K 109 0
                                    

Max

Finalmente ho chiuso l'officina. Sono distrutto, quell'auto mi sta davvero prosciugando, ed infine come ciliegina sulla torta per la giornata più merdosa di sempre, non sono neanche tanto sicuro che riuscirò a vedere Jules oggi.

Di bene in meglio proprio...

Mentre sono sulla strada per il ritorno le mando un messaggio e le chiedo cosa stia facendo, avvisandola anche che io invece sono di ritorno. Lei mi risponde che è a casa sua a studiare (ovviamente) e mi dice che probabilmente non si schioderà da lì per tutta la serata (ovviamente), quindi mi ritrovo a dire sicuramente addio all'idea di vederla per oggi.

Ripeto, che giornata di merda.

Rientro allora a casa assalito dallo sconforto e dall'irritazione, e nel momento stesso in cui metto piede in casa e la trovo vuota, mi rendo conto che anche le mie sorelle hanno deciso di abbandonarmi a me stesso e svignarsela. Provo allora a chiamare un paio di volte i loro nomi, per accertarmi che non ci siano per davvero, e quando non ricevo risposta ho la conferma di quello che sospettavo. Sono solo.

Con neanche la voglia di cenare quindi, mi dirigo al piano di sopra verso camera mia, ma quando mi avvicino alla porta della stanza intravedo un leggero bagliore chiaro e tremolante proveniente da un filo di spazio che si scorge attraverso la porta socchiusa della stanza. Mi avvicino allora alla porta con un leggero timore e quando sono abbastanza vicino la spingo leggermente per spalancarla a poco a poco, e per non morire d'infarto nel caso in cui dovessi trovarmi una spiacevole sorpresa dall'altro lato...

Spiacevole però, di sicuro non è assolutamente la parola adatta...

Quando la porta si apre del tutto, quello che mi ritrovo davanti mi fa quasi pensare di essere morto ed essere finito in paradiso, o all'inferno... dipende dai punti di vista. Di fronte a me, seduta sul bordo del mio letto e illuminata discretamente dalla luce fioca di alcune candele poggiate qua e là nella stanza, c'è una Jules con una vestaglietta scura che le lascia in bella vista tutta la lunghezza delle gambe, e le copre a stento quello che dovrebbe restare coperto. Per di più, le curve prominenti del seno non riescono ad essere coperte del tutto da quel misero pezzo di stoffa, quindi posso ammirare completamente la linea di giunzione dei due seni prosperosi che non vedo l'ora di sentire sotto al mio tocco al più presto...

- È un miraggio? - domando in stato confusionale.

Jules fa spallucce, abbozzando un sorrisino malizioso che subito mette sull'attenti il mio amichetto nei pantaloni...

- Dipende da come vuoi interpretare la parola miraggio... - suggerisce lei guardandomi divertita.

Ma io sono troppo preso dal fissarla incantato per poter pensare alla definizione della parola miraggio.

- Cos'hai sotto quella vestaglia? - domando istintivamente.

Mi devo trattenere a fondo per non correre lì e strapparle tutto di dosso, per questo mi mantengo ancora a distanza. Non vorrei passare per il morto di figa disperato che non appena vede la sua ragazza con qualcosa di più sexy indosso non resiste neanche un secondo, anche se sono esattamente quello...

- Perché non vieni a vedere tu stesso? - chiede sorridendo ancora in quel modo ammiccante, che manda completamente KO ogni mio fottuto senso.

Non resisto più, mi avvicino piano e mi metto a sedere a pochi centimetri di distanza da lei. Jules allora si posiziona meglio sul letto facendo scivolare una gamba piegata sul materasso, e voltando così il busto verso di me. Io mi perdo per qualche secondo ad osservare la sua gamba che diventa sempre più scoperta, e la stoffa scivolare via quasi del tutto dalla sua intimità, ma quando me la ritrovo difronte che mi osserva con un'espressione divertita sul volto, non resisto più. Afferro allora i lembi della cintura con la quale è chiusa la vestaglia e sciolgo il fiocco con cui l'aveva legata. Jules sposta le braccia per agevolarmi i movimenti e, quando finalmente la cintura cade ed io le tiro lentamente giù la vestaglia facendogliela scivolare dalle spalle, quasi rimango senza fiato.

At Home, Again - The Comeback Series #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora