CAPITOLO 7

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Jules

La serata cinema è iniziata proprio bene... ovviamente, si fa per dire. Max è arrivato alle sette sotto casa mia, mentre io come al solito ero in ritardo e quindi ho cercato di sbrigarmi perché so perfettamente quanto lui odi attendere. Quando sono arrivata in macchina non si è risparmiato dal lanciarmi quelle strane occhiate che mi riserva sin da quando sono tornata, ma ho deciso di non dargli a vedere di averle notate. Non vorrei infatti iniziare a preoccuparmi inutilmente... Anche se durante il tragitto ho insistito costantemente nel chiedergli quale film abbia scelto, lui non ha voluto in alcun modo rivelarmi né il titolo, né il genere. Ha addirittura prenotato i biglietti online così da non dover perdere tempo alla biglietteria, in modo da tenermi ancora di più sulle spine.

- Vedrai la locandina fuori dalla sala, solo allora capirai di che film si tratta. - mi ha detto durante il tragitto in auto.

Io mi sono preparata per bene ad ogni tipo di film che trasmettono al multisala poco distante dal nostro paese, guardandomi tutti i trailer dei film in proiezione. Dato il diverso genere di ognuno sono più che convinta abbia scelto l'unico film d'azione che c'è perché, dopotutto, credo che mi conosca abbastanza da sapere che se mi poterà a vedere una di quelle stupide commedie locali non lo guarderò neanche più in faccia, dato che odio quel genere di film. Oltre a quelli, al cinema ci sono anche un paio di drammi romantici strappalacrime (anche quelli non tra i miei preferiti), due lungometraggi animati, e un film dell'orrore. Visto che ho dato a lui libera scelta, non posso di certo aspettarmi che scelga proprio uno quei film paurosi che tanto odia vedere, e quindi mi sono già rassegnata all'idea.

- Sbrigati, il film sta per iniziare! - Max è davanti a me che cammina quasi salterellando.

Io lo seguo lungo il corridoio giallo del multisala, osservando le locandine poste accanto ad ogni entrata. Abbiamo già sorpassato i due cartoni animati, uno dei film romantici, e sorprendentemente anche il film di guerra che lui avrebbe adorato tanto.

- Se è una di quelle stupide commedie, ti assicuro che non metterò neanche piede in sala! - gli dico irritata, continuando a seguirlo.

Lui si gira per un attimo e vedo l'espressione divertita sul suo volto. In quel momento la mia espressione corrucciata sparisce completamente e mi rendo conto che dopotutto sarei felice anche di andare a vedere un documentario sulla vita dei pinguini sulle coste dell'Antartide in sua compagnia.

- Eccoci, sala 13. - dice, indicando l'ultima porta alla fine del lungo corridoio dalle pareti senape accecanti.

Guardo la locandina a pochi centimetri dall'entrata, ed inspiegabilmente è quella dell'unico film dell'orrore che tanto ho sperato di vedere, ma di cui mi ero già rassegnata a dover vedere da sola a casa.

- Ma non dovevi scegliere tu questa volta? - gli chiedo sorridendo, prima di entrare in sala.

- Beh, nessuno degli altri film mi ha colpito, perciò questa mi è sembrata la scelta più fattibile... - dice, cercando di mostrare un'espressione indifferente.

Non vuole dare a vedere di averlo fatto per me, dato che sono sicura che sarebbe stato felicissimo di andare a vedere quel film di guerra dieci sale più giù.

Lo seguo così contenta, mentre le pubblicità scorrono sul telo del proiettore, annunciandoci l'inizio del film.
Anche i posti che ha scelto sono perfetti: centrali, in una fila in alto.

Quanto può essere perfetto questo ragazzo?!






Max

Per tutta la durata del film non ho fatto altro che fissarla. Ho scelto di proposito questo film, per vedere comparire ancora una volta quel bellissimo sorriso sulle sue labbra e quella meravigliosa espressione di contentezza e di gratitudine che assume ogni qual volta qualcuno le dedica un'attenzione.

At Home, Again - The Comeback Series #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora