CAPITOLO 38

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Jules

Max sopraggiunge subito, sovrastandomi completamente e poggiando le mani ai lati dei miei fianchi, sulla superficie di legno della scrivania, facendo aderire alla perfezione il suo corpo prepotentemente contro il mio. Sussulto non appena sento la sua erezione dura e gonfia premere contro le mie parti basse, cosa che mi costringe ad inclinare leggermente la schiena all'indietro, data la sua insistenza nel farmi sentire ovviamente l'effetto che gli provoco...

- Basta parlare di mio padre adesso July... - mi ammonisce severo, provocandomi un brivido d'eccitazione che mi risale lungo la colonna vertebrale.

- D-d'accordo... - balbetto completamente soggiogata, spostando continuamente lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra.

Lui capisce al volo le mie intenzioni e si avventa su di me con tutta la possessività che ha in corpo, reclamando le mie labbra in modo rude, bisognoso, mentre io quasi non riesco a stare al suo passo, boccheggiando bisognosa d'aria. In contemporanea, la sua mano si sposta sul mio fianco destro ed inizia lentamente ad accarezzarmi quel filo di pelle lasciato scoperto tra la maglia e i pantaloni che indosso, iniziando poi a risalire lentamente al di sotto della sottile stoffa fino ad arrivare a posarsi sulle coste, poco sotto la curva del seno.

La pelle mi va' a fuoco. Brucia, tutto.

- M-max... - sussurro appena sulle sue labbra, incapace oramai di pensieri razionali, completamente in balia dei miei istinti.

- Sono qui July, sono tutto per te. - ammette tranquillo, staccandosi di poco per fissarmi soddisfatto, mentre la sua mano inizia a strizzarmi un seno al di sopra del reggiseno.

Istintivamente inarco la schiena e butto la testa all'indietro strizzando gli occhi, oramai completamente persa in questo labirinto di sensazioni ancora nuove, ma di cui sono diventata quasi bisognosa. Tempo fa non avrei mai lasciato che un ragazzo si spingesse a tanto con me, eppure ho capito che Max di me può fare tutto quello che vuole, qualsiasi cosa. E penso che a questo punto anche io sarei capace di tutto...

Spinta da un coraggio che non credevo di poter avere, non appena torno a guardare quegli occhi grigi mi fiondo praticamente su di lui, impossessandomi delle sue labbra e allacciandogli le braccia al collo per stringerlo sempre di più a me. Max allora afferra il retro delle mie gambe e mi fa sussultare quando mi alza dal pavimento e mi mette a sedere sul ripiano della scrivania, facendomi incespicare in questo modo in alcuni oggetti che finiscono dritti sul pavimento. Nessuno dei due però ci presta troppa attenzione, anzi, ignoriamo completamente tutto ciò che succede intorno a noi per prestare attenzione solo a noi stessi e a quello che stiamo facendo, o che almeno stiamo per fare...

Le mie labbra improvvisamente si spostano dalle sue e, guidate dalla oramai più che conosciuta sensazione di calore che mi pervade interamente il corpo, iniziano a posare piccoli baci umidi dietro il suo orecchio e sul collo. Lo sento rabbrividire a questi miei gesti, scoprendo così l'alta sensibilità di quella sua zona. Aiutata quindi dal suo momento di vulnerabilità, ne approfitto e mi vendico per il piccolo "regalino" che l'altra volta lui ha lasciato a me. Inizio a mordere e a succhiare una zona del suo collo per un breve lasso di tempo, per poi staccarmi e ammirare soddisfatta quella piccola zona arrossata che inizia a diventare sempre più scura.

- Sei una piccola stronza vendicativa. - mi dice, facendomi riportare immediatamente i miei occhi nei suoi.

Sorrido quando mi rendo conto che sapeva esattamente quello che stavo facendo ma che comunque non ha posto alcun tipo di obiezione. La sua occhiataccia maliziosa però mi fotte ancor più completamente il cervello e mi precipito quindi nuovamente ad impossessarmi delle sue labbra mentre le mie mani si muovono scendendo lungo il suo torace, fino ad arrivare alla chiusura dei suoi jeans, che sbottono velocemente per la foga del momento. Poi, automaticamente, infilo la mano nei suoi pantaloni e la poso sulla sua evidente erezione al di sopra dei boxer. Non appena mi accorgo però delle dimensioni del membro al di sotto della mia mano, improvvisamente un dubbio mi attanaglia la mente...

At Home, Again - The Comeback Series #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora