CAPITOLO 33

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Gem

Quando ho visto uscire prima Max e in seguito Jules dai bagni del locale ieri sera, quasi non potevo credere ai miei occhi.

Non riesco ancora a pensare che lei e Max abbiano consumato all'interno dello squallido bagno del Garden, ma soprattutto sono preoccupata per Jules perché non ho ancora ben chiaro come si sia evoluta la situazione... Cavolo, non vorrei addirittura arrivare a pensare che tra lei e Max ci sia solo sesso, anche perché ricordavo che la piccola Jules era molto sensibile a questi argomenti. Ma dopo quello che mi ha confessato e dalle conversazioni che si scambia con quel James, credo che non sia più così ingenua come ancora vuol far credere...

Oggi le ho dato appuntamento al salone per farmi dire tutto. Non posso sopportare di essere la sua migliore amica e di non essere al corrente di quello che le sta accadendo, anche se mesi fa la pensavo decisamente in modo diverso...


6 mesi prima...

Vorrei tanto avere Jules per urlarle in faccia tutto il mio sdegno in questo momento. Come può sostenere di essere la mia migliore amica e non farsi sentire per settimane intere?!

Devo ammetterlo, forse all'inizio sono stata invidiosa di lei, di quello che aveva realizzato e di quello che era riuscita ad ottenere grazie ai suoi sacrifici e ai suoi sforzi. Eppure era un'altra la cosa che maggiormente mi infastidiva, e non riguardava lei direttamente...

Il rapporto con Max, da un mese all'incirca, si è raffreddato completamente. Ora, oltre a qualche chiacchiera di circostanza scambiata in presenza di tutti gli altri del nostro gruppo, ci salutiamo quasi a stento. Avrei voluto che le cose non fossero andate così tra di noi, perché mi piaceva averlo come amico, confidente... ci trovavamo in sintonia insomma, ma dopo quello che è accaduto, il distacco sarebbe stato davvero inevitabile.

Per la prima volta, forse, mi pento di aver allontanato l'ennesima persona dalla mia vita. Con Max mi trovavo bene, il tempo scorreva tranquillamente senza drammi. Parlavamo di tutto, delle nostre vite disastrate senza una direzione, dei sogni che ambivamo a realizzare, prima di ricordarci ogni volta che siamo sempre stati entrambi fin troppo codardi pur di prendere in mano le nostre vite... ed inevitabilmente, ogni volta, il discorso ricadeva su Jules. Mi sono accorta sin da quando frequentavamo ancora la scuola che il loro rapporto era speciale, ma non mi ero resa ancora fino a che punto. Solo quando lei se n'è andata ho capito veramente che loro sono sempre stati fatti l'uno per l'altra, anche se Max stentava ancora ad aprire gli occhi.

Eppure mi sono lasciata trascinare dal corso degli eventi. Jules era lontana, Max sentiva la sua mancanza, ed io mi sono approfittata del minimo di attrazione che Max ha sempre sostenuto di provare nei miei confronti...e l'ho sedotto. Perché, anche se Max è tutt'ora ancora convinto che fossi anch'io ubriaca quella sera, in realtà non lo ero affatto. Per la prima volta sentivo che qualcuno tenesse a me, e non solo per il mio aspetto o per i propri benefici, Max era un vero e proprio amico a cui importava di come mi sentivo e di come stavo, per davvero. E proprio per questo ho deciso di farlo, di concedermi a lui e all'attrazione che negli anni passati sosteneva di provare per me. In quel momento mi sono sentita appagata, dato che prima di allora mai alcun ragazzo aveva avuto tante premure con me. 

Ma col sesso, è stata tutta un'altra storia... Max si è comportato esattamente come ha sempre fatto con tutte le altre, proprio come tutti gli altri con i quali sono stata insieme. Non c'era preoccupazione nei suoi gesti, né alcuna attenzione rivolta a me, ma solo all'atto da compiere sui sedili posteriori dell'auto di suo padre.

È stato in quel momento che ho capito di aver fatto una gran cazzata. Max non ha mai provato niente per me, è sempre stato innamorato di lei...

Oggi.

- Allora, mi spieghi perché siete usciti da quel bagno insieme ieri sera? E non rifilarmi scuse, sai che non sei brava a mentire... - dico a Jules.

È arrivata al salone da poco con alla mano il pranzo per me e per lei, preparato da sua madre. Si è presentata come una povera anima in pena, come un cucciolo che sa di aver commesso qualche terribile errore ma che cerca in tutti i modi di dimostrarsi dispiaciuto, facendoti impietosire.

- N-non è come pensi, o almeno non tutto... - mi risponde imbarazzata, mentre addenta il primo morso ad uno dei panini che ha portato.

Ci siamo rinchiuse all'interno del salone, dato che anche le altre dipendenti sono andate in pausa pranzo, ma a differenza mia loro hanno preferito tornarsene a casa...

- E allora? Come stanno "veramente" le cose? – chiedo scocciata. La sta portando fin troppo per le lunghe...

- I-io... - inizia a dire Jules, interrompendosi nuovamente per qualche secondo prima di riprendere ancora. - ...io e M-max stiamo i-insieme. – ammette, tutto d'un fiato.

- Che cosa?! – chiedo sbalordita, ad occhi spalancati. – E perché diavolo non me lo avete detto prima?!

- N-non lo so perché Gem, non so perché ma ho paura a dirlo. Ho paura che se ne parlassi ad alta voce diventerebbe vero, reale, mentre invece ora mi sembra di star vivendo un sogno. Ho paura di rimanerci male, di restarne ferita e di non riuscire più a riprendermi se mai dovessimo lasciarci... Ho paura perché forse tutto questo non sarebbe mai dovuto accadere... - continua ancora, mentre dei lacrimoni le riempiono gli occhi rendendole la vista sfocata prima di iniziare poi a scivolarle sulle guance.

È tenera, fin troppo. Sembra una bambina in questo momento. Una bambina che ha comprato un giocattolo nuovo ed ha fin troppa paura di perderlo per mostrarlo agli altri.

- Sei una sciocca Jules. – ammetto senza pensarci. Lei mi rivolge uno sguardo confuso, come se non si aspettasse le mie parole. – Sei una sciocca perché sono mesi che Max continua a parlare di te ininterrottamente. Sono mesi che non fa altro che pensarti senza sosta. E sono anni che non ha mai considerato nessun'altra come ha sempre fatto con te. – continuo, mentre la vedo abbozzare un sorriso, ma le lacrime continuano comunque a sporcarle le guance di mascara. - In te ha sempre trovato quello che le altre ragazze non hanno mai saputo dargli.

Sei mia amica Jules, la mia migliore amica. Se servo io per farti aprire gli occhi, allora ben venga. Spero solo però che un giorno io possa redimermi per quello che ho fatto, e spero anche di ottenere il tuo perdono. Non avrei dovuto mettermi tra di voi, me ne pento amaramente ogni giorno, e non sai quanto...

At Home, Again - The Comeback Series #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora