CAPITOLO 54

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Max

- Gem, ma che cazzo! – esclamo stranito, lasciandole andare il polso e allontanandomi di qualche passo. – Perché diavolo l'hai fatto? – le domando furioso, mentre la osservo attentamente guardarmi fissa, immobile, spenta.

Ed è bella, e anche tanto... ogni ragazzo sognerebbe una come lei fra le sue braccia, con quelle labbra a cuore rosse e così ben evidenziate, ma io ora ho in mente solo un'altra persona... per questo mi sbrigo a ripulirmi l'impronta di rossetto che mi ha lasciato sulle labbra con il dorso della mano, dopodiché mi sistemo nervosamente i capelli come mio solito.

Questa storia mi sta sfuggendo di mano, e me ne sono reso conto da solo di essere stato un meschino a mentire a Jules dalla prima volta in cui, quando è tornata, mi ha chiesto di me e Gem, ma non ho potuto fare altrimenti... Tutte le mie bugie però mi si stanno ritorcendo contro, e Gem sta contribuendo ad aumentarle e ad alimentarmi i sensi di colpa.

Perché sta succedendo proprio a me?! Semplice, perché sono un gran cazzone che fino a pochi mesi fa non riusciva a tenersi l'uccello nelle mutande, e questi ne sono i risultati...

- Gem... - dico avvicinandomi, guardandola asciugarsi il trucco nero colato sotto gli occhi. – Mi dispiace... - aggiungo mortificato, abbassando lo sguardo a terra.

- Per cosa? – domanda lei, rialzando lo sguardo. - Per essere venuto a letto con me o perché mi hai solamente usata come tutti gli altri? – mi chiede sarcasticamente, lanciandomi un messaggio ben chiaro.

E ha ragione, l'ho solo scopata quella sera... l'ho usata come un pezzo di carne, come una da una botta e via, ma non ragionavo... credevo che lei volesse lo stesso, che volesse solo divertirsi proprio come me, ma ora invece mi sto rendendo conto che forse non è stato lo stesso per entrambi.

- No Gem, mi dispiace perché sono innamorato di Jules, e perché ho fatto sesso con te consapevole che non ci fosse nulla di più che semplice attrazione fisica. – ammetto sincero.

Forse essere schietto in questo caso potrà non aiutarla, potrà solo peggiorare le cose, ma lei deve farsene una ragione. Deve capire che oramai la mia vita è legata indissolubilmente a quella di Jules, e non potrei mai immaginarla diversamente, neanche se lo volessi.

- E a me dispiace di aver pensato che a te importasse qualcosa di me. – afferma glaciale, sorpassandomi con una spallata per ritornare all'interno del locale, lasciandomi fuori da solo.

Quando ritorno dentro mi guardo bene intorno per capire cosa sia successo durante quella manciata di minuti di assenza che, tra me e Gem, hanno segnato forse definitivamente un punto di rottura. Il gruppo si è diviso all'interno del locale, ora al tavolo ci sono solamente Sam, Frank e Elena, mentre in pista vedo ballare Vince e Tony insieme a due ragazze, ed Isa da sola insieme ad un ragazzo che non conosco. Nessuna traccia né di Nick né di Gemma ma, conoscendo entrambi, sono sicuro che il primo ci stia provando spudoratamente con qualche ragazza per cercare di portarsela a letto, mentre la seconda abbia già rimediato una scopata consolatoria dopo il brutto colpo che ha ricevuto da me là fuori...

Che credeva, che confessandomi i suoi sentimenti da ubriaca lasciassi Jules e mi mettessi con lei mandando tutto all'aria?! Mi dispiace ammetterlo ma, anche se è stata la mia confidente durante l'ultimo periodo, si vede che probabilmente di me non ha mai capito un cazzo.

- Ehi amico dov'eri? – mi domanda Frank quando mi avvicino al tavolo.

- A prendere una boccata d'aria... - rispondo vago. – ...gli altri? – domando, sviando dall'argomento.

- In giro. – mi dice, mentre fa spallucce e torna a concentrarsi sulle gambe di Sam seduta accanto a lui, che però sembra inacidita.

Credo abbiano litigato, ma non ne sono tanto sicuro...

- Max, ehi! – esclama Isa avvicinandosi. – Dov'è Gemma?

- È rientrata, credevo fosse con te... - ammetto pensieroso.

Sembra che non abbia accennato a nessuno di quello che è accaduto pochi minuti fa all'esterno, ma infondo è meglio così... non tutti la vedrebbero di buon occhio se confessasse loro di provare qualcosa per me, sapendo che sto insieme a Jules. Nessuno infatti vorrebbe veder soffrire Jules, soprattutto Sam che stravede per lei...

- Stava meglio? Io sono rientrata a trovare il giacchetto ma sono stata fermata da un vecchio amico... - si giustifica con lo sguardo basso, come se non sapessi che si stava rimorchiando l'ennesima e inconsapevole vittima.

Ed è questo del suo atteggiamento che mi urta, il fatto di voler apparire una santarellina quando in realtà è ben altro... Diavolo, ti piace il sesso occasionale?! Ammettilo! Perché ne hai vergogna se poi fai tutto sotto la luce del sole, o in questo caso, sotto le luci di un locale notturno?!

- Sì, si era ripresa, o almeno ha riacquistato lucidità... - le abbozzo non troppo specificatamente.

- Hai visto in che direzione è andata? – domanda ancora, guardandosi attorno.

- No, ma direi di cercarla. Non vorrei che facesse qualche altra stupidaggine e si sentisse male ulteriormente. – suggerisco istintivamente, perché non mi sognerei mai di abbandonarla a se stessa in un locale pieno di tizi che non si farebbero alcun problema a farsela anche non del tutto cosciente.

- Okay, allora io vado verso i bagni, tu controlla nei corridoi verso l'entrata. – propone Isa.

Ci separiamo allora frettolosamente in direzione di due lati opposti del locale e, non appena arrivo ai corridoi che conducono alla sala esterna e all'entrata del locale, sono costretto a farmi largo tra la moltitudine di persone accalcate nel mezzo per poter riuscire a passare. Non appena arrivo alla sala esterna, a metà tra l'entrata e la sala principale, lancio un'occhiata in giro per riuscire a scovarla lì da qualche parte, ma dato il freddo di questa sera e le poche persone che ci sono, capisco subito che Gemma non c'è. Per questo inizio a ripercorrere i corridoi meno pieni in direzione dell'entrata del locale, fino ad arrivare all'ultima tratta semi deserta prima della porta d'entrata principale. Qui non c'è più nessuno, se non il buttafuori che controlla le uscite e i pochi e coraggiosi avventori che si avviano ad entrare nel locale anche a quest'ora della notte. Ripercorro allora preoccupato i miei passi in direzione del nostro tavolo, e nel momento stesso in cui arrivo capisco che, dato che le mie ricerche non andate a buon fine, quelle di Isa avranno di sicuro dato più frutti. La ragazza infatti sta ridacchiando insieme ad Elena e non appena mi avvicino per chiederle cos'è successo, mi incoraggia ad andare a vedere di persona. Arrivato allora in un angolino appartato di un corridoio che dà sul retro del locale, come da istruzione di Isa, finalmente la vedo... appoggiata di schiena ad una delle tante pareti dipinte di nero, Gemma si sta godendo in tutta tranquillità le attenzioni che le sta regalando un tizio praticamente spiaccicatole addosso e incastrato tra le sue gambe, che le tocca ogni centimetro di pelle sul vestito e non. Lei ha una mano tra i capelli biondi e mossi del tizio, e una gamba arpionata dietro il sedere di lui, che lentamente le si spalma sempre di più sul suo corpo, costringendola a stare schiacciata tra lui e la parete alle sue spalle. A lei non sembra dispiacere, anzi, tutt'altro... e anche se non riesco a vedere il volto del tizio, non ci metto molto a capire che quello che Gem ha tra le gambe è Nick. Non appena poi lei si accorge di me, e la vedo guardare nella mia direzione con sguardo arcigno, mentre lui invece ignaro di tutto continua a baciarla, capisco perfettamente il suo intento... Si sta vendicando, di me, ma quello che non sa però è che l'unico che probabilmente domattina starà di merda, è solamente Nick.

Decido di lasciarla stare questa volta, sarà lei stessa la fautrice dei suoi errori, io oramai non posso più fare niente per lei col rischio che le mie azioni potrebbero essere fraintese. Perciò mi volto e lentamente inizio a ripercorrere la strada per il nostro tavolo, quando la vibrazione del cellulare mi distrae completamente dal resto facendomi bloccare sul posto.

Messaggio da Jules: - Spero ti stia divertendo con gli altri, io ho appena finito di studiare e sto per crollare... ci sentiamo domani. Un bacio, anzi due... J.

At Home, Again - The Comeback Series #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora