At Home, Again - The Comeback Series #1

CAPITOLO 50

Max

- Diavolo Jules sono giorni che non ci vediamo, cosa devo fare per stare un po' con te? – le domando seccato, mettendomi a sedere sulla poltrona nell'ufficio di mio padre.

Sono settimane che non riusciamo a stare un po' insieme dato che tra le lezioni, lo studio e il suo nuovo lavoro in una pizzeria in centro che la tiene impegnata durante ogni singolo fine settimana, non riesce più a ritagliarsi un momento libero... Oltretutto è anche migliorata tantissimo alla guida, e questo ha fatto in modo che i genitori le lascino prendere l'auto praticamente ogni volta che ha bisogno di andare da qualche parte, togliendo quindi a me qualsivoglia scusa plausibile per poter andare a prenderla a casa e farle da autista. Mi sono praticamente ridotto a vederla solo per una mezz'oretta distrattamente ogni tanto, proprio come qualche giorno fa, quando mi sono fatto trovare all'università e abbiamo pranzato insieme prima che lei tornasse a seguire le lezioni.

Inutile dire che in mezz'ora, tra il pranzo e qualche chiacchiera su come procedono le cose, non abbiamo avuto tempo per fare nient'altro...

- Sì, lo so Max, ma sono davvero incasinata in questi giorni, lo sai... - aggiunge dispiaciuta come al solito. Non è colpa sua infondo, ma ho davvero bisogno di vederla più spesso...

- Lo so, lo so... Non c'è bisogno che me lo ripeti ogni volta. – ammetto ancora, sbuffando scocciato.

- Sai Max, se non ti conoscessi bene affermerei che in questo momento tu sia abbastanza frustrato... – ammette ironica, facendomi abbozzare un sorrisetto compiaciuto.

Prendimi in giro Jules, fallo pure, sarò io poi a "prendere" te...

- Jules ti conviene non provocarmi perché potrei non rispondere delle mie azioni! – la ammonisco divertito cercando di sembrare quanto più fermo possibile nel tono...

Mi piace giocare con lei, scherzare, prenderci in giro... mai con nessuna ho avvertito prima questo tipo di feeling, questo livello d'attrazione mentale quanto quella fisica. Forse questo è il risultato anche del fatto dell'essere stati amici per così tanto tempo... Il fatto di conoscerci sotto ogni aspetto ci permette di essere limpidi e trasparenti l'uno con l'altra, e ci rende le cose molto più facili che per qualsiasi altra semplice coppia.

Perché in fondo, oltre all'essere amanti, noi siamo prima di tutto migliori amici, complici e alleati.

- Sto tremando di paura! – esclama beffarda mentre la sento ridere di gusto dall'altro capo del telefono, ed istintivamente un sorriso a trentadue denti appare anche sul mio volto.

- Non potresti prenderti una pausa? – domando ancora, quasi supplicandola, sperando che in questo modo provi pena per me e cambi idea.

- Credimi, mollerei tutto qui così e andrei al mare in questo preciso momento! – ammette sbuffando sognante, mentre io lancio un'occhiata fuori, dove il freddo invade le strade facendomi rabbrividire e il cielo diventa sempre più scuro per l'imminente arrivo della sera.

- Siamo a Novembre Jules... fa un po' freddo per andare al mare. – esclamo accigliato per la sua affermazione.

- Ricorda caro Max, il mare è sempre una buona idea! – mi riprende con il suo tono da maestrina saccente.

È all'improvviso l'ipotesi che mi balena nella mente sembra fin troppo folle anche per un tipo come me, ma dopotutto è stato un suo suggerimento, io provvederò solo al metterlo in pratica...

- Sei ancora in officina? – mi domanda ancora curiosa.

- Si, sono ancora qui, aspetto che mio padre ritorni per chiudere e tornare a casa. – rimugino, mettendomi all'in piedi e iniziando a gironzolare per l'ufficio fino ad arrivare nuovamente in garage...