Max
Vedo Jules che a qualche passo più in là si imbarazza e sorride alle parole di Ricky, che continua a guardarla spogliandola con gli occhi. Vorrei tanto urlare "Allontanati da quel coglione che ti vuole solo entrare nelle mutande!", ma dopotutto chi sono io per decidere cosa deve o non deve fare, anche se in questo momento vorrei tanto spaccare la faccia a quel puttaniere.
Quasi mi vergogno ad essere stato un tipo come lui fino a un po' di tempo fa...Finita la chiacchierata con l'idiota di turno, che continua a guardarle il culo anche mentre viene verso di me istigandomi a prenderlo seriamente a cazzotti, Jules si avvicina ed io le passo la mia birra. La vedo posare le labbra nello stesso punto in cui qualche secondo prima le ho posate io, ed improvvisamente una strana sensazione allo stomaco mi assale... A che stai pensando Max? Dimmi che non ti sei davvero immaginato di baciare Jules, ti prego!
Pochi attimi dopo, la voce di Sam ci avvisa dell'arrivo di qualcuno. Da lontano infatti si vedono Isa e Gemma, vestite se non da squillo, quasi, che si incamminano verso di noi.
- Ehi Max, da quanto tempo... - mi dice dopo aver salutato Jules.
- Ciao Gem. – le rispondo io, evitando accuratamente di guardarla in viso.
Speravo che le cose sarebbero tornate come prima al ritorno di Jules, lo speravo davvero. Ma dopo quello che è successo con Gemma e l'incredibile cambiamento di Jules stessa, non sono più molto sicuro che possa accadere.
Jules non appena ha notato che la birra tra le mie mani si è svuotata, si è subito offerta di correre al pub a prenderne delle altre. Io ovviamente non mi sono lasciato scappare l'occasione di accompagnarla, dato che da quando è tornata non abbiamo avuto molte occasioni per stare insieme, noi due soli come un tempo...
- Vengo con te! – le dico allora raggiungendola mentre si allontana.
Camminiamo fianco a fianco per il breve tragitto per arrivare al pub poco distante. Lei continua a ripensare e a parlare di Gemma, di quanto l'abbia trovata cambiata. I ruoli si sono decisamente invertiti visto che fino a poco più di un anno fa ero io che la tartassavo parlandole di Gemma in continuazione. Ora invece vorrei parlare solo di lei. Vorrei sapere tutto quello le è accaduto durante il suo periodo in Inghilterra, quello che ha fatto, se mi ha pensato almeno un po' come io invece ho fatto costantemente con lei...
Usciamo dal bar dopo aver preso una birra ciascuno, dopodiché ci dirigiamo nuovamente verso il parco. Ma, mentre lei continua ancora ad esprimere le sue preoccupazioni riguardo l'amica, io ad un certo punto non ce la faccio più e scoppio...
- Cazzo Jules, sembra che il tuo argomento preferito questa sera sia solo Gem! - esclamo, con un tono forse più duro di quanto avrei dovuto...
Lei allora assume un'espressione come se fosse in stato di shock. Effettivamente sono stato davvero molto brusco, anche se non ne avevo propriamente l'intenzione.
- Scusami se ti sto annoiando... - mi dice allora dispiaciuta, abbassando lo sguardo. - È solo che... sono veramente preoccupata per lei... - aggiunge continuando a camminare, spostandosi nervosamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Io allora in quel momento mi porto una mano al viso, cercando di nascondermi dall'imbarazzo, e realizzo di essere stato un completo idiota dato che lei non sta facendo altro che preoccuparsi per gli altri, come ha sempre fatto d'altronde.
– No scusami tu, sono stato un vero stronzo. – le dico infine, guardandola in viso.
Lei mi sorride di rimando assumendo un'espressione dolcissima, guardandomi con quegli occhi di un verde chiarissimo.
In questo momento non riesco a pensare a null'altro se non a quanto sia dannatamente stupenda con questa espressione sul viso. Non mi ha mai guardato direttamente negli occhi come sta facendo adesso, anzi, prima si sarebbe certamente nascosta tra i capelli scuri per evitare che vedessi l'imbarazzo colorarle le guance, mentre ora invece sembra non preoccuparsene affatto.Qualche ora dopo, quando finalmente Gemma smette di dare i numeri e sembra essersi decisamente ripresa dall'effetto della Sambuca, Isa ci avvisa che provvederà lei a riaccompagnarla a casa. Io invece accompagno Ricky e Nicola nel loro quartiere in compagnia di Jules, che rimane per tutto il tempo seduta sul sedile del passeggero anteriore. Ricky, per tutto il tragitto, non fa altro che stuzzicarla e fare allusioni su quanto sia diventata meravigliosa.
Lo sappiamo tutti mio caro Ricky che è diventata bellissima, ma non abbiamo bisogno che tu lo ripeta ad alta voce ogni cinque secondi, tanto non ti lascerà entrare nelle sue mutande!
O almeno, lo spero...
Solo in quel momento mi sale alla mente un fattore che non avevo minimamente considerato prima: con questa nuova fiducia ritrovata in se stessa, e il suo aspetto esteriore messo completamente a nuovo, Jules avrà decisamente attirato l'attenzione di altri ragazzi anche a Londra. Il solo pensiero che qualcun'altro possa averla sfiorata o toccata, e solo l'idea che possa aver fatto l'amore con qualcuno mi irritano da morire, anche se non dovrebbe essere così dato che siamo semplicemente... migliori amici.
La sua amicizia per me era, ed è tutt'ora, la cosa più preziosa. Farei di tutto pur di non perderla, anche se questo dovesse significare mentirle ancora a lungo...
- Grazie per la serata. – mi dice Jules affacciandosi dal finestrino del passeggero, dopo essere scesa dalla mia auto sulla strada difronte casa sua.
Quando l'occhio mi cade nuovamente sulla sua scollatura, devo davvero fare appello a tutte le mie forze pur di non lasciare che accada qualcosa nei miei pantaloni...
- Beh non è andata decisamente come speravo, ma d'altronde anche le nostre vecchie serate con il gruppo finivano sempre con qualcuno troppo ubriaco per reggersi in piedi. Niente che non abbiamo sperimentato anche sulla nostra pelle, giusto? – Scoppio a ridere mentre alludo visibilmente a tutte le volte in cui lei ha esagerato con le birre e ho dovuto portarla in giro per farla riprendere, prima di poterla riaccompagnare a casa.
Lei allora si copre il viso con le mani, tentando di nascondere l'imbarazzo ed iniziando a ridere graziosamente. La sua nuova risata è davvero femminile, anche se sento come se adesso si stesse trattenendo pur di non emettere quello strano suono che faceva prima quando rideva... è un peccato, perché a me infondo piaceva tanto.
- Smettila di prendermi in giro! – esclama, ancora con le mani sul viso.
- A differenza di allora, adesso lo reggi davvero bene l'alcool. Due birre e parecchi sorsi di Sambuca prima ti avrebbero decisamente stesa! - mi congratulo.
- Oh credimi, a Londra bevevo decisamente molto più di adesso, quindi è normale che regga bene quelle poche cose.
- Già, a Londra... - dico io rimuginando sulle sue parole – ...prima o poi dovrai raccontarmi come te la sei passata laggiù. – Le sorrido prima di mettere in moto l'auto mentre lei si allontana dopo avermi salutato.
L'occhio, mentre ripercorro la strada per arrivare fino a casa, mi cade sullo specchietto retrovisore, e la vedo guardare la mia auto fin quando non sparisce dal mio capo visivo.
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At Home, Again - The Comeback Series #1
RomanceQuesta è la storia di un'amicizia, o forse... Jules e Max si conoscono da anni, si sono incrociati tra i corridoi del liceo artistico della loro città quando lei era appena al primo anno, mentre invece lui al secondo. Max si è subito sentito attratt...