Jules
- Che forza, io adoro i musicisti! Devi assolutamente portarmi ad un loro raduno la prossima volta, non accetto scuse! – esclama Arianna.
Sofia e la sua amica, che ho scoperto essere molto rumorosa ed iperattiva, mi hanno individuata da subito questa mattina, e devo dire che la loro compagnia non mi dispiace affatto. Fin da quando poi Arianna ha introdotto l'argomento "ragazzi" tra le chiacchiere durante il pranzo, ha voluto avere ogni dettaglio su Max, e quindi ho finito per raccontargli della nostra amicizia, degli avvenimenti accaduti nell'ultimo periodo, della sua passione per la musica, e del raduno di musicisti che si è tenuto ieri... La parte della canzone di Ed Sheeran che mi ha dedicato ho però deciso di ometterla. È un dettaglio intimo, fin troppo romantico perché io possa riuscire a raccontarlo ad altri, quindi preferisco tenerlo per me...
- Ari, tu adori ogni essere umano di sesso maschile, non solo i musicisti. – la rimprovera Sofia scocciata.
- Beh mi piacciono i ragazzi. – ammette Arianna con nonchalance, facendo spallucce.
- Tuo fratello non sarebbe molto felice di sentirti parlare in questo modo... - la rimprovera ancora l'amica, facendola sbuffare spazientita.
- Beh non c'è nessun problema, mi piacerebbe portarvi con me la prossima volta. – le rassicuro, interrompendo divertita la loro mezza discussione.
Sofia mi guarda ad occhi sgranati, e se potessi dare voce ai suoi pensieri sono sicura che in questo momento potrebbero essere tradotti con "che diavolo ti dice il cervello?", mentre invece Arianna assume immediatamente un'espressione estasiata ed inizia a battere le mani per la contentezza continuando a sorridere.
- Non credo sia il caso... - cerca di abbozzare Sofia, ma Arianna la interrompe subito prendendo la parola.
- Oh non starla a sentire, non vediamo l'ora! – esclama entusiasta.
Non appena mi accorgo che le lancette dell'orologio in camera mia segnano le nove, il campanello di casa mia suona del tutto prevedibilmente. Prima che però possa correre giù ad aprire di persona, sento mia madre raggiungere ed aprire la porta, invitando ad entrare contenta la persona che si trova difronte. La sento ridere e chiacchierare divertita, e ci metto poco a capire che la persona insieme a lei è certamente Max.
Sono tre giorni che io e Max non ci vediamo. Da quando infatti siamo andati al raduno del nucleo dei musicisti, non eravamo ancora riusciti a vederci. Fortunatamente però questa sera siamo riusciti ad organizzare una serata insieme al vecchio gruppo di amici per andare a prendere qualcosa da bere al pub in centro.
La nostra prima serata ufficiale come "coppia di fatto"... ancora non ci credo!
In questi giorni ho riflettuto tanto sul fatto di uscire finalmente allo scoperto con tutti, e quindi anche sul come dirlo ai miei. Essendo però per noi le cose solamente all'inizio, questa mattina sono arrivata alla conclusione di continuare ad omettere la cosa con loro ancora per un po', giusto per non farli preoccupare più di tanto nel caso le cose dovessero andare a male. Per mio padre infondo, l'argomento "ragazzi", è una cosa del tutto nuova dato che nei miei vent'anni non ne ho mai portato uno a casa... o meglio, uno l'ho portato, ma nessuno (lui compreso) era cosciente dei miei sentimenti.
Nello stesso momento in cui però imbocco le scale per dirigermi in cucina, sentendo Max e mia madre chiacchierare con tutta la familiarità di questo mondo, la mia idea muta completamente...
Metto piede sull'uscio della porta aperta della cucina e mi fermo per qualche secondo a guardarli contenta, prima che ovviamente si accorgano della mia presenza. Max non appena si volta a guardarmi, dopo mia madre, non si risparmia dal lanciarmi le sue occhiate allusive che subito mi fanno avvampare, facendomi iniziare a lamentare per il caldo anche se siamo già ad ottobre. Lui nel frattempo se la ride divertito mentre la mamma mi guarda stranita e mi passa un bicchiere d'acqua fresca.
- Tesoro, non fa più così tanto caldo di questo periodo... - afferma confusa.
- Beh io ho caldo, che posso farci? - le chiedo stizzita, mentre noto Max a qualche passo più in là che cerca di trattenersi dallo scoppiare a ridere di gusto. È completamente consapevole dell'effetto che ha su di me, e la cosa non fa altro che farmi infuriare ancora di più. – Tu cos'hai da ridere? – gli chiedo arrogante.
- Nulla... sei pronta per andare? – mi chiede, sviando completamente dall'argomento principale.
- Si, sono pronta. – ammetto frettolosa, afferrando la mia borsa e seguendolo in direzione dell'ingresso.
Prima che però uno dei due possa mettere piede fuori casa, prendo un respiro profondo e faccio quello che mai avrei immaginato di fare...
- MAMMA, PAPA'... - urlo, richiamando così la loro attenzione. Quando entrambi arrivano nell'ingresso, una della cucina mentre l'altro dal salotto, mi decido a sganciare la bomba... - Io e Max stiamo insieme. – ammetto quasi indifferente.
Entrambi mi fissano come se non avessero ben capito le mie parole, forse sotto shock, ma non ne sono tanto sicura. Sposto poi lo sguardo su Max dietro di me, immobilizzato con una mano sulla maniglia della porta d'ingresso mezza aperta, e riesco a constatare che anche lui mi sta guardando terrorizzato ad occhi sgranati, come se non si aspettasse minimamente un'ammissione del genere, almeno non in questo momento...
Lasciando tutti così, senza parole, sorpasso Max e mi dirigo fuori sentendo anche lui poco dopo fare lo stesso e richiudersi la porta alle spalle.
- Jules ma sei matta? – mi chiede mentre raggiungiamo l'auto.
- Beh, in verità, credo che sia più che probabile... - ammetto divertita.
- Potevi almeno avvisarmi che gliel'avresti confessato con me presente! Diavolo, sono quasi morto d'infarto... non immagini che occhiata omicida mi ha lanciato tuo padre non appena sei uscita fuori e mi hai lasciato là come un pesce lesso. – sbuffa irritato, passandosi una mano tra i riccioli scuri.
- Oh andiamo Max, solo qualche giorno fa hai cantato per la prima volta davanti ad una folla di persone, ed adesso ti sei fatto spaventare dal buon vecchio Ed? – gli domando sarcastica.
- Non farmi mai più una cosa del genere, ti avviso, altrimenti non immagini neanche le conseguenze! – mi ammonisce, puntandomi un dito contro... sono una brutta persona se ammetto di iniziare a sentire nuovamente caldo?!
Max
- O la va', o la spacca... – rimugina Jules, catapultandosi poi immediatamente fuori dall'auto.
Io la seguo a ruota, ma devo dire di essere più nervoso di lei al momento, per questo non riesco a lasciar stare i miei capelli torturandoli in continuazione...
- Sicura di essere pronta? – le chiedo, anche se probabilmente lo sto chiedendo più a me che a lei.
- Più o meno... tu? – chiede di rimando continuando a camminare verso il pub poco distante.
- Devo proprio rispondere? – ammetto stranito. - È la prima volta che presento ai miei amici la mia ragazza ufficiale... - aggiungo nervoso.
- Ed ero io quella spaventata dal dirlo agli altri... - mi prende in giro ridacchiando divertita.
- Ma sta' un po' zitta! – esclamo, poggiandole un braccio sulle spalle e tirandola verso di me per pizzicarle i fianchi.
- Smettila! – esclama tra le lacrime per le risate. – Sai che odio quando lo fai! - esclama ancora, mentre raggiungiamo l'entrata del pub.
- È proprio per questo che lo faccio! – le dico infine continuando a tenere ben salda la presa sulle sue spalle.
Senza neanche rendermi conto di essere arrivato a destinazione, continuo a battibeccare con Jules e a prenderla in giro anche mentre spingo la porta di legno scuro del pub difronte a me. Non appena però ci addentriamo nella sala, arredata minuziosamente in stile inglese, sentiamo subito una serie di occhiate fisse su di noi. Ci voltiamo allora verso quello che capiamo subito essere il nostro gruppo di amici, seduti ad un tavolo contornato da sedie di legno e divanetti in pelle marrone, e vediamo tutti fissarci a occhi spalancati per la sorpresa...
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At Home, Again - The Comeback Series #1
RomanceQuesta è la storia di un'amicizia, o forse... Jules e Max si conoscono da anni, si sono incrociati tra i corridoi del liceo artistico della loro città quando lei era appena al primo anno, mentre invece lui al secondo. Max si è subito sentito attratt...