Max
Dopo la discussione che ho avuto con Jules in auto, in cui ho guarda caso scoperto che le sue intenzioni nei miei confronti erano completamente diverse da quello che avevo immaginato, ho fatto di tutto per evitare il suo sguardo. Sono arrivato addirittura a non guardarla neanche in faccia e a non rivolgerle neanche la parola per tutta la sera, pur di non lasciarle scoprire quello che avevo in mente di fare... Non sono un tipo romantico, non lo sono mai stato, ma sin da quando ho ricevuto quel messaggio da parte di Jules oggi pomeriggio, ho deciso di doverle dimostrare i miei sentimenti una volta per tutte per riuscire a tenermela stretta.
Dovevo tirare fuori le palle, e quale miglior metodo per me se non la musica?! La canzone che ho scelto oltretutto è una delle sue preferite, una perfetta dichiarazione d'amore che contiene tutte le parole che avrei sempre voluto dirle ma che per codardia non ho mai avuto il coraggio di confessarle... alla fine mi sono convinto a fare qualcosa solamente essendo certo di stare per perderla.
Quando ho finito di cantare, avrei praticamente voluto correrle incontro e baciarla fino a farle mancare l'aria, ma ovviamente Leo e gli altri mi hanno trattenuto per un po', e nel momento in cui mi sono girato nuovamente a cercarla, lei non era più lì. Avendo per di più il cellulare quasi scarico, non ho potuto neanche farle una chiamata per paura che si spegnesse mentre tentavo di rintracciarla. Per questo le ho scritto un messaggio chiedendole dove fosse, ma purtroppo sto ancora aspettando una risposta...
Leo oltretutto, vedendomi in disparte da solo, mi ha raggiunto da un po' di minuti insieme ad un paio di amici, ed ha iniziato a spiegare loro di come mi abbia conosciuto, elogiando continuamente me e il mio talento musicale.
La mia attenzione però, dopo una decina di minuti, viene distolta da loro non appena il cellulare mi vibra tra le mani.
Messaggio da Jules: - Fuori.
Scusandomi con tutti, mi allontano allora velocemente e mi dirigo verso il piccolo cortile sul retro che fa parte della proprietà del locale. La trovo lì da sola, all'in piedi e di spalle, con lo sguardo rivolto verso il cielo che fissa le poche stelle che si intravedono dietro le nuvole scure in lontananza. Senza fare alcun rumore, la avvicino e le poso le mani sui fianchi dolcemente. Lei in un primo momento sussulta, ma accorgendosi che sono io si rilassa nuovamente. Quando poi però la vedo asciugarsi gli occhi con una manica della maglia scura che ha indosso, sento il cuore andare in mille pezzi...
- Jules che succede? – le chiedo preoccupato, portandomi difronte a lei.
La trovo con il mascara tutto colato sotto gli occhi a causa del pianto, e con le guance umide di lacrime.
- T-tu hai c-cantato... quella c-canzone... - balbetta, continuando a far scendere le lacrime una dopo l'altra, senza riuscire a fermarle.
Come diavolo ci siamo finiti a questo?!
- Non avrei dovuto? Ti prego Jules mi dispiace, se è stato troppo dimenticalo, ti prego! – esclamo, cercando in tutti i modi di risolvere questa assurda situazione.
- È-è stata... b-bellissima... - balbetta ancora.
Ok, adesso sto davvero andando in confusione...
- E allora qual è il problema? Perché stai piangendo? – le chiedo insistente.
Solo in quel momento Jules sembra riuscire a fermare il pianto e, quando apre nuovamente gli occhi e li porta ancora una volta nei miei, vedo nascerle un bellissimo sorriso colmo di gratitudine sulle labbra.
- Tu... avevi paura di rispondermi ad un "ti amo" e poi mi fai questo... sei sleale, questo vale molto più di quelle due stupide parole! – esclama, lasciandomi completamente spiazzato.
- Ma sei seria? – le chiedo confuso, come non mai.
- Mai stata più seria di così. – afferma, asciugandosi definitivamente le lacrime.
Prima che possa aggiungere altro, la strattono verso il mio petto e la stringo rudemente a me, quasi con l'intenzione di non lasciarla andare mai più.
- Dio, non puoi sapere quanto cazzo mi hai fatto spaventare oggi! – esclamo a denti stretti. – Non farmi mai più farmi passare una giornata del genere!
- Beh io in verità, la rivivrei altre cento volte... - ammette lei ridacchiando.
Ed infondo è vero che non è stata poi interamente così male come giornata...
- Ora almeno abbiamo la prova che anche la regina di ghiaccio ha un cuore, e che se vuole il ghiaccio lo scioglie eccome... - la prendo in giro, provocandole ovviamente una reazione immediata dato che un pugno neanche tanto delicato mi colpisce in pieno petto mentre la tengo ancora stretta tra le mie braccia.
Dio, quanto la amo...
- Abbiamo fatto tardi... è l'una passata. - rimugino seccato una volta fuori casa di Jules.
Suo padre non vuole che faccia tardi anche in settimana, soprattutto ora che ha iniziato i corsi all'università, perciò sono dispiaciuto di averla fatta tardare tanto.
- Non preoccuparti Max, sai che la mamma mi copre sempre alla fine... - mi rassicura sorridendo divertita.
- Già ma domani devi alzarti presto per seguire i corsi, infondo tuo padre ha ragione... a proposito, come andrai in accademia domani? Posso sempre portarti io come stamattina... - continuo a dire a raffica, non dandole il tempo di risponderle.
Lei però, stanca del mio continuo straparlare, mi porta una mano sulle labbra e mi intima di zittirmi per lasciar parlare anche lei.
- Dio quanto parli... comunque non ne ho bisogno, sono scesa a patti con la mamma e abbiamo concordato che la mattina posso tenermi l'auto dopo averla accompagnata al lavoro, quindi non devi preoccuparti...
- Oh mi sa che devo preoccuparmi eccome se inizierai a prendere l'auto tutti i giorni... già mi immagino i titoli del telegiornale con te come protagonista... - la prendo in giro, scoppiando poi a ridere.
- Non scherzare su queste cose! – mi ammonisce lei ad occhi sgranati. – Non è un buon augurio il tuo! – esclama indispettita, incrociando poi le braccia al petto.
- Lo so, lo so... scusami. – le dico avvicinandomi per prendermi un bacio.
- Mmmh... devi proprio andartene? – mi sussurra dolcemente, facendo risvegliare il mio amichetto ai piani bassi...
- Jules non provocarmi, sai che non ci metterei niente a farti stendere sotto di me. – ammetto sincero, con tutta la perversione che ho in corpo.
Lei mi guarda incantata.
- Dovrei sempre permettertelo... - abbozza, cercando di risultare forte e imperturbabile.
Ma io però so l'effetto che ho su di lei, farebbe qualunque cosa le chiedessi, anche ora se lo volessi.
- July, July... credo sia meglio che tu rientri. – l'ammonisco, baciandola nuovamente e sentendo la sua pelle rabbrividire sotto il mio tocco. – A domani. – le dico infine.
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At Home, Again - The Comeback Series #1
RomanceQuesta è la storia di un'amicizia, o forse... Jules e Max si conoscono da anni, si sono incrociati tra i corridoi del liceo artistico della loro città quando lei era appena al primo anno, mentre invece lui al secondo. Max si è subito sentito attratt...