Max
- ...deve scusarmi, Max è venuto a prendermi all'università e, non avendo voglia di tornarmene a casa, gli ho proposto di restare insieme a lui in officina, ma ho finito solamente per distrarlo... – Jules cerca di scusare entrambi affibbiandosi la colpa di essere stati scoperti in flagrante, anche se in realtà la colpa è solo mia.
- Non preoccuparti Juliet, sono sicuro che Max saprà sicuramente recuperare il tempo perso oggi, non è vero? – le risponde mio padre, lanciandomi un'occhiataccia ammonitoria.
Credo che a questo punto abbia capito perfettamente cosa stessimo facendo nello studio, perciò Juliet sembra sempre più imbarazzata...
Già, mio padre. Credo abbia sempre sospettato che prima o poi io e Jules saremmo finiti col metterci insieme, o almeno lo sperava, per questo non è stato molto sorpreso dell'averci trovati rinchiusi insieme nello studio. Oltretutto è arrivato proprio alla fine della meravigliosa scopata che stavo facendo con Jules, che però poi lei ha deciso di rovinare con due semplici paroline che mi hanno lasciato completamente spiazzato. Mi duole ammetterlo, ma mio padre questa volta mi ha salvato davvero da una strana situazione... Non mi sarei mai aspettato che Jules se ne sarebbe uscita con quelle parole. È stato strano sentirle.
Io, che non ho mai provato più di una semplice attrazione fisica per nessun altro, non so se mi sento sono ancora pronto per poterle ricambiare...
- S-si certo... - gli rispondo, dopo essermi perso per un po'.
Jules d'altro canto mi guarda accigliata, come se non riuscisse a capire il perché del mio smarrimento. Io cerco ovviamente di evitare un contatto diretto con i suoi occhi, altrimenti sono sicuro che non riuscirei a nascondergli per molto le mie insicurezze.
- S-sarà meglio che vada ora. – riprende poi lei nuovamente.
Si dirige quindi nello studio, afferra la sua borsa, e ritorna verso di noi per poter salutare educatamente mio padre e per poi dirigersi di fretta verso l'uscita del garage con lo sguardo basso, senza neanche rivolgermi un'occhiata.
- Aspetta Jules, ehi... - le dico, raggiungendola e afferrandola per un polso prima che possa allontanarsi. Do una rapida occhiata all'indietro e noto che mio padre si è diretto nello studio. - ...per stasera allora, siamo ancora d'accordo? – le chiedo, lasciandola andare e passandomi una mano tra i capelli per cercare di scemare il nervosismo.
Siamo tesi, entrambi, e non vorrei che fosse a causa di quello che è accaduto prima, perché non saprei proprio come uscirmene.
- S-si, d'accordo... A che ora passi a prendermi? – mi chiede.
E solo in quel momento la vedo alzare lo sguardo.
E mi è tutto chiaro. L'ha capito, ha capito tutto senza neanche una spiegazione. Sei troppo intelligente Jules per una testa di cazzo come me, troppo astuta, troppo brillante, ed io non ti merito...
- Alle nove sono sotto casa tua. Non fare tardi. – le raccomando, abbozzando un sorriso che non mi riesce neanche troppo bene.
Lei mi guarda impassibile, poi si volta e imbocca la strada verso casa sua.
Io ritorno verso l'ufficio, con i pensieri in confusione e la mano incastrata tra i riccioli scuri, e quando mi ritrovo difronte a mio padre mi preparo mentalmente per la sessione "padre-figlio" che sono sicuro mi attende.
- Allora... - inizia col dire. È seduto alla sua scrivania, sulla sedia su cui prima mi sono perso a fissare Jules dalla testa ai piedi, distratto completamente dalle sue parole a causa di un gesto involontario delle sue braccia sotto il seno, che me lo ha fatto praticamente rizzare subito. Solo a pensarci, sento una lunga scia di brividi lungo la schiena... - ...posso dedurre che ora tu e Jules stiate insieme? – mi chiede, forse in tono troppo formale. Ed io mi chiedo ancora come ci sia finito a fare il meccanico quando poi la sera tona a casa e legge ogni volta un filosofo diverso. Avrebbe voluto studiare, magari sarebbe diventato un professore, forse uno dei migliori... ma la vita gli è stata avversa, doveva badare alla sua famiglia e non ha potuto fare nulla di quello che aveva in mente...
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At Home, Again - The Comeback Series #1
RomanceQuesta è la storia di un'amicizia, o forse... Jules e Max si conoscono da anni, si sono incrociati tra i corridoi del liceo artistico della loro città quando lei era appena al primo anno, mentre invece lui al secondo. Max si è subito sentito attratt...