CAPITOLO 20

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Jules

Le labbra di Max sono ancora sulle mie mentre continuiamo a baciarci senza riuscire a staccarci. Mai avrei immaginato che prima o poi sarebbe arrivato questo giorno, eppure eccoci qui... ci stiamo baciando e ancora non riesco a crederci... Quelle labbra, che ho desiderato per anni e che ora sono sulle mie, finalmente mi hanno degnata di un po' d'attenzione. So che è sbagliato, che probabilmente in questo modo rovineremmo ogni cosa, la nostra amicizia, il nostro splendido rapporto, eppure in questo momento non mi interessa più di niente. Io sto baciando Max, e anche se per tutto questo tempo ho accantonato i miei sentimenti cercando di reprimerli stentando a crederci persino io, ho capito di aver sprecato solo tempo.

Non ho aspettato altro, per anni, e ora che sta succedendo non riesco ancora a crederci.

- M-max... - sussurro sulle sue meravigliose e morbide labbra, che cercano le mie fameliche facendomi a stento continuare a respirare.

Lui in tutta risposta mi porta ancora più vicino, afferrando il mio mento con una mano senza staccarsi da me per un solo attimo, come se avesse paura che potessi sfuggirgli da un momento all'altro, stringendomi ancora di più a sé con un braccio ben saldo dietro alla mia schiena.

- C-che stiamo facendo... - chiedo, più a me stessa che a lui, quando ci stacchiamo involontariamente per riprendere a far circolare aria nei nostri polmoni. Max invece continua ancora a fissare le mie labbra come se non volesse altro. Come se dovesse recuperare tutto il tempo che abbiamo perduto a non mangiarci di baci, proprio come ora. - Che stiamo facendo? - gli chiedo allora, con tono più deciso.

Lui porta i suoi occhi di ghiaccio dritti nei miei facendomi diventare burro... gelatina tra le sue mani. Sono completamente impotente difronte a tanta bellezza e ancora non riesco a crederci che le sue attenzioni siano rivolte a me! Mentre porta nuovamente il suo sguardo sulle mie labbra, il pollice della mano con cui mi mantiene fermo il mento ripercorre il contorno del mio labbro inferiore, strofinando delicatamente per ripulirlo dal rossetto chiaro che, probabilmente per il nostro momento di foga, si è sbavato sui contorni. Ora che ci penso anche lui ne ha qualche traccia sulle labbra, eppure non risulta buffo, affatto... è meraviglioso.

- Stiamo facendo, mia piccola Jules, quello che ho sognato di fare tutte le notti da quando sei tornata. - ammette con tono dolce, ma con sguardo serio.

Non ho la certezza che le sue parole siano sincere, eppure sembrano così reali... Ma conosco Max, e so che durante gli anni passati ha sempre avuto la capacità di imbrogliare qualsiasi ragazza con le sue parole, l'ha sempre fatto. Figuriamoci se una ragazza come me, che pende praticamente dalle sue labbra, riuscirebbe a capire se quella uscita dalle sue labbra sia una bugia o meno.

- Max, ti prego io... - cerco di dire qualcosa, di ammettere che tutto quello che stiamo facendo è una follia, che non porterà a nulla di buono complicare ulteriormente le cose...

- No Jules, ora basta. Basta parlare, basta comportarci come se tutti i nostri gesti non significassero niente. Io voglio te Jules, l'ho capito quando ho avuto la possibilità di guardarti nuovamente negli occhi, quando eri lontana e cercavo il tuo sguardo in tutte le ragazze che vedevo intorno a me... Io voglio te, Jules.

Sono spiazzata, completamente. Mai avrei immaginato che Max potesse ammettere di provare qualcosa per me. Ed è per questo che continuo a fissarlo senza riuscire ad emettere un fiato.

Questa volta sono io che mi avvento nuovamente sulle sue labbra, allacciandogli le mani al collo e spalmandomi praticamente addosso a lui... Max è tra le mie braccia, le mie labbra sono sulle sue, e non ci mettiamo molto prima di approfondire ulteriormente il nostro bacio con le nostre lingue che si rincorrono freneticamente. Max si stacca lentamente da me per potermi ammirare ed io muoio quasi dall'imbarazzo, consapevole di avere un aspetto diverso e forse anche strano... mai nessuno mi aveva fatta sentire come lui in questo momento. Oh Massimiliano, cosa mi stai facendo? Lui si impossessa nuovamente delle mie labbra, staccandosi poi per lasciare una scia di baci umidi da queste ultime fin sul collo, scendendo sempre più giù. Non so neanche come, senza rendermene conto, mi ritrovo seduta a cavalcioni sulle sue gambe facendo aderire perfettamente i nostri petti, come ingranaggi di un marchingegno fatti apposta per essere compatibili, che solo incastrati perfettamente l'uno all'altro riescono a funzionare come si deve.

Sotto di me però improvvisamente avverto qualcosa farsi sempre più duro sotto il mio sedere, e solo in quel momento riacquisto una leggera lucidità.

CHE DIAVOLO STO FACENDO!?

Balzo giù in un lampo, allontanandomi quanto più possibile da lui e lasciandolo lì, interdetto. Ora purtroppo capisco dove vuole arrivare...

- Dove vai? - mi chiede infuriato e confuso.

- Non possiamo farlo Max, domani mattina da lucido te ne pentirai anche tu! - affermo con voce rotta... dopotutto io non sono ubriaca, ma lui sì, e scoprire che domani mattina potrebbe rimangiarsi tutto quello che ha detto o semplicemente pentirsene, potrebbe distruggermi. E il pensiero che dopo avermi portata a letto sarà stufo di me come di tutte le altre, mi impedisce di proseguire.

Io non sono come le altre.

Lui si catapulta giù dalle casse sulle quali eravamo seduti e mi raggiunge con un paio di falcate. Noto subito la sua erezione premere contro i suoi pantaloni, e sento la pelle andarmi a fuoco solo per il fatto di averlo provocato fino a tal punto.

- Dobbiamo smetterla con questa cazzata dell'amicizia Jules! - inveisce incazzato. - Tra di noi c'è dell'altro, lo sai tu, come lo so io!

- Max, non sei lucido. Domani ritratterai, e non voglio distruggere il nostro rapporto per uno stupido errore... - lo interrompo minacciosa, mentre mi costringo a non cedere al pianto.

- Uno stupido errore eh... - ripete amareggiato. - Cazzo Jules, perché ti ostini ancora? - sbotta portandosi furiosamente le mani alla testa e alzando il tono di voce. - L'hai visto tu stessa, seduti su quelle casse ci stavamo praticamente spogliando con gli occhi! - aggiunge indicandole - Perché vuoi continuare a negare a te stessa di provare quello che senti? - chiede rabbioso.

- Perché non voglio perderti! - Ammetto urlando. Sono sincera questa volta, la cosa più reale e più vera che abbia mai potuto dire.

Io non voglio perderlo, non potrei sopportarlo.

Abbasso lo sguardo a terra, nascondendo così il mio viso ancora una volta tra i capelli, e non riesco più a trattenere le lacrime che mi sfuggono scivolando lungo le mie guance. Max subito dopo mi raggiunge e mi costringe prepotentemente a guardarlo negli occhi, mantenendo fermo il mio viso con entrambe le mani posate sulle mie guance.

- Neanche io voglio perderti Jules, non me lo perdonerei mai. Ma non possiamo continuare a ignorarlo... io e te siamo più di questo. - dice indicandoci. - Siamo quello! - aggiunge indicando nuovamente le casse sulle quali eravamo seduti qualche minuto fa.

Ma non posso farlo, non possiamo farlo...

- Ti sbagli Max... ti sbagli. - dico infine, lasciandolo lì e ritornando dentro.

Ho mentito, gli ho mentito e l'ho baciato. Ma non posso lasciarmi andare se questo dovesse significare perderlo. Sono sicura che Max un giorno si stancherà di me, l'ho visto fare la stessa cosa con altre ragazze per anni, e non voglio perderlo solo perché ha deciso di aggiungermi alla lista delle ragazza che si è portato a letto.

Non posso permettergli di farci questo.

At Home, Again - The Comeback Series #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora