At Home, Again - The Comeback Series #1

CAPITOLO 52

Jules

Non riesco a smettere di fissarlo. La sua risata poi, credo sia il suono più bello e armonioso al mondo. Se fosse per me non smetterei mai di ascoltarla, anche nelle situazioni peggiori, anzi, soprattutto nelle situazioni peggiori. Quando poi anche lui porta il suo sguardo su di me, cogliendomi a fissarlo imperterrita, mi sento molto tentata di distogliere lo sguardo per non mostrargli il mio imbarazzo, come sempre. Eppure c'è qualcosa, in questo momento solo nostro, che mi spinge a continuare a guardarlo... come se in questo momento lui riuscisse a leggere il mio stato d'animo e i miei pensieri attraverso solo questo gioco di sguardi...

Lentamente Max alza una mano verso il mio viso e le sue nocche ruvide entrano così in contatto con la mia guancia bagnata, sfiorandola dolcemente quasi come se avesse paura di rompermi col suo solo tocco. Il suo sguardo invece è fisso nei miei occhi, così come il mio che non riesce a staccarsi da lui. Lentamente appoggio una mano sulla sua, lasciando che in questo modo lui poggi completamente il palmo sulla mia guancia, e mi beo del calore che questo piccolo singolo contatto riesce a trasmettermi, chiudendo gli occhi per assaporare meglio il momento. Al mio riaprirli trovo Max a guardarmi incantato.

Forse non sarò esaustiente nello spiegare questa mia sensazione, eppure in questo momento ho come l'impressione che lo sguardo di Max significhi tutto, come se stesse guardando la cosa per lui più preziosa al mondo... Forse sono io che sono un'illusa, forse sono io che voglio pensare questo, eppure non riesco a farne a meno. Max mi chiede di fidarmi, di aprirmi con lui, allora la prima cosa che devo fare è proprio quella di credergli. Devo credergli quando mi dice di provare qualcosa per me, da come lo dimostra, perché infondo lo vedo dai suoi sguardi, dai suoi gesti... Perché infondo chi mai correrebbe a casa della propria ragazza alle cinque del mattino solo per portarla a vedere il mare in pieno Novembre, proprio come lei gli aveva detto di desiderare?!

Con tutta la scioltezza e la calma che credevo di non possedere, mi avvicino a Max senza mai distogliere lo sguardo dal suo, arrivando a poggiare le mie labbra sulle sue. Max si erge di poco verso di me giusto per rubarmi un bacio dolce e casto, ma anche bagnato dato che siamo entrambi zuppi dalla testa ai piedi. Piano, mi sposto dal mio sedile per poi sedermi a cavalcioni su di lui, sorridendo in modo forse un po' impacciato, lui di conseguenza agevola le mie mosse sistemando meglio il sediolino dell'auto sul quale siamo entrambi seduti...

La sensazione che recepisco da Max è diversa dalle altre volte, perché mentre tutte le volte in cui abbiamo fatto l'amore lui era ansioso di proseguire, questa volta i suoi occhi sembrano parlare per lui. Mi trasmette speranza, sicurezza, e per la prima volta in vita mia riesco a non provare imbarazzo per il mio corpo. Ora voglio solamente che lui mi guardi, che solo lui mi guardi, e che i nostri corpi si trasmettano calore schiacciati l'uno sull'altro. Quasi come se fosse un bisogno fisiologico... io, ho bisogno di sentirlo!

Ovviamente non ci impieghiamo molto prima di iniziare a spogliarci, questa volta però ci prendiamo i nostri tempi, facendo scivolare gli indumenti piano, uno alla volta. Quando mi ritrovo con indosso solo una maglia prima di scoprire il reggiseno, Max infila le mani al di sotto della stoffa scorrendo le sue dita ruvide e fredde lungo tutta la mia schiena, provocandomi la pelle d'oca. Adagio, mi attira verso di lui stringendomi forte, posandomi il mento nell'incavo del collo, mentre le mie mani vanno a posarsi tra i suoi capelli scuri completamente zuppi.

Mi era mancato... il suo odore, la sua pelle, i suoi capelli, la sua voce, la sua risata, ma soprattutto i suoi occhi... tutto di lui mi è mancato a tal punto da sentire quasi la terra mancarmi sotto ai piedi, a tal punto da non riuscire quasi più a respirare se per qualche ora non riuscivo a sentire la sua voce... Mi è mancato così tanto che non sarei neanche capace di riuscire a dire quanto.