CAPITOLO 18

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Jules

È venerdì sera, e questo significa un'unica cosa: Joia! È il locale più in voga nei dintorni, uno di quei locali che evitavo come la peste fino a poco tempo fa, ma che ora invece cerco come lo zucchero nel caffè.

- Sei sicura che questo vestito non sia troppo scollato? C-cioè mi piaceva quando l'ho comprato, ma indossandolo ancora credo che sia davvero un po' esagerato... - rimugino riguardandomi allo specchio, non riuscendo a distogliere lo sguardo dall'accentuata scollatura a cuore del tubino nero che ho indosso. Ora che ci penso, anche la lunghezza della gonna adesso mi sembra fin troppo corta...

- Credimi Jules, se avessi il seno che hai tu, metterei molto di più in mostra! - esclama Gem ridacchiando.

Siamo entrambe a casa sua, nella sua stanza, e ci stiamo preparando per la serata. Ho preferito venire qui per farlo, dato che sono più che sicura che mia madre avrebbe avuto da ridire sul mio abbigliamento, e poi in questo modo posso darmi alla pazza gioia con l'alcool, dato che l'ho anche avvisata che rimarrò a dormire da Gem.

- Tu metteresti tutto in mostra Gem! - la rimprovero sorridendo.

Lei fa spallucce prima di rispondere. - I punti forti vanno esaltati! - dice, facendomi l'occhiolino.

La mia migliore amica è sempre stata spigliata con i ragazzi dato che é di indole molto estroversa. Dopo tutti questi anni, mi chiedo ancora come diavolo facciamo ad andare d'accordo in questo modo. Forse perché ci completiamo a vicenda...

- Lascia qualcosa all'immaginazione almeno... - la riprendo ancora, più divertita di prima.

All'incirca un'ora e trenta minuti più tardi, siamo pronte. Dato che non voglio dare alla mamma di Gem l'impressione di essere diventata una sgualdrina, userò lo stesso metodo che Gem continua ad utilizzare da anni. Prendo una giacca leggera e l'abbottono fin sotto al collo, dopodiché infilo un paio di leggins neri sotto il vestito, e calzo al piede un paio di scarpe basse. Ovviamente io e Gem porteremo con noi una borsa nella quale lasciare nell'auto di Max gli indumenti di troppo, insieme alle scarpe basse che saranno sostituite dai tacchi vertiginosi che abbiamo scelto.

- Mamma noi andiamo, Max è qui fuori che aspetta! - esclama la mia amica raggiungendo di tutta fretta la porta, ed io insieme a lei, senza dare a sua madre l'occasione di risponderle.

Non appena ci incamminiamo per il vialetto, notiamo subito l'auto di Max parcheggiata sulla strada, con lui ovviamente al posto del guidatore e Nick seduto accanto a lui sul sedile del passeggero anteriore. Ci fiondiamo subito in macchina salutando entrambi, e lo incitiamo a partire.

In quaranta minuti, l'auto è parcheggiata in un vicolo adiacente alla strada principale su cui affaccia il locale. Il resto del gruppo dei nostri amici, da quanto ci ha detto Nick, sono già all'interno del locale, mentre io e Gemma ci sbrighiamo a dare inizio alla trasformazione. Nick e Max nel frattempo si posizionano fuori dall'auto a mo' di palo, controllando che nessun guardone si avvicini.

Non appena scendiamo dall'auto però, lo sguardo allusivo di Nick ci guarda compiaciuto dalla testa ai piedi, mentre invece i miei occhi sono fissi in quelli di Max, che a sua volta non riesce a distogliere lo sguardo da me.




Max

Quando Gemma scende dall'auto non posso fare a meno di notare le sue lunghe gambe fuoriuscire da quel vestitino fin troppo corto per la sua altezza, e mi rassicuro pensando che almeno Jules non sarà mai tipo da mettersi qualcosa del genere. Quando però anche quest'ultima mette piede fuori dalla macchina di mio padre, non riesco a credere ai miei occhi.

- Cavolo ragazze, siete uno schianto stasera! - esclama Nick, che continua a squadrare insistentemente Gem, mentre io non riesco a distogliere lo sguardo dalla mia Jules agghindata in questo modo...

At Home, Again - The Comeback Series #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora