CAPITOLO 60

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Max

- Non credo sia stata una buona idea venire Max, non so se mi sentirò a mio agio in mezzo a quella banda di musicisti...

- Oh andiamo Nick, smettila di lagnarti. Ultimamente sembri una donnina in depressione, non vai neanche più alle serate... - lo rimprovero seccato.

- E' che lo sai che non sono più in vena di quel genere di cose, forse mi sono stancato di quello stile di vita, proprio come te...

Oramai sono più che certo da dove derivi questo suo atteggiamento, esattamente da quello che è successo quella sera con Gemma. Perché Nick ha sempre avuto un debole per lei, gli è sempre piaciuta, e il fatto di aver ottenuto una piccolissima chance con lei l'ha completamente soggiogato, anche se in realtà Gemma lo stava usando solamente per i suoi scopi e lui non se n'è neanche accorto.

Mi sento in colpa per quello che gli sta accadendo, per come si sente, e vorrei chiarirgli che Gemma in realtà è solo una manipolatrice e mangiauomini che rivolta tutti come calzini sporchi, usandoli e poi gettandoli via a suo piacimento, ma non posso perché metterei in pericolo la mia relazione con Jules.

- Io mi sono stancato di tutto quello nel momento in cui ho capito che volevo rivolgere le mie attenzioni solamente ad una ragazza... ti sta per caso succedendo lo stesso? - gli domando implicitamente portando una mano sul cambio per cambiare marcia.

È vero, lui mi ha riferito di quello che è accaduto con Gemma quella sera, ma non mi ha però confessato che è diventata il suo pensiero fisso, anche se non credo ci voglia tanto a capirlo per quanto risulti evidente.

- Ma no, che diavolo dici fratè, io la testa non la perdo per una ragazza come hai fatto tu... - esclama abbozzando una risatina isterica, mentre cerca di prendersi gioco di me. - ... io sono furbo, non mi faccio incastrare così facilmente! - esclama ancora, cercando di sembrare quanto più fermo possibile nel tono di voce.

- Se lo dici tu... - dico, oramai consapevole che invece la testa l'ha persa eccome...


- Max finalmente sei arrivato! - esclama Leo non appena metto piede nel ritrovo del Nucleo musicale.

È mercoledì sera, e come ogni settimana da questa arte sono alla riunione dei musicisti, anche se Jules non mi fa più compagnia ogni volta come all'inizio, a causa dello studio e delle lezioni a cui deve assistere il giorno dopo. Stasera però sono riuscito a portarmi dietro Nicola, anche se l'ho fatto più per lui che per me, perché non ce la faccio più a vederlo deprimersi tutti i giorni...

- Meglio tardi che mai! - esclamo salutandolo. - La colpa del ritardo però non è mia, ma sua... - gli dico indicando Nick. Lui allora si fa a vanti e si presenta stringendogli la mano. - ...Lui è Nick, un mio vecchio amico.

- Se è amico tuo, allora sarà anche amico mio! - ammette Leo, mostrando un sorriso più che sincero. - A proposito Max, dovrei parlarti di una cosa, che ne dici di venire un attimo con me nello studio di sopra? - mi domanda improvvisamente serio, indicando la scala per il piano superiore con un cenno della testa.

- Va bene. - rispondo io perplesso. - Nick torno subito. - dico al mio amico prima di seguire Leo.

Quando ci richiudiamo dietro la porta dello studio, che inoltre vedo per la prima volta dopo mesi che frequento questo posto, estraniandoci anche dalla musica che dal piano di sotto arriva distintamente e ovattata, Leo si dirige verso la scrivania per afferrare un foglio e subito dopo ritorna nella mia direzione per lasciarmelo tra le mani...

- Che cos'è? - gli chiedo perplesso guardando la serie di date e nomi di città che sono riportati sul foglio bianco.

- Sono le date del tour. - ammette, abbozzando un sorrisino divertito.

At Home, Again - The Comeback Series #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora