Capitolo 18.

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Per fortuna la settimana scolastica senza Luca è passata. Ho vissuto tre anni scolastici senza lui, visto che non lo conoscevo, ma ora non averlo in classe mi rende più triste.

- Smettila di fissarlo- Aria mi dà una gomitata e ride - non esiste un'interrogazione sui dettagli di Luca D'Orso eh-.

- Non lo stavo fissando.- mi faccio rossa, sentendomi colta in flagrante - Sto ascoltando la lezione-.

- No, certo che no- ridacchia, prendendosi gioco di me.

Faccio per rispondergli, ma il mio telefono vibra, attirando la mia attenzione. Per fortuna la prof è distante e non può averlo sentito.

Apro velocemente Whatsapp, e sorrido sincera vedendo il mittente.

Da Luca🌹:
" Questa prof scassa le palle, ho una voglia matta di baciarti."

Mi mordo il labbro inferiore e cerco di non sorridere troppo come una demente, per non attirare l'attenzione della professoressa.

- Sei rossa, cicci- mi fa notare Aria - che ti ha scritto il tuo boy?-.

- Tu un tempo facevi silenzio durante l'ora di lezione- le faccio notare, ignorando la sua domanda - mentre ora parli sempre-.

-Ignorami pure- mi fa la linguaccia - ma sappi che si vede un miglio che sei cotta di lui-.

Scuoto la testa debolmente e ridacchio, per poi rispondere al mio fidanzato.

A Luca🌹:
"Anche io lo vorrei"

Da Luca🌹:
" Inventiamo qualcosa
e usciamo dall'aula🙏"

A Luca🌹:
" Tipo cosa?"

Da Luca🌹:
" Lascia fare a me😌"

A Luca🌹:
" Cosa hai in mente?😱😱"

Sento una sedia spostarsi, così alzo lo sguardo e vedo Luca alzarsi. Blocco il cellulare e sgrano gli occhi, cercando di capire cosa ha intenzione di fare.

Chiede alla prof di andare in bagno, lei glielo concede con fare annoiato, e lui mi fa l'occhiolino prima di uscire dall'aula.

- Ma che diavolo vuole fare?- chiedo tra me e me, pensando a che cosa potrebbe star escogitando.

- Vuoi degnarmi della tua attenzione, Ellie?-  la voce della prof mi riporta alla realtà, facendomi sussultare - Perché il vostro compagno sembra essere molto più interessante della lezione-.

Faccio per rispondere, ma Giulio si mette in mezzo, evidentemente il pugno sul naso che ha preso da parte di Luca non gli è bastato.

- È il suo fidanzatino- ride come se fosse una cosa simpatica - fin quando non lo arresteranno per spaccio-.

Trasalisco sentendo le sue parole e una sensazione sgradevole mi avvolge. Per un attimo mi manca il fiato, come se mi avessero dato un pugno nel bel mezzo del petto.

- Non sparare fesserie- cerco di trattenere le urla, per evitare di fare nuovamente visita alla preside - Luca non spaccia! Sei solo invidioso-.

- Basta, ragazzi- urla la prof, con nervoso - smettetela oppure vi spedisco in presidenza, entrambi-.

Sbuffo con rabbia e nello stesso momento l'allarme antincendio inizia a suonare. Scambio uno sguardo stranito con Aria, mentre la prof inizia a dare direttive sul modo di uscire tutti dall'aula senza scatenare il panico.

Ci mettiamo ordinatamente in fila e usciamo dalla classe velocemente. Sento qualcuno sussurrare impaurito, mentre qualcuno crede sia solo un'esercitazione.

Il mio pensiero va immediatamente a Luca, e l'ansia mi assale. Non so dove sia, credo che l'allarme l'abbia sentito anche lui, ma se così non fosse?

Inizio a guardarmi intorno disperata, finché sento una mano trattenere il mio braccio. Mi giro di scatto e un sorriso si increspa sulle mie labbra vedendo Luca davanti a me. Il moro mi fa segno di stare zitta e mi trascina via con lui, dopo aver fatto un occhiolino ad Aria, per farla tranquillizzare.

Mi porta nella stessa stanza dove mi ha portata il giorno che ci siamo conosciuti e chiude la porta.

- Ma Luca, l'incendio- indico un punto indefinito - potrebbe essere pericoloso-.

- Sono stato io ad attivare l'allarme- ridacchia confessando - sono colpevole-.

- Tu sei pazzo- rido anche io - tanto pazzo-.

- Tu mi fai impazzire- ora non ride più, è tremendamente serio - sei come una droga per me-.

Mi fa appoggiare al muro con la schiena e appoggia le sue labbra sulle mie, senza nemmeno darmi il tempo di rispondere.

Mille scosse mi percorrono tutta, facendomi venire i brividi e di conseguenza la pelle d'oca.

Le sue mani accarezzano la pelle sotto la mia maglia, mentre il bacio prende una piega sempre più passionale.

- Sei magica.- ci allontaniamo ormai senza fiato - Ho sempre voglia di baciarti, di sentire l'odore della tua pelle-.

Arrossisco di botto e mi mordo il labbro inferiore, imbarazzata al massimo.

- Non illudermi mai- in questo momento non penso alle parole di Giulio, non voglio che le bugie di quello rovinino le cose tra me e Luca.

- Non lo farò mai.- mi stampa un altro piccolo bacio - Ora però andiamo, prima che gli altri si accorgano che non siamo usciti con loro. Non voglio essere più sospeso, perché quando non ci sono tutti potrebbero provarci con te.-.

Mi sbatto la mano sulla faccia davanti alle sue parole e lui ride, per poi prendermi per mano e portarmi fuori.

Ci confondiamo nella folla e poco dopo raggiungiamo la nostra classe. Per fortuna non è ancora stato fatto l'appello, perciò nessuno si è accorto della nostra assenza. Nessuno a parte Aria.

- Dove siete stati?- ci prende a braccetto e ci porta leggermente lontani dagli altri, per non far sentire loro le nostre conversazioni - Qua si vocifera che l'allarme è stato attivato da qualcuno. Non c'è nessun incendio-.

Io e Luca ci scambiamo uno sguardo veloce, poi lui mette il braccio attorno alla mia vita, attirandomi a lui.

- Sono stato io- confessa con nonchalance - avevo voglia di baciare la tua amica-.

Il modo naturale con cui lo dice mi fa sorridere e imbarazzare allo stesso tempo.

- Grazie, Luca- lei gli sorride a trentadue denti - ero stufa di sentire parlare di guerre e morti-.

Io e il mio ragazzo scoppiamo a ridere, mentre Aria ci rivolge un sorriso malizioso, per poi girarsi di spalle ed andarsene.

Luca mi fa mettere davanti a lui e appoggia le braccia sulle mie spalle, visto la differenza di altezza.

- Ora sto pensando al fatto che non vedo l'ora che sia l'una e mezza- mi lascia un piccolo bacio sul naso - solo perché ho ancora voglia di baciarti e non posso qua davanti a tutti. Non mi stanco mai delle tue labbra-.

- Lo stesso vale per me- ammetto, nonostante sia in imbarazzo.

Lui sorride sincero, un sorriso che gli fa illuminare gli occhi, e mi abbraccia dolcemente.

Non mi importa di quello che la gente dice su di lui, possono credere quello che vogliono. A me basta sapere che come si comporta con me, me ne frego dei giudizi degli altri.

Fuoriclasse|| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora