Capitolo 88.

5.4K 213 172
                                    

Luca's pov

Guido fino a casa di Aria e parcheggio la mia macchina nel primo posto libero, per poi scendere.

Devo dire che sono molto stranito dal fatto che mi ha chiesto di vederci, con una certa urgenza, e di non farne assolutamente parola con Ellie, visto che sapeva benissimo che fossimo insieme. Perché?

Non capisco davvero perché la mia migliore amica della mia ragazza abbia questa fretta di vedermi e parlare.

Dovrei esserne spaventato? Un po' lo sono, ma cosa potrebbe andare storto ora? Non trovo una sola cosa irrisolta, ora sono tornato, e sono tornato per non lasciarla mai più, quindi niente può andare male. O almeno spero...

Suono al campanello della casa di Aria e mi guardo leggermente intorno, osservando il verde e curato giardino, per poi rigirarmi verso la porta sentendola aprirsi.
La bionda appare davanti a me, con i capelli legati in una coda disordinata e gli occhi gonfi e rossi come se avesse smesso di piangere solo ora.

- Ciao...- dico titubante, non capendo perché abbia chiamato me essendo in queste condizioni. Avrebbe potuto chiamare la sua migliore amica o il suo ragazzo, loro sono molto più bravi di me a consolare le persone, soprattutto lei, non abbiamo mai avuto un vero e proprio rapporto.

- Luca, entra.- spalanca il portoncino e mi invita ad accomodarmi dentro, senza dire niente di che sul perché sono qua.

Mi guardo intorno e scorgo con sorpresa che la casa è arredata in modo assolutamente moderno. Non so perché, ma da fuori non sembrava così. Il nero e il grigio sono i colori che prevalgono, ma all'occhio mi salta anche qualcosa di bianco, come i tappeti, i cuscini ecc.

Mi piace questo arredamento, penso che se mi comprerò una casa la farò esattamente così.

- Siediti, Luca... È meglio.- mi acciglio immediatamente davanti alle sue parole e mi giro verso di lei, che si è accomodata sul divano.

Annuisco e mi siedo poco distante da lei. Sono sempre più confuso. - Che sta succedendo, Aria?-

Davanti alla mia domanda scoppia nuovamente a piangere, facendomi sgranare gli occhi. Mi avvicino un po' e le accarezzo il braccio, cercando di farla tranquillizzare, ma lei non accenna minimamente a smettere.

- Mi dispiace, Lù... Non riesco a smettere, devo dirti una cosa che riguarda Ellie...-

- Ellie? Perché piangi così se riguarda Ellie? Sta male e non me l'ha detto?- È l'unica spiegazione logica che mi viene in mente. Magari ha scoperto qualcosa sulla sua salute e non ha avuto il coraggio di parlarmene. Rabbrividisco al solo pensiero.

- No... Non è questo.- un singhiozzo esce dalla sua bocca e io, allora, la invito a spiegarmi, tutto con un cenno della mano. - Luca... Giulio, all'uscita, mi ha detto che Meredith, qualche mese fa, ha sentito Elia ed Ellie che discutevano su un presunto bacio che si sono dati. Inizialmente non volevo credergli, visti i trascorsi di Giulio, ma era sincero stavolta, sembrava non vedesse l'ora di farmi sapere questa cosa.-

Scoppia a piangere ancora più forte e io sento una strana sensazione espandersi in me. Inizialmente mi sembra di non credere alle mie orecchie, una cosa del genere non può essere possibile, la mia ragazza e il mio migliore amico? L'incredulità, però, sparisce poco dopo, lasciando spazio a una rabbia innata. - Quando è successo io stavo ancora con Ellie?-

Lei annuisce piano, continuando a piangere disperata, mentre io stringo forte i pugni, fino a sentire dolore alle mani.

Sono stato tradito il doppio. Da Ellie, che in quel momento stava con me, e da Elia che si è andato a baciare la mia ragazza.
Cristo. L'ho sempre considerato un fratello e lui mi pugnala così alle spalle?

Mi alzo di scatto dal divano e, senza salutare Aria, esco da casa sua e salgo nuovamente nella mia macchina.

Sferro vari colpi al volante e urlo in maniera nervosa. Se qualcuno mi sta guardando da fuori penserà che sono un pazzo, ma sono così fuori di me che me ne sbatto.

Lei stava con me e mi ha tradito con il mio migliore amico... Ma anche se fosse successo durante un periodo in cui ci eravamo lasciati la situazione non cambierebbe poi così tanto, visto che lui è come un fratello. Dannazione, non riesco a pensare lucidamente e a calmarmi.

Mi accendo una canna e faccio un tiro immediatamente, per poi mettere in moto la macchina e partire nervosamente.

Mentre io mi distruggevo pensando che potessi farle del male, che per colpa mia era distrutta, lei non si faceva certamente scrupoli a nascondermi una cosa così grave. Che vigliacca. Pensavo di essere io lo stronzo della situazione, ma a confronto non sono niente.

Schiaccio l'acceleratore senza controllarmi e sfreccio per le vie di Salerno. Con il nervoso che mi divora dentro e il respiro sempre più corto.

E io che la amavo. Io che sono tornato da lei per ricostruire ciò che avevo rovinato. Mi sono sempre addossato milioni di colpe, pur non avendocele, mentre lei agiva alle mie spalle.

Che donna è? E lui che amico è? Dio, non posso crederci. Come hanno fatto a tenerselo per loro? Come hanno vissuto con il senso di colpa? Come possono essere così falsi?

Guido fino a casa di Elia e scendo dalla macchina sbattendo lo sportello e lanciando la canna, ormai finita, a terra.

Suono insistentemente al campanello e lui apre immediatamente, sorridendo appena vede che sono io, ma il suo sguardo muta vedendo il mio viso. Sono consapevole di avere l'aspetto di un pazzo e sono consapevole che i miei occhi irradiano rabbia.

- Luca, che sta succedendo?- rido nervosamente davanti alle sue parole e, senza pensarci troppo su, gli mollo un pugno sul viso.

Lui si tocca la parte dolorante e fa una smorfia vedendo che sta perdendo sangue dal naso, ma poi si ricompone e mi dà una spinta. - Ma che diavolo ti prende?-

Sta urlando nervosamente e io mi innervosisco ancora di più. Non ha nessun diritto di urlarmi contro.

- Io? Tu sei un amico di merda. Pensavi che non ne sarei mai venuto a conoscenza?- gli rendo la spinta, con tutta la collera che ho dentro.

Mi guarda stranito, passandosi la mano sui dreads gialli e rossi. - Ma che stai dicendo? Hai bevuto per caso?-

- Non fare il finto tonto. Ora so tutto, potete smetterla di fingere, so che tu ed Ellie vi siete baciati. Come hai potuto? Cristo, sei mio fratello, io non ti avrei mai fatto una cosa del genere. Avrei preferito morire che tradirti.-

Lui sgrana gli occhi e fa un'espressione strana, come se si sentisse in colpa. Peccato che ora sia troppo tardi. Doveva pensarci prima.

- Come l'hai saputo?- bella domanda di merda. Complimenti Elia. Questo è tutto quello che hai da dire? Ho sempre pensato che fossi molto meglio di così, invece mi sbagliavo.

- Questo non è rilevante, ma penso che tu debba prepararti a parlare con Aria, perché lo sa anche lei.- lo guardo  schifato e vado via, nonostante mi chiami e mi dica di aspettare, che ha bisogno di parlarmi.

Non ho nessuna intenzione di starlo a sentire, non ci sono spiegazioni per quello che mi hanno fatto, nè scusanti.

Non potrò mai perdonarli, mai.

Salgo in macchina e parto nuovamente, cercando di stare un po' più calmo. Guidare in queste condizioni non è la cosa migliore da fare.

Respiro profondamente, mentre una lacrima mi bagna il viso, mi sento immediatamente debole e stupido, ma so come altro reagire in questo momento.

Mi sento tradito, solo e spaesato.

Non so come farò a superare questa cosa. Solitamente Ellie ed Elia mi aiutano a superare tutto, ma stavolta sono proprio loro ad avermi ucciso.

Nota: un altro capitolo come regalo! Bye

Fuoriclasse|| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora