Capitolo 102.

5.6K 246 148
                                    

Luca's pov 

Riascolto per l'ennesima volta quella che sarà la prima traccia del mio album, per avere la certezza che è proprio lei quella che deve aprire il disco.

Ancora non ci credo, il mio primo disco non è più solo un sogno, sta per diventare realtà, sta davvero prendendo vita, è praticamente tutto pronto. Dobbiamo solo rivedere tutto e decidere e comunicare la data di uscita.

È bellissimo sentire il calore dei fan, bellissimo sentirli così euforici e così entusiasti per l'uscita di questo album. Quasi quasi sono più contenti di me.

Sorrido avendo questo pensiero e stacco la musica, per poi lanciare uno sguardo fuori dalla finestra. Mi rendo conto che è buio e scuoto la testa sbuffando, la sera è passata in un batter d'occhio.

Mi alzo dal tavolo e mi dirigo al frigo, per prendermi una birra ghiacciata. È proprio quello che mi ci vuole ora, stappo la bottiglia e bevo immediatamente un sorso. Butto giù il liquido leggermente frizzante e amaro, mentre guardo il mio appartamento che, da una settimana circa, è disordinato e più vuoto.

Da quando Monia se ne è andata questa casa ha un aspetto diverso. Io ho un aspetto diverso. Per non sentirmi completamente solo prima avevo lei, ora invece sono nuovamente come prima di conoscerla. Pensavo che andando a farmi una passeggiata ci avrebbe ripensato, non mi avrebbe lasciato andare, invece, quando sono tornato qua mi sono accorto che aveva portato via tutte le sue cose e lei era andata via.

Non ci sono stato male. Non la amavo. Non l'ho mai amata. Forse sono egoista, ma la sua presenza almeno mi aiutava.
Però, in fondo, forse è meglio che sia andata via. Lei meritava qualcuno che la amasse e che la mettesse al primo posto e io, proprio come lei mi ha detto, non l'avrei mai fatto. Si merita sicuramente di più di uno malinconico come me, con tanta voglia di riscatto e un'altra donna nella testa.

Ellie non esce dalla mia mente, per quanto lo vorrei. In questi giorni sono stato tentato troppe volte dal recarmi da lei e baciarla a perdifiato, ma poi tornavo in me, tornavo a capire che lei non era sicuramente fatta per me, per quanto ci avessi creduto e sperato.

Anche con Elia ho nuovamente perso i contatti. Molto probabilmente ho sbagliato, ma se avesse voluto sentirmi, e se avesse tenuto a me, anche lui avrebbe potuto cercarmi. Le colpe sono di entrambi, non posso sempre essere solo io lo stronzo.

Chiudo gli occhi, buttando giù l'ennesimo sorso di birra, e l'immagine di Ellie mi appare davanti, come sempre.
Cristo, ogni volta la stessa storia. Esci dalla mia testa, per favore.

Non ne posso più.

Credo di star impazzendo.

Perché devo stare così male? Perché non posso semplicemente continuare la mia vita e il mio sogno? Perché Ellie continua ad essere presente in ogni cosa che faccio? Perché è presente in ogni fibra di me? Dio, vorrei fosse tutto più semplice.

*
Ellie's pov

Sento il campanello suonare e apro gli occhi di scatto. Per poi lanciare uno sguardo all'orologio appoggiato sulla credenza vicino alla tv.

Mi rendo conto che è mezzanotte passata e che mi sono addormentata sul divano, mentre guardavo un film d'amore, dopo che mia madre è uscita per andare a lavoro. Ho dormito per ore intere.

Il campanello suona una seconda volta e mi metto a sedere, con fatica, visto che ho ancora alcune zone doloranti. Sono a casa da soli quattro giorni e i miei migliori amici, in questi giorni, sono gli antidolorifici. Mi sento come un rottame.

Mi alzo dal divano e vado ad aprire la porta, stranita dell'orario. Non aspetto nessuno.

Sgrano gli occhi vedendo Luca davanti a me e sento il cuore salirmi in gola. Ad un tratto non sento nemmeno più i dolori fisici, in quanto troppo impegnata a osservare lui e a chiedermi che diavolo ci faccia qua.

- Ellie...- fa qualche passo verso di me e, dalla camminata instabile e dalla parlata biascicata, capisco immediatamente che è ubriaco.

Faccio qualche passo indietro e lui mi guarda con dispiacere, capendo perfettamente che mi sono allontanata perché non voglio essere sfiorata da lui. - Luca, perché sei qua?-

- Perché sono uno stronzo, ma ti amo, senza di te non ce la faccio più. Sto morendo dentro, Ellie.- mi guarda con disperazione e il mio cuore mi si stringe.

So bene che è stato con me all'ospedale tutti i giorni che ero in coma. So che è stato male. Che è stato al mio fianco come se fosse il mio angelo custode. So che non mi hai mai abbandonata. So tutto. Tranne perché è sparito appena mi sono svegliata, perché mi ha mollata proprio quando avevo un forte bisogno di sostegno morale, quando anche salire in macchina, per tornare a casa, mi ha fatto scoppiare in una crisi di panico.

- Luca... Non credo che tu dovresti essere qua. Inoltre sei ubriaco, guidare in queste condizioni è troppo pericoloso.- rabbrividisco pensando sarebbe potuto accadergli qualcosa.

Mi giro di spalle e faccio qualche passo, cercando di calmarmi. La sua presenza qua mi agita.

Sento la porta chiudersi e mi chiedo se ne sia andato, ma mentre sto per girarmi per verificare, sento le sue mani posarsi sui miei fianchi e il suo mento sulla mia spalla.

- Sono ubriaco, è vero, lo sono, completamente.- ride un attimo, poi torna serio - Ma non dimentico che ti amo. Ho fatto di tutto per starti lontano, ma non ce la faccio. Lo sai che Vino Veritas. Molto probabilmente, ora, sono più sincero di sempre. Riesco a dirti ciò che provo, senza pensare al passato. Proprio come anche Monia mi ha consigliato. Ah, lo sai che mi ha lasciato per te? Dice che io amo ed amerò sempre solo te. Dovrebbe fare la strizzacervelli quella ragazza, capisce tutti alla perfezione...-

Mi lascia un bacio sul collo, appena finisce di parlare in modo agitato, mentre i brividi mi percorrono dalla testa ai piedi. Sia per il suo bacio, sia per le sue parole.

- Luca io...- mi giro verso di lui per vederlo meglio, ma prevedendo la mia mossa mi blocca e mi zittisce poggiando le sue labbra sulle mie.

Succede tutto in un secondo ed è per questo che resto inizialmente leggermente interdetta ma poi, come se non aspettassi altro, ricambio il suo bacio, mentre il mio cuore finalmente sospira di felicità e pace.

Le sue mani accarezzano i miei fianchi e mi attira più a sé, mentre il bacio prende una piega sempre più passionale. Mi fa appoggiare al muro con la schiena e si mette davanti a me, continuando a baciarmi.

Ricambio ogni singolo bacio e ogni singola carezza. Forse sbaglio, forse non lo merita, ma è ciò di cui ha bisogno il mio cuore.

Nota: non so perché, ma il capitolo non mi piace! Anyway, siamo quasi alla fine di questa storia.
Un abbraccio 🖤

Fuoriclasse|| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora