Capitolo 89.

5.2K 213 175
                                    

Finisco di sistemare le pentole che ho appena lavato e il suono del campanello mi fa sobbalzare.

Inizialmente penso sia mia madre, ma lanciando uno sguardo all'orologio mi accorgo che è ancora troppo presto. Così appoggio lo strofinaccio sopra il tavolo e vado immediatamente ad aprire, incuriosita da chi possa essere.

Sgrano gli occhi vedendo Luca davanti a me, non mi aspettavo che tornasse, poi mi riprendo e sorridendo faccio per stampargli un bacio, ma lui mi allontana con una spinta non troppo delicata.

Mi acciglio immediatamente e gli lancio uno sguardo interrogativo, non capendo la sua mossa. - Luca, che sta succedendo?-

- Wow- scoppia a ridere come se avessi detto la cosa più divertente del mondo - tu e lui ripetete anche le stesse domande ora!-

Ma cosa sta blaterando? La prima cosa che mi viene in mente è che Giulio si sia inventato nuovamente qualche fesseria su di me, che l'abbia nuovamente convinto che io lo tradisca con lui. - Luca, non ti sto capendo. Perché improvvisamente mi pare di essere tornata al giorno in cui Giulio ti ha inviato quella stupida foto?-

Mi lancia un'occhiata sprezzante e schifata e poi entra dentro casa, chiudendosi la porta alle spalle, con una forza inaudita. La sua reazione mi spaventa immediatamente e so che non promette nulla di buono.

- Perché sei una traditrice di merda. Cristo, non credevo che tu, proprio tu, fossi così stronza!- vedo i suoi occhi rossi luccicare e indietreggio di qualche passo.

- Luca, puoi spiegarmi?- ho la voce che trema e mi maledico mentalmente. Che diavolo mi prende? Non posso davvero essere così spaventata dal mio ragazzo.

Si avvicina a me e si abbassa leggermente per essere alla mia altezza. Sento il suo fiato su di me e mi rendo conto che sa di alcool ed erba. E questo mi fa capire che è fuori di sé. - Pensavi di potermi prendere in giro ancora per molto? Pensavi che non ne sarei venuto a conoscenza?-

Mi fulmina con gli occhi e sgancia un pugno al muro, dietro di me, facendomi sussultare. Ma stavolta sto zitta, confusa ed impaurita. Non so che dire sinceramente.

- Beh, non dici nulla?- afferra il mio viso con la mano e mi obbliga a un contatto visivo. I suoi occhi iniettati di sangue alimentano solo la paura dentro di me.

- Se capissi cosa sta succedendo, forse, potrei parlare, non credi?- non so con quale coraggio ho aperto la bocca, ma la voce che trema rappresenta in pieno il mio stato d'animo.

La sua presa su di me si fa più forte, mentre mi guarda in maniera sempre più schifata. - Ancora menti? Perché non pensi a tutto ciò che hai fatto con Elia? Magari ti viene in mente anche quando vi siete infilati la lingua in bocca a vicenda, che dici?-

Il cuore inizia a martellarmi velocemente e il fiato spezzarsi, mentre un dolore lancinante mi colpisce il petto. Non credevo che l'avrebbe scoperto e soprattutto non ora che abbiamo appena risolto.

- Io... Non so che dire, mi dispiace, non l'abbiamo fatto apposta. È stato un momento che...- mi interrompo lasciando la frase a metà, appena lo sento ridere nervosamente.

- Non l'avete fatto apposta?- ripete le mie parole, facendola sembrare la fesseria più grande di tutti i secoli. - Cosa vuol dire? Per caso siete inciampati e le vostro bocche si sono unite?-

Mi libero dalla sua presa con un colpo secco, ma lui rimane comunque vicino a me. - Luca, calmati, mi stavi facendo male e mi stai facendo paura...-

- Paura? Ora ti faccio paura?- digrigna i denti per l'urto e sferra un altro pugno al muro. - Ma come diavolo hai potuto tradirmi con il mio migliore amico? Eravate tra le persone più importanti della mia vita e cosa avete fatto? La cosa più meschina del mondo. Mi fate schifo.-

Mi guarda un'ultima volta, ma lo trattengo. Sento il cuore andare sempre più veloce, mentre le lacrime mi indondano il viso. Non è giusto che finisca nuovamente, così, per qualcosa che non ha avuto senso per nessuno dei due.

- Amore mio, ti prego, aspetta!- si gira controvoglia verso di me - Non ha significato niente quel bacio, è successo dopo che ti avevamo aspettato fuori da casa tua per tanto tempo, dopo che avevamo litigato. Ero scossa e veramente triste ed Elia mi stava consolando, così, quando mi ha riportata a casa, ci siamo baciati. Ma ti giuro, non ha significato niente. Né per me né per lui. Ci siamo subito sentiti in colpa sia per te che per Aria. Luca, lo sai quanto ti amo.-

- Pensi che tutto questo ti scagioni? Pensi che il fatto che avessimo litigato e che lui ti stesse consolando renda tutto meno grave?- urla come un dannato, con il viso rosso, a un centimetro dal mio - Beh, ti do una io la risposta: no. Mi fai schifo lo stesso, non torneremo mai più insieme. Cosa diresti se avessi baciato un'altra quando stavamo insieme? Saresti su tutte le furie, quindi immagina come mi sento io, non solo perché mi hai tradito, ma perché mi hai tradito con il mio migliore amico, anzi direi ex migliore amico. Mettiti in testa che d'ora in poi non sarò più nulla per te, fatene una ragione. Mi hai perso e credo che tu abbia perso anche la tua amica, perché non credo che voglia continuare a starti vicino, e come biasimarla? Tu ed Elia siete delle merde, che pena! Con te, ho solo perso tempo.-

Parla a raffica, sputando parole velenose, cariche di rabbia. Sembrebbe star scaricando tutte le emozioni negative su di me.

- Luca... io non credo che tu pensi davvero tutte queste cose. Sei arrabbiato e ne hai tutto il diritto, in più l'alcool che hai in corpo non rende le cose migliori.- gli accarezzo il viso, cercando di calmarlo - Ti prego, ragiona. Siamo sempre noi, abbiamo solo fatto un errore. Posso immaginare come ti senti, ma siamo davvero pentiti.-

Si libera dalla mia presa e si allontana da me, con un'espressione nervosa e schifata. Non vuole essere toccato da me. Bene. - L'alcool non sta peggiorando niente, sono in me, e sì, penso tutto quello che ho detto. Dovresti piantarla di parlare al plurale, come se stessi difendendo anche Elia, oltre che te stessa. Inoltre, smettila di piangere, le tue lacrime di coccodrillo mi fanno solo innervosire di più. Non attaccano con me, non mi impietosisci. Non sei più niente per me. -

Apre la porta di casa mia ed esce velocemente, nonostante io lo preghi di tornare da me, con le lacrime che non ne vogliono sapere di cessare e il cuore frantumato in mille pezzi.

Non posso credere che un momento di debolezza abbia davvero rovinato tutto.

Nota: amatemi, quanto sto aggiornando?😍😂

Fuoriclasse|| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora