È da mezz'ora che facciamo ginnastica, stiamo sfidando l'altra quarta a pallavolo.
Non conosco praticamente nessuno dell'altra sezione, a parte Elia, l'amico di Luca, e Giovanna, una mia ex compagna delle medie.
Mi preparo a fare la battuta e incrocio lo sguardo di Luca che sta sotto rete, che mi fa un occhiolino di incoraggiamento.
Tiro la palla e la mando fuori, beccandomi le urla da parte di un mio compagno di squadra. Manco avessi sbagliato il punto finale del campionato più importante.
- Ma qualcosa riesci a farla bene?- mi urla contro il biondo, che si chiama Giulio - Non ne hai fatto giusta una-.
Vedo Matteo dargli una gomitata, intimandogli di stare zitto, e gli rivolgo un sorriso di ringraziamento. Odio quando succedono scene come queste, mi sento in imbarazzo come non mai, sopratutto perché ora c'è pure l'altra classe davanti.
- Ho sbagliato, non mi sembra la fine del mondo- rispondo io, acida - non siamo nella nazionale-.
- Ci mancherebbe altro- lui ride, in modo derisorio - una come te non la farebbero manco entrare a guardare, figurati a giocare-.
Io abbasso la testa, immediatamente, davanti alle sue parole. In un attimo mi pare di essere tornata alle elementari, quando ero oggetto di divertimento per tutti i miei compagni di classe, fatta eccezione per pochi.
-Perché non lo ripeti davanti a me, brutto stronzo?- sento la voce di Luca urlare e alzo la testa di scatto.
Vedo che il mio amico si è posizionato davanti a Giulio, e lo sta guardando in cagnesco.
- Cosa sei la sua guardia del corpo?- gli risponde Giulio - Vi conoscete due giorni e fate seriamente ridere per come vi comportate, tu che difendi lei, lei che difende te, ma si sa che il tuo scopo è solo portartela a letto-.
Vedo Luca stringere i pugni nervosamente e mi basta questo per capire che si sta innervosendo, così mi avvicino a lui.
- Ti spacco questa faccia di merda che ti ritrovi eh- gli urla Luca - non parlare mai più così di lei.-.
-Ehi ehi- il nostro compagno continua a ridere, in modo irritante - non è che c'è già qualcosa tra di voi? Chi l'avrebbe mai detto che Ellie la suora si sarebbe fatta Luca D'Orso?-.
Lancio uno sguardo malefico a Giulio, sentendomi immediatamente offesa. Sta parlando di me e della mia presunta vita privata davanti a tutti, con divertimento, come se non avessi sentimenti. Mi sento in qualche modo violata.
Luca ride senza umorismo e gli molla un pugno dritto sul naso, facendo sussultare la maggior parte dei presenti.
Giulio barcolla all'indietro e si porta la mano sul naso che sta sanguinando.
-Brutto bastardo- urla il biondo - Ti denuncio, non la passerai liscia. Si vede che sei cresciuto per strada, sei un perdente-.
- E tu sei solo un figlio di papà- sputa Luca con rabbia - non ho paura di te. Denunciami, fai quello che vuoi. L'importante è che porti rispetto ad Ellie, oppure la prossima volta ti spacco tutte le ossa, non mi limito a darti un pugno al naso-.
-D'Orso, Mancini- tuona il prof, tornando in palestra, visto che era uscito un attimo perché un genitore voleva parlargli - non posso allontanarmi un attimo che succede il finimondo. Qualcuno mi spieghi cosa è successo!-.
Luca continua a guardare Giulio in cagnesco, mentre quest'ultimo avanza verso il prof, facendo un'espressione da vittima.
- Luca mi ha alzato le mani- spiega come se lui fosse innocente - credo di avere il naso rotto-.
Il mio amico fa per riandargli contro, ma Elia lo ferma giusto in tempo. Sta fremendo di rabbia, sopratutto perché Giulio sta raccontando la versione dei fatti che preferisce, facendo passare se stesso per Santo e Luca per il diavolo in persona.
-D'Orso, mi sembra inutile che ti spieghi che devi andare in presidenza e che stavolta la sospensione nessuno te la toglie- urla il prof, fuori di sé dalla rabbia - è già la terza volta che finisci in presidenza, ed è solo la prima settimana di scuola. Ma ti sembra normale? Le mani non si alzano, non siamo animali-.
- Quello stronzo mi ha stuzzicato- risponde Luca a tono- ha offeso Ellie. Non mi pare nemmeno che si debba offendere i propri compagni, in una buona scuola, oltre che alzare le mani-.
Stringo la mano del mio amico e, nello stesso momento, Elia molla la presa su di lui, quasi come se ora toccasse a me calmare Luca.
-Allora finirete entrambi in presidenza- ribatte il prof - e non voglio sentire nulla. Non devono capitare cose del genere durante le mie lezioni. Mancini prima vai in infermeria, poi raggiungi D'Orso in presidenza.-.
Giulio si avvia imprecando fuori dalla palestra, mentre Luca resta immobile davanti a me, che mi scruta.
-Perché stai piangendo?- mi chiede sussurrando -Sta calma!-.
-Perché sei finito nei guai per colpa mia- singhiozzo - forse sono io quella che dovrebbe tenerti lontano, ti sto incasinando la vita-.
Il prof fa tornare gli altri a giocare, così io e Luca usciamo dal campo, per non ostruire il gioco.
-Smettila, ora!- mi rimprovera lui, seriamente - L'ho fatto perché nessuno deve permettersi a parlare così di te, lo rifarei ancora e ancora. Capito? Non rimproverarti nulla-.
Sorrido debolmente, mentre lui mi asciuga le lacrime con i pollici e mi lascia un piccolo bacio sul naso.
- Grazie di tutto, Luca- gli sorrido e lo stringo forte, lui ricambia la stretta, poi scioglie l'abbraccio e fa segno a qualcuno di avvicinarsi a noi.
Mi giro di scatto e vedo Aria venirci incontro velocemente, tanto lei per oggi non sta facendo lezione, visto che è stata esonerata, perciò non è un problema che stia con me.
-Tienile compagnia nel frattempo che vado in presidenza- si raccomanda il moro con la mia migliore amica - tornerò presto-.
Lei annuisce e mi stringe forte, visto che sto ancora piangendo, mentre lui esce dalla palestra di corsa, ma non prima di avermi mandato un bacio volante.
- Ci tiene tanto a te- mi informa Aria, con serietà da fare paura - non ho mai visto nessuno fare quello che lui ha fatto per te, credevo succedesse solo nei film-.
-E io tengo a lui, e non gli sarò mai abbastanza grata per tutto- tiro su con il naso e stringo forte Aria, che ricambia immediatamente, cercando di trasmettermi un po' di forza.
Luca mi meraviglia, giorno dopo giorno. Luca mi conquista, giorno dopo giorno.
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Fuoriclasse|| Capo Plaza
Hayran KurguEllie è una ragazza a cui la vita non ha mai regalato nulla, a scuola passa inosservata e questo le va più che bene. Ora si trova bene nella sua classe, soprattutto grazie alla sua migliore amica, che per lei è come una sorella. Le cose cambieranno...