Capitolo 94.

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Ho il respiro affannato a causa delle lacrime che vengono giù incessanti e a causa della scena a cui ho appena assistito.

Raccolgo le fotografie, che si sono sparse ai miei piedi quando Luca le ha lanciate, e le infilo in borsa velocemente, senza prestare troppa attenzione all'ordine.

Lancio un ultimo sguardo alla porta chiusa e poi corro giù per le scale, intenzionata ad andare il più lontano possibile da questo posto e, di conseguenza, da Capo Plaza.

Corro a perdifiato fino ad uscire fuori dal palazzo dove, a fermare la mia corsa, c'è Elia, che fino ad ora era  rimasto appoggiato alla sua macchina, in attesa.

- Ellie, che sta succedendo?- mi chiede, abbracciandomi forte, mentre io cerco di liberarmi dalla sua presa, nervosa e shockata da quello che è appena accaduto su.

- Lasciami, Elia.- continuo a divincolarmi e so che, vista da fuori, devo proprio avere l'aspetto di una pazza - Voglio andare via.-

Mi stringe più forte a sé ed io, stavolta, mi arrendo e lascio sfogare le mie emozioni tra le braccia del mio migliore amico. - Portami via, Elia.-

Il mio tono ricorda quasi una preghiera. Sono davvero sfinita, non credevo che avrebbe reagito così male. Ok, ero pessimista su tutto, ma questo è peggio di quello che avevo immaginato.

-Ehi, piccola, andiamo via immediatamente, così ti calmi un po' e mi dici che succede, ok?- scioglie l'abbraccio, mantenendo le mani sulle mie spalle, per potermi guardare negli occhi, come per tranquillizzarmi.

Io mi limito ad annuire appena, mentre lui mi scorta fino alla sua auto, nella quale salgo molto volentieri, felice di potermi allontanare da questo posto, dalla persona che credevo mi amasse e dal fantasma della mia storia d'amore finita.

Elia sale immediatamente in macchina, al mio fianco, e parte velocemente, a tutta velocità, facendomi rilasciare un sospiro di sollievo.

Incredibile come anche solo stare davanti al suo palazzo mi tolga il fiato e mi faccia sentire stupida ed illusa. In fin dei conti Luca ha ragione, credevo davvero di risolvere tutto stampando le nostre foto? Sono stata una sciocca.

- Ora mi dici cosa hai?- la voce del mio migliore amico mi strappa dai miei pensieri - Cioè, cosa hai lo immagino, ma cosa sia successo e cosa ti abbia fatto no, questo non lo capisco.-

Sorrido amaramente, consapevole che nessuno potrebbe immaginarlo, visto come reagisce diversamente da prima. Lo so, ho incasinato tutto, ma essere trattata così da lui mi fa davvero male. Non credevo sarebbe mai accaduto.

- Mi ha respinta, dicendo che quella delle foto era una fesseria. C'era pure la sua nuova ragazza, lei non sapeva chi fossi e Luca l'ha gentilmente informata che non sono nessuno, prima di chiudermi la porta in faccia.-

- Stai scherzando?- chiede nervosamente - E le foto? Le ha tenute? O le ha almeno guardate.-

- Le ha guardate e poi le ha lanciate.- trasalisco ripercorrendo la scena mentalmente - Sembrava incantato all'inizio, ma poi, un secondo dopo, sembrava che non gliene importasse nulla.-

Mi porto le mani tra i capelli, con fare esasperato, trattenendo le lacrime che ora hanno cessato, mentre Elia guida attento.

- Ti ama ancora, per questo ti è sembrato incantato, ma poi l'orgoglio e la rabbia hanno avuto la meglio sul sentimento. Sai come è fatto, sta cercando di nascondere il dolore, cerca di fingere che non gli importa di te, di me, continua a vivere la sua vita come se nulla fosse, nonostante stia male.-

Mi mordo il labbro inferiore con rabbia, fino a sentire il sapore metallico del sangue. - Non sono più tanto sicura che sia così, Elia.- sbuffo - Comunque tutto questo per un bacio, che non ha avuto nessun valore. Dio, potessi tornare alla notte che è successo.-

Il mio migliore amico rimane in silenzio, con lo sguardo fisso sulla strada davanti a sé, ma con un'espressione più dura sul volto. Mi acciglio immediatamente, per poi appoggiargli una mano sulla gamba.

- Ehi, che succede?- chiedo, tornando calma, volendo aiutarlo. So che anche lui sta malissimo, nonostante metta i miei problemi davanti ai suoi, come sempre.

- Ho capito che ti sei pentita e anche a me dispiace che per un bacio innocente le nostre vite siano a questo punto, ma ripeterlo all'infinito non ti farà riavere indietro né Luca né Aria.- sta trattenendosi dall'urlare, così io allontano la mia mano dal suo corpo - Mi dispiace un casino come si stiano mettendo le cose, ma Ellie, ripetermi in continuazione quello che abbiamo fatto mi fa sentire peggio. Ci penso già di mio, ogni giorno mi alzo, mi guardo allo specchio e mi sento una merda. Ho tradito la mia ragazza, il mio migliore amico e incasinato te. Perché sì, sono io ad aver baciato te, nonostante tu ti prenda responsabilità che non hai.-

Vedo una lacrima bagnargli il viso e sento il cuore stringersi, così mi sporgo verso di lui e gliela asciugo velocemente. - Elia, non sentirti così, non hai fatto nulla di irreparabile. Lui ti perdonerà e anche Aria lo farà. Non distruggerti così e non ti tenere tutto dentro, parlami sempre, non stare sempre male da solo. Io sono qua Elia, non ti ritengo responsabile di nulla. Ti voglio tanto bene e te ne vorrò per sempre. Le persone sbagliano, ma tutti meritano una seconda possibilità. Non sei una brutta persona.-

Lui si gira verso di me e mi regala un sorriso in segno di ringraziamento, con gli occhi colmi di lacrime.

Avvicino la mia mano al suo viso e lo accarezzo piano, mentre il rumore di un clacson assordante ci distrae.

Posiamo entrambi lo sguardo sulla strada davanti a noi, non capendo che cosa stia succedendo. La risposta non tarda ad arrivare quando vedo una macchina davanti a noi, che mi fa sgranare gli occhi. I fari illuminano l'interno della nostra auto, mentre si avvicina sempre di più a noi.

Urlo ad Elia di fare qualcosa, ma lui, preso dal panico e dal poco tempo rimasto, sterza troppo poco e male, rimanendo così nella traiettoria della macchina che ci sta per sbattere frontalmente.

Passano quelli che credono sia pochi secondi prima che un forte botto si spande intorno a noi. Sento immediatamente tutto il corpo indolenzito e faccio il nome di Elia, che non mi risponde.

Vorrei girarmi verso di lui, per vedere come sta, presa dal panico e dalla paura che stia male, ma sento improvvisamente le poche forze rimaste abbandonarmi e tutto diventa buio intorno a me.

Fuoriclasse|| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora