Saluto Luca con un bacio e mi sposto per lasciare ad Elia la possibilità di salutarlo in pace.
Mi appoggio alla porta e mi porto le mani sul viso, cercando di scaricare un po' la tensione.
Ho proprio bisogno di una sigaretta, non vedo l'ora di potermela fumare.
- Oddio, Ellie- trasalisco sentendo Elia che sta praticamente urlando - corri qua, Ellie! Luca mi ha stretto la mano-.
Sgrano gli occhi davanti alle sue parole e resto immobile, come se i miei piedi fossero incollati al pavimento. Non riesco a muovermi, la mia mente e le mie gambe non collaborano.
- Ellie- il mio amico mi richiama, voltandosi verso di me - vieni qua-.
Scuoto debolmente la testa e mi appoggio al muro, sentendo le gambe come gelatina. Non realizzo, sta succedendo davvero?
- Non posso...- biascico, senza forze - Non posso-.
Scoppio in un pianto isterico e inizio a singhiozzare, lasciando cadere lo zainetto a terra, provocando così un tonfo sordo.
- Ellie, ehi- Elia si mette davanti a me e cerca di farmi calmare, cantandomi la stessa canzone che mi ha canticchiato il giorno che Luca è stato sparato. Come l'altra volta, mi concentro sulla sua voce e cerco di respirare regolarmente.
È quasi imbarazzante il modo in cui ho reagito. Dio, mi vergogno di me stessa.
- Stai meglio?- mi chiede Elia, dolcemente, mentre mi accarezza i capelli con delicatezza, per poi spostarmeli all'indietro.
- Sì- aggancio i suoi occhi - sto meglio. Dimmi cosa è successo, esattamente-.
- Luca mi ha stretto la mano- mi spiega, mentre la sua bocca si allarga in un sorriso e i suoi occhi brillano - capisci? Significa che ci sente, che è qui con noi.-.
Annuisco debolmente e vado verso il letto di Luca, lentamente, con una strana sensazione di paura che mi invade completamente. Non so nemmeno come descrivere la sgradevole sensazione sulla bocca dello stomaco, che mi opprime.
- Luca- prendo la sua mano tra le mie - se mi senti stringimi la mano, per favore-.
Lui non accenna a nessun movimento e sento la malinconia espandersi dentro di me. Perché non si muove? Perché l'ha fatto con Elia e con me no?
- Elia, non succede nulla- mi giro di scatto verso il ragazzo con i capelli buffi - perché? Sei sicuro che si sia mosso?-.
Elia mi sorride con dolcezza e scuote la testa debolmente, per poi avvicinarsi a me e regalarmi un abbraccio veloce.
- L'ho visto, te lo giuro- sussurra, con gli occhi lucidi - ma magari non ha nessun significato... direi che è il caso di parlarne con il dottore, che dici?-.
- Sì- lascio un bacio a Luca e mi dirigo velocemente fuori dalla stanza, seguita dal mio amico.
Ho bisogno di risposte, bisogno di sapere se quello che è appena successo è un buon segno, se sta a significare che Luca sta reagendo alle cure, che Luca si sta per svegliare.
Ho bisogno di una nuova speranza su cui aggrapparmi.
*
Finisco di fumare la mia sigaretta e la butto a terra, cercando di scaricare questa energia negativa che ho dentro di me.
Le parole del dottore rimbombano nella mia testa, facendomi sentire fitte di dolore al cuore e allo stomaco. Mi sono solo illusa, credevo che Luca si sarebbe svegliato come in un film, dopo avere stretto la mano di Elia, invece il dottore ha fatto crollare tutte le mie speranze con la triste e cruda realtà.
"Ragazzi, succedono queste cose quando qualcuno è in coma, lo stiamo monitorando ogni giorno, non ci sono miglioramenti... Non vorrei darvi false speranze".
Pochissime parole, un discorso durato meno di un minuto, ma che ha avuto la capacità di ammazzarmi dentro, e rovinarmi.
Non ci sono miglioramenti. Com'è possibile? Non riesco a capacitarmene, proprio no.
- Ci stai pensando, vero?- annuisco davanti alla domanda di Elia, capendo a cose si sta riferendo, continuando a guardare in avanti.
- Più passano i giorni più mi sembra difficile che si svegli- confesso - sembra brutto da dire, lo so... Ma non riesco a crederci quasi più. Quando provo a sperarci, qualcuno mi sbatte in faccia la realtà, facendomi sentire una stupida illusa-.
Il ragazzo dai capelli buffi sospira e mette un braccio intorno alle mie spalle, attirandomi leggermente a sé.
- A volte anche io perdo la speranza, quindi ti capisco, ma poi ripenso a tutto quello che ho condiviso con lui, anni passati tra sorrisi e difficoltà, stronzate che abbiamo fatto insieme, e mi rendo conto che non posso mollare, che voglio ancora sperare, per rivivere con lui quei momenti, quando si sveglierà.- lo sento sorridere debolmente, perciò mi giro a guardarlo - Non ho finito di fumare con lui, né di pararci il culo a vicenda, né di prenderlo scherzosamente in giro... ho ancora bisogno di tutte queste cose, e so che anche lui ne ha mancanza e che presto si sveglierà. So cosa ha detto il dottore, non sono uno stupido, ma dovevi sentire come mi ha stretto la mano, c'era qualcosa di particolare, lo so-.
Sorrido debolmente sentendo il suo discorso e appoggio la testa nella sua spalla, sentendomi leggermente più serena. Sentirgli dire che per lui c'era qualcosa di particolare nella stretta di Luca, mi fa riaccendere la fiammella della speranza.
- Ci saremo entrambi quando uscirà il primo disco di Luca- aggancio lo sguardo di Elia - al suo fianco, per sempre-.
- Spero che potrò cantarci assieme, anche- sorride debolmente e io sgrano gli occhi.
- Canti anche tu?- chiedo sbalordita, ma poi ricordo quanto è soave quando mi canta quella canzoncina per farmi calmare.
- Faccio rap anche io.- mi schiocca un occhiolino - Potrei offendermi, mi stai guardando con stupore-.
- Come? No!- scuoto la testa freneticamente, per voler negare le sue parole - Sei bravo, non ti ho sentito fare rap, ma hai una voce stupenda, posso dirlo visto che ti ho sentito cantare-.
Lui sorride fiero e mi stringe più a sé, mentre io mi perdo ad osservare una coppietta di innamorati, che sta giocando affettuosamente, non molto lontano da noi.
Lei scappa e lui la guarda correre, con uno sguardo innamorato, per poi iniziare a rincorrerla. Ridono entrambi a gran voce, poi lui l'acchiappa, l'attira a sé e le regala un bacio.
Distolgo lo sguardo dai due, sentendo gli occhi pizzicarmi, visto che i due ragazzi mi hanno fatta pensare automaticamente a me e Luca.
- Tornerete ad essere felici- sussurra Elia al mio orecchio - ricordarti di non scordarlo mai-.
Spero sia così, deve essere per forza così.
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Fuoriclasse|| Capo Plaza
FanficEllie è una ragazza a cui la vita non ha mai regalato nulla, a scuola passa inosservata e questo le va più che bene. Ora si trova bene nella sua classe, soprattutto grazie alla sua migliore amica, che per lei è come una sorella. Le cose cambieranno...