Capitolo 93.

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Passo la canna ad Elia e lui l'afferra, ringraziandomi.

Siamo sdraiati sul letto della mia camera e stiamo fumando in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri. Non riesco a smettere di pensare a Luca e alla sua nuova fiamma, nonostante non sappia nemmeno che aspetto ha quest'ultima. Continuo a immaginarla ininterrottamente e in tutti i miei pensieri è molto più bella di me e molto più intelligente. Molto più intelligente perché sicuramente non rovinerà tutto come invece ho fatto io.

Elia si alza, mettendosi a sedere, così io gli lancio un'occhiata interrogativa e poi lo imito, accomodandomi accanto a lui. - Questo silenzio è assordante, Ellie.-

Mi ripassa lo spinello e io faccio l'ultimo tiro, per poi appoggiare il mozzicone sul posacenere che ho in camera, che tengo nascosto quando non sono in casa, in modo tale che mia madre non lo trovi.

- Scusami piccolo Dref , ma il pensiero di Luca non mi lascia in pace.- dichiaro senza mezzi termini, lasciando uscire il fumo dalla mia bocca.

Il mio migliore amico annuisce come se se lo aspettasse già e mi fa appoggiare la testa sulla sua spalla. - Vorresti parlargli?-

Trasalisco davanti alla sua domanda e scrollo le spalle. Non so se lo voglio, insomma, sono sicura che non cambierà idea su di me e sulla situazione creatosi nemmeno stavolta. Rischio solo di aggiungere un dolore in più.

- Sai Elia, avevo pensato di stampare tutte le nostre foto e fargliele avere, per fargli capire che non ho mai smesso di pensarlo e amarlo, ma non sono sicura che potrebbe funzionare...- sarebbe un'idea dolce, no? Ma non sono sicura che potrebbe apprezzarlo, soprattutto ora che c'è un'altra nella sua vita.

- Perché no?- mi chiede subito il ragazzo dai capelli buffi, facendomi alzare dal sua spalla e obbligandomi a un contatto visivo - Secondo me potrebbe fargli pensare a voi, fargli rivalutare tutta la situazione.-

- Tu dici?- faccio una smorfia di disapprovazione - Non ci credo poi così tanto.-

Sono davvero sconsolata, non riesco a pensare in modo positivo, la negatività mi sta segnando veramente tantissimo. Forse perché ultimamente va tutto male?

- Ellie, lui ti ama, lo conosco bene. So che adesso è ferito e ce l'ha su con noi, ma questo non cambia i sentimenti che prova. Ha bisogno che tu gli dimostri ancora che per te è importante, Luca è cosi. Si dimostra forte, ma sai che ha tanta paura di soffrire, e che in questo momento starà combattendo con se stesso.-

Lo so bene, mi trovo d'accordo con tutto quello che Elia ha detto. La prima volta che ho visto Luca ho pensato esattamente la stessa cosa, dietro tutta quella straffotenza si nasconde un ragazzo che ne ha affrontato di tutti i colori. È forte e fragile allo stesso tempo, è una persona speciale, più unica che rara, ed è per questo che mi sento una vera scema in questo momento. Perdere una persona così è da stupidi.

- Ok, sono d'accordo con te. Andiamo immediatamente a stampare le foto.- scatto in piedi ed indosso le scarpe, sorridendo, speranzosa che questa trovata sia quella giusta, per smuovere qualcosa.

*

Arriviamo davanti al nuovo appartamento di Luca e sento il cuore andare sempre più veloce. La sorella del moro ci ha svelato la via della sua nuova dimora, raccomandandosi con me di fare qualcosa per far tornare in sé in fratello, visto che lo vede sempre più triste. Non sa il perché ci siamo lasciati, Luca non ne ha parlato con nessuno. Tipico suo tenersi tutto dentro.

Per fortuna, abbiamo trovato un fotografo che in un'ora ha stampato tutte le foto che gli ho chiesto, perciò siamo qua.

- Forza piccola, vai!- indica il palazzo di Luca con l'indice - Andrà tutto bene.-

Sgrano gli occhi immediatamente, mentre il panico si impossessa di me, facendomi diventare irrequieta. - Mi stai indirettamente dicendo che tu non verrai?-

Lui sorride piano e mi lascia una carezza delicata sul viso, come se fossi una bambina innocente ed impaurita. - Non mi sembra la cosa migliore arrivare insieme da lui, visto il motivo per il quale è arrabbiato. Che dici?-

Una risata leggera riecheggia nella sua  auto, alleggerendo per un attimo l'atmosfera. Così annuisco, trovandomi completamente d'accordo con lui.

Lancio uno sguardo al palazzo di Luca e poi riguardo Elia, sospirando. - Fammi gli auguri.-

Il mio migliore amico mi regala un bacio sulla guancia, per incoraggiarmi, poi io scendo dall'auto. Con le mani e le gambe che tremano, a causa della paura che mi attanaglia.

Mi avvicino al suo palazzo e apro la porta che è socchiusa. Lancio degli sguardi in giro, per tastare il terreno, e vedo il portiere chiacchierare animatamente con una signora, così approfitto delle loro risate per sgattaiolare dentro e salire fino al pianto indicatomi da sua sorella.

Mi ritrovo davanti alla sua porta e sorrido debolmente vedendo "Luca D'Orso" scritto sulla targhetta del campanello. Sta davvero arrivando in alto in poco tempo.

Prendo un bel respiro e suono il citofono, mentre una strana sensazione si scatena dentro il mio stomaco.

Sento dei passi farsi sempre più vicini e poi, improvvisamente, la porta si apre davanti ai miei occhi, rivelando a me la figura di Luca.

Sgrana gli occhi appena mi vede, mentre io deglutisco, incapace di dire qualsiasi cosa. È davanti a me, completamente splendido, e io non ho il coraggio di dire nulla.

- Che diavolo ci fai qua?- chiede tornando in sé, in modo acido e distaccato.

- Ciao Luca...- sto parlando come una bambina timida, ma che mi prende? - Volevo parlarti.-

Ride istericamente, mente si passa una mano tra i capelli. - Mi pareva di essere stato abbastanza chiaro, devi metterti in testa che è finita.-

Rimango impassibile davanti alla sua freddezza, mentre gli porgo la busta con le nostre foto dentro. Non ha importanza quello che dice, è solo arrabbiato e io sono qua per fargli cambiare idea, no?

Lui mi guarda stranito e mi prende di mano la busta, non capendo assolutamente cosa io possa avergli portato. La apre senza dire nulla e inizia a guardare le foto. Il suo sguardo cambia da freddo a malinconico mentre le sfoglia, una per una. Capisco immediatamente che molto probabilmente gli manco e che vedere i nostri sorrisi felici in quelle foto gli stanno dando da pensare.

Improvvisamente, però, si ferma e ne guarda attentamente una, per alcuni secondi, finché le rimette tutte dentro e lancia la busta a terra, accanto ai miei piedi, con rabbia.

Io trasalisco davanti a questa scena e aggancio il suo sguardo. - Perché l'hai fatto?- chiedo debolmente, con la gola secca a causa della situazione.

- Perché? Me lo stai chiedendo sul serio?- urla, nervosamente - Pensavi davvero di risolvere il casino che avete fatto con 'sta stronzata delle foto?-

Faccio per ribattere, ma una figura femminile appare alle sue spalle. Una ragazza alta quasi quanto lui, con dei vaporosi capelli rossi e ricci, con un sorriso mozzafiato e lo sguardo sicuro di sé. Appoggia una mano sulla spalla del mio ex ragazzo e lui si gira verso di lei, prestandole la sua attenzione. - Amore, va tutto bene? Chi è lei?- mi indica con un cenno del capo, mentre io evito il suo sguardo.

Dal nomignolo che usa capisco immediatamente essere la sua nuova ragazza, quella che Elia ha visto al bar. Inutile dire che il fiato mi si spezza immediatamente, mentre cerco di non piangere, come una sciocca.

- Non è nessuna, tesoro.- ribatte Luca, regalando un sorriso alla rossa - Stava andando via.-

Si gira nuovamente verso di me e mi scruta per qualche secondo, per poi chiudermi la porta in faccia, senza dire nulla.

Io mi mordo il labbro inferiore nervosamente, trattenendo i singhiozzi, mentre fisso la porta ormai chiusa.

Riflessa in essa vedo chiusa anche la mia storia d'amore in modo definitivo.

Fuoriclasse|| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora