XXV. Ragazzino rompipalle poco delicato.

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This Week, doppio aggiornamento! Amatemi:) Buona lettura!

"Dovrei incominciare a vedere meno film horror...Si...Mi sa proprio di ... "

Finiamo di cenare velocemente e io ed Alyssa saliamo al piano superiore per prepararci per la gara che si svolgerà tra meno di due ore; nel frattempo anche Giulio e Giammarco, ritornano a casa per prepararsi per la festa, a cui andranno insieme a Laura.

"In effetti è da un po' che non la sento..."

Come se mi avesse letto nel pensiero, nell'esatto momento in cui sto per infilarmi nella doccia, sento il mio cellulare squillare, facendo partire la suoneria che avevo impostato per lei. Sbuffo, ma rispondo.

-Lau Lau, da quando in qua mi leggi nel pensiero?-le domando ironica, a mo' di saluto.

"Devi sapere che io sono una potente veggente! Sono in grado di leggerti nella mente...Infatti so dirti esattamente a cosa stai pensando in questo momento; stai pensando a ...A... al professore Alberti di educazione fisica!-esclama lei, stando allo scherzo.

-Mia cara, è risaputo che io abbia una cotta per il nostro bellissimo professore-ribatto, trattenendomi dal ridere.

"Beh, in effetti. Nonostante abbia solamente ventotto anni, devo ammettere che è davvero un bel bocconcino" risponde, con voce carica di emozione.

Scoppio a ridere, tenendomi al bordo del lavandino. -Comunque, dimmi. Come mai mi hai chiamato?-.

-Ah...si, giusto...Ho un grossissimo problema!-dice, urlando a squarciagola l'ultima parte, perforandomi un timpano.

Stacco il telefono dal mio orecchio, massaggiandolo mentre lo sento fischiare. - Non urlare, ci sento-.

- Si si, va bene... Ho bisogno di un S.O.S. Migliore amica!-continua a urlare però lei, mentre sento dei rumori di sottofondo, che però non riesco ad inquadrare.

- L'ho capito questo. Arriva al punto, ho una doccia da fare-le ricordo.

"Ah, si si giusto...Giammarco mi ha parlato della gara di questa sera" butta lì, con nonchalance.

Aggrotto le sopracciglia, scettica.

"Da quando in qua questi due si sentono? Mi era parso di capire che tra di loro ci fosse tensione...Che non andassero d'accordo"

Schiocco la lingua sul palato, contrariata, non lasciandomi sfuggire i dettagli della frase, ma fingo noncuranza e continuo a parlare. -Si può sapere cosa ti serve?-.

- Si si...Ho un grossissimo guaio-ripete per la centesima volta-Ieri avevo già scelto il vestito da mettere questa sera, per la festa, sai... Ma adesso non ne sono più convinta e non so cosa mettere! Ho bisogno del tuo aiuto!-.

-Porta qui tutti i vestiti tra cui sei indecisa, anche perchè devo ancora prepararmi, pure io. Adesso però vado a fare la doccia, oppure arrivo in ritardo. Lascio detto ad Ilyà di aprirti la porta e farti accomodare nella mia stanza ,appena arrivi-spiego, volendo chiudere la conversazione il prima possibile.

Laura mi dice che fra una quindicina di minuti sarà qui e chiude la chiamata, ancora sprizzante di felicità; urlo un'avviso al russo dopo aver aperto leggermente la porta, per avvisarlo dell'arrivo della mia amica e poi abbandono il telefono sul bordo del lavandino, infilandomi in doccia.

Me la prendo con calma, cantando a squarciagola tutte le canzoni della mia Playlist sul telefono, che avevo precedentemente attivato. Esco dalla doccia, indossando l'accappatoio azzurro cielo e asciugo i capelli, cantando Never Be The Same di Camilla Cabello, una delle mie cantanti preferite.

L'Incantatrice - Fino alla fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora